Magazine Cultura

FUORI CAMPO: intervista ad Elena Campa

Creato il 04 febbraio 2013 da Viadeiserpenti @viadeiserpenti

Elena Campa è nata a Lecce nel 1985. Vive e lavora a Roma dove nel 2008 ha aperto, insieme a Cecilia Campironi, Amalia Caratozzolo e Bernadette Moens, lo studio-laboratorio di illustrazione, grafica e animazione Arturo. Ha collaborato e collabora con alcune case editrici romane. http://www.behance.net/supasgorbia

FUORI CAMPO: intervista ad Elena Campa
Da dove vieni, dove sei e dove vai?
Vengo da Lecce, sono pugliese. Sono a casa adesso, a Roma da anni, allo Studio Arturo quasi sempre e a Milano ogni tanto. Vado ovunque possa vedere cose che mi piacciono e conoscere persone che mi piacciono.

Come hai iniziato a disegnare e come ti sei avvicinata al mondo dell’illustrazione?
Ho sempre disegnato, disegnavo sui banchi di scuola, ma facevo anche molte altre cose. Poi ho deciso di seguire il corso di Illustrazione all’Istituto Europeo di Design, sebbene non avessi mai frequentato scuole artistiche. Non sapevo bene a cosa andassi incontro, ma è stato un processo naturale che mi ha portato a farne un lavoro, oltre che una passione. Durante il corso ho conosciuto le mie amiche-colleghe con le quali abbiamo fondato lo studio Arturo, per combattere l’ansia, una volta finito il corso, di non avere più una scusa per lavorare insieme, per continuare a fare incisione e avere un torchio calcografico tutto per noi.

FUORI CAMPO: intervista ad Elena Campa
Qual è il tuo metodo di lavoro e come affronti un nuovo progetto?
Dipende molto dal lavoro. A volte devo seguire le indicazioni dell’art director, altre volte invece sono io “il capo”. In ogni caso svolgo molta ricerca, ovunque, posso trovare stimoli in stupide cianfrusaglie, su internet, come in musei autorevoli o durante viaggi importanti. A volte mi viene un’idea geniale che conquista tutti immediatamente, in altri casi devo presentarne diverse e giungere a compromessi. Amo molto anche la grafica e spesso mi capitano lavori dove devo occuparmi anche di quella parte, quindi posso far convivere illustrazione e grafica come un unico elemento, e quando succede mi piace molto.

Ci sono artisti che hanno influenzato il tuo percorso di crescita?
Mi piacciono molti artisti ma sicuramente l’immaginario della Wunderkammer del ’500 e il mondo delle antiche tecniche di incisione e di stampa, sono le cose che mi rappresentano di più.

FUORI CAMPO: intervista ad Elena Campa
C’è una casa editrice, italiana o straniera, di cui apprezzi particolarmente il lavoro?
In Italia per l’illustrazione mi piacciono molto Corraini, Orecchio Acerbo e Coconino. Mi piacciono molto anche Isbn, Hacca, 66thand2nd e Giulio Perrone Editore, con cui ho il piacere di collaborare e per il quale ho illustrato varie copertine. Infine Nottetempo, con cui ho lavorato. Adoro le persone di questa casa editrice. Amo anche i piccoli editori, anche autoprodotti, come Strane Dizioni. Di straniere ce ne sono troppe.

Il mercato dell’illustrazione parla italiano? Quali sono oggi le opportunità per un giovane illustratore?
Non credo che in Italia ci siano molte possibilità, e neanche molta predisposizione alle novità e a investire su queste.

Puoi consigliarci un libro?
Anche se è introvabile: La fortuna dell’uomo industrioso, libro di segreti.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :