L’idea di iscrivermi anche a questo social network – che poi non so se sia o meno un social network e dire che sono pure laureata in scienze della comunicazione – mi stuzzica da qualche giorno. Sono lì lì per farlo e poi abbandono l’intento. Sono fatta così.
(Per esempio ho twitter – passione moderatamente forte all’inizio – fermo da mesi, un po’ perché forse non ho ancora ben capito tutto di lui, un po’ perché senza smartphone (fidanzato dammi il tuo, ti prego) o non essendo particolarmente avvezza a scrivere ogni 10 minuti, dove sono, cosa sto mangiando, che cosa sto facendo (infatti non sono una fashion blogger) non ne vedo l’utilità. Ormai aggiorno di rado anche lo stato di fb.
Son problemi.
Però in giro di cose belle e che mi fanno sorridere ne vedo sempre e tante e ho spesso voglia di condividere ciò che cattura la mia attenzione, di rebloggare, retwittare, rilanciare quello che mi colpisce. (A parte i link su fb oppure il classico “uuuuhh, guarda che bello!!”).
E allora pensa e ripensa “Mi iscrivo a Thumblr? O faccio la richiesta a Pinterest? Che cosa? C’è la lista d’attesa? Ah ok, allora ciao”, ecco la scintilla: ho un blog! E posso addirittura creare una categoria speciale che potrei chiamare nella maniera più didascalica possibile Random, citare la fonte per ogni immagine e intitolare i post con semplici numeri così da evitare anche il grattacapo del titolo. Genio! Artista! (cit.)
Ah c’è l’eventualità che posti molte cose “da femmina”, come mi ha detto un mio amico (malpensante) ma questo, è un rischio che sono disposta a correre..
E allora, iniziamo.
01
(via)
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