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Francesco d’isa, dall’immagine alla scrittura

Creato il 30 giugno 2013 da Postpopuli @PostPopuli

di Giovanni Agnoloni

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Fracesco D’Isa (da gizart.com)

Francesco D’Isa è un artista visuale e uno scrittore fiorentino. Ha esposto in tutto il mondo e pubblicato, tra le altre cose, il romanzo illustrato I (Nottetempo, 2011) e vari racconti presenti in antologie di autori toscani. Gestisce un blog sul sito de “Il Post”. Ecco la mia intervista.

- Sei conosciuto a livello internazionale per la tua attività di artista visuale. Quale la radice della tua ispirazione?

Difficile dirlo, forse qualunque cosa. Quel che faccio è una delle poche cose che mi fa stare bene – o che non mi fa stare male, difficile stabilirlo.

– Sei anche vicino al movimento connettivista. In che modi e misure percepisci questa tua affinità?

Gli esponenti del movimento seguono e promuovono con interesse il mio operato sin dagli inizi della mia carriera e sono molto affezionato a loro. Inoltre abbiamo gusti e interessi simili – non parlo di me stesso ovviamente.

– Recentemente anche la tua produzione narrativa ha acquistato visibilità (con i tuoi racconti inseriti nelle antologie Selezione naturale e Toscani maledetti). Perché hai avvertito anche l’esigenza di scrivere, e quanto ti senti scrittore?

In realtà scrivevo già prima di disegnare, sebbene non mi soddisfacesse quel che facevo. Passare da un linguaggio simbolico a un altro è un po’ traumatico, ma ci sono momenti in cui arrivo a un punto d’arresto e mi è necessario. Credo di fare la stessa cosa, sebbene attraverso due linguaggi diversi: non è una scelta pratica e non ha niente di utile, perché tendenzialmente si suppone che chi faccia più cose non le faccia bene. Rimango però del’idea che la ricerca che porto avanti abbia più chance di riuscita se non mi curo dei mezzi, mi limito ad usare quelli che credo di saper usare meglio. Dunque mi sento scrittore quanto mi sento artista: per niente.

– Spiegaci in che cosa consiste e perché è nato il tuo interesse per l’universo della pornografia.

Ho creato e gestisco un collettivo internazionale di artisti dediti alla pornografia, ho scritto un saggio e ne sto scrivendo un altro sul tema con Vincenzo Marasco, disegno perlopiù (per non dire soltanto) figure femminili e sto lavorando a un romanzo che tratta di due fratelli, un’attrice pornografica e un regista. Una possibilità è che sia un maniaco molto creativo, l’altra è che si tratti di un fenomeno così pervasivo che non può non influenzare i tempi e chi li vive. Forse sono vere entrambe le cose. Nabokov scrive che “Tutti i ragazzi molto intelligenti sono depravati”. Mi è stato fatto notare che non vale il contrario.

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“How It works”, di Francesco D’Isa (da nuok.it)

- La tua pagina su “Il Post”, evidenzia, oltre alla tua personalità, un fatto indiscutibile: i blog oggi sono al centro del fermento culturale, e non solo. Secondo te possono diventare la chiave espressiva di una nuova multidisciplinarietà, sia pur in tempi molto lontani dalla ricchezza di contenuti della cultura umanistica?

Sì, credo che grazie all’emergere di filtri qualitativi che non sono esclusivamente regolati dalla massa (che spesso, com’è noto, sbaglia) si possa operare una selezione nell’immensità del materiale autopubblicato sulla rete, e che questo conferisca ai blog un ruolo importante.
Come scrive eFFe nel suo pamphlet sui book blog (di cui ho fatto la copertina), “i book blog sono importanti poli di informazione e di elaborazione culturale, dediti a molto di più della sola letteratura, intorno ai quali convergono numerose comunità di lettori.” Concordo con la sua analisi sui blog, in questo e in molti altri ambiti.

– I tuoi progetti in corso?
Ho scritto un romanzo per cui sto prendendo accordi con alcune case editrici interessate alla pubblicazione, dunque spero che presto veda la luce. Ne ho scritto anche un altro molto diverso mentre aspettavo (in ansia) le risposte delle suddette e/o ricevevo i primi rifiuti. Lo sto ancora aggiustando in segreto. Inoltre, il mio vecchio fumetto Liebe macht nicht frei, baby!, in una sua edizione rivista, verrà pubblicato da Retina Comics e, come già accennato sopra, sto scrivendo con Vincenzo Marasco un saggio sulla pornografia per sottoporlo al call for papers di “Porn Studies”, la prima rivista accademica sul tema. E magari mi rimetterò un po’ a disegnare, chissà.

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