Due edizioni della corsa, due pole e due vittorie, 120 giri in tutto trascorsi sempre al comando: pare tutto apparecchiato perché domenica Sebastian Vettel centri il quarto titolo mondiale di fila, impresa nel passato riuscita solo a Michael Schumacher e a Juan Manuel Fangio, nella fase pioneristica della F1. Al tedesco basterebbe arrivare nei primi cinque, ma con quel missile che è diventata la Red Bull dalla sosta estiva in poi è evidente che quello potrebbe essere solo il bersaglio minimo.
"Qui mi comporterò come in ogni altra gara – spiega il leader iridato - anche se le chance di vincere il titolo sono altissime. Ovvero l’obiettivo è lottare per la vittoria. Siamo consapevoli di avere tra le mani un pacchetto competitivo e cercherò come al solito di sfruttarlo al massimo. Resto sempre della medesima opinione: è importante vincere il titolo non importa dove e quando". Mark Webber sostiene che ce la metterà tutta almeno per guastargli un po’ la festa, cercando di realizzare finalmente la prima vittoria stagionale ma il tedesco fa spallucce: "E io che ci posso fare? È chiaro che voglia vincere visto che l’anno prossimo non sarà più in F1". Idem per eventuali guasti meccanici che ovviamente rinvierebbero il discorso iridato almeno sino ad Abu Dhabi.
C’è addirittura la possibilità che Vettel possa vincere il titolo senza neppure scendere in pista se la Corte Suprema indiana – che noi italiani abbiamo (purtroppo) potuto conoscere per la vicenda dei marò (a questo proposito la Ferrari non avrà alcun simbolo sulle vetture dopo il polverone sollevato dalla bandiera della marina militare sul muso; n.d.r.) – dovesse dar seguito alla richiesta, compiuta attraverso una Pubblic interest Litigation, di annullare la gara secondo il quale il circuito non avrebbe pagato tutte le tasse legate ai biglietti emessi dalla prima edizione, annullando la gara. Ma le probabilità che ciò accada sono pari a zero.
Ma con il campionato agli sgoccioli, è il mercato a farla da padrone con Felipe Massa che per un giorno si è preso la copertina, frutto delle voci che lo vogliono alla Williams in sostituzione di Pastor Maldonato: "E’ uno dei team con cui parlo – ha ammesso il brasiliano – ma non ho molto da dire di più. Di certo posso aggiungere che non voglio andare in un piccolo team e non farò il pilota con la valigia". Questo però non esclude, che sfruttando la propria popolarità il brasiliano possa far convogliare su un team un sostegno economico brasiliano: "Questo non significherebbe per me portare i soldi a un team, ma aiutarlo. Perché aiuterei me stesso". Diplomatico su eventuali nuovi ordini di scuderia ("io in questo finale di stagione voglio raccogliere il maggior numero possibile di punti"), Felipe non si nasconde quanto sia difficile per la Ferrari difendere il secondo posto: "La macchina è identica e noi sappiamo di non essere abbastanza competitivi, sì anche la pista è molto simile alla Corea (dove si è vista la peggior Ferrari della seconda parte del campionato: ndr): sarà dura ma ci proviamo".
E’ stato l’ultimo pilota a varcare il paddock e ha iniziato a parlare quando era buio da un pezzo e molti dei suoi colleghi se ne stavano già andando: impegni personali (riservatissimi) hanno obbligato Fernando Alonso a restare in Spagna sino a mercoledì. Nessuna voglia di prendersela comoda, puntualizzano alla Ferrari. E lo ribadisce con forza anche Fernando: "Gli stimoli ci sono sempre, anche se ovviamente sarebbero maggiori se si potesse concretamente lottare per il campionato, ma lo sapete che io non ci sto a perdere neppure quando corro con gli amici con i kart e dunque cercherò di fare del mio meglio per aiutare il team a conservare il secondo posto nei costruttori".
In teoria potrebbe anche aiutare lo spettacolo tenendo aperto il campionato, magari per una gara ancora, ma è una possibilità che Fernando non prende in considerazione: "Non credo che ci sia questa possibilità, cercherò di stare vicino a Vettel e di salire sul podio ma in realtà vincere il titolo dipende da lui: può addirittura stabilire in quale Paese conquistarlo!". E a chi gli chiede se può fare dei paragoni tra Alonso e Vettel, risponde con una battuta che sembra indirizzata alla (mediocre) competitività della Ferrari: "Non ho mai corso abbastanza vicino a Sebastian…". E sulle possibilità di tornare al successo quest’anno, lascia uno spiraglio per Interlagos. "Laggiù la Ferrari è sempre andata forte e se dovesse piovere si aprirebbe una finestra. Ma è chiaro che noi dobbiamo cercare di essere competitivi e sfruttare ogni opportunità".
Di seguito la programmazione del Gp dell'India di F1 in chiaro sulla Rai.
Venerdì 25 Ottobre 2013
ore 13.00 - "Anteprima F1": Sintesi Prove libere: Prima Sessione (Rai Sport 1)
Telecronaca: Gianfranco Mazzoni, Ivan Capelli, Giancarlo Bruno
Inviati: Ettore Giovannelli, Giorgio Piola
ore 22.30 - "Anteprima F1": Sintesi Prove libere: Seconda Sessione (Rai Sport 1) Telecronaca: Gianfranco Mazzoni, Ivan Capelli, Giancarlo Bruno Inviati: Ettore Giovannelli, Giorgio Piola
Sabato 26 Ottobre 2013 ore 14.55 - "Pit Lane": Differita Qualifiche (Rai 2 e Rai HD) Telecronaca: Gianfranco Mazzoni, Ivan Capelli, Giancarlo Bruno Inviati: Ettore Giovannelli, Giorgio Piola
Domenica 27 Ottobre 2013 ore 15.15 - "Pole Position": Differita Gara (Rai 1 e Rai HD) Telecronaca: Gianfranco Mazzoni, Ivan Capelli, Giancarlo Bruno Inviati: Ettore Giovannelli, Giorgio Piola
ore 17.15 - "Parco Chiuso" (Rai Sport 2) LIVE Conduce: Franco Bortuzzo Ospiti: Pino Allievi, Jean Alesi Moviola: Roberto Boccafogli
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake