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Ogni tanto qualcuno si sveglia e decide che c'è bisogno di un nuovo film di guerra e io sono sempre d'accordo, a patto che l'intento sia quello di sottolineare gli orrori della guerra e analizzarli sotto nuovi punti di vista; ché di stare a vedere la gente che fa a gara a chi ha il cannone più grande proprio non mi interessa.
Fury da questo punto di vista inizia proprio bene e ci sbatte sul campo di battaglia senza tanti giri di parole e ci mostra la disperazione dei soldati e la crudeltà degli uomini e poi però al regista esce fuori lo spirito patriottico, che ce l'aveva proprio lì che scalpitava e se c'è una cosa che manda in brodo di giuggiole gli americani è quando possono far vedere a tutti che sono degli eroi e in questo caso tutti sappiamo che è stato grazie al loro intervento se è stata debellata l'oppressione tedesca in Europa e quindi concediamogli questo momento di gloria senza storcere il naso anche se in ogni scena ribadiscono che loro sono i buoni e gli altri i cattivi. Abbiamo capito.
La storia è semplice: c'è il Sergente Brad Pitt a bordo del suo carrarmato che va in giro per la Germania a uccidere soldati dell'SS e insieme a lui ci sono Shia LaBeouf che probabilmente deve soffrire di congiuntivite, altrimenti non mi spiego come possa avere sempre gli occhi lucidi che gli buttano fuori lacrime anche quando non ce ne è motivo e poi c'è Jon Bernthal noto per la sua partecipazione in quel noiosissimo telefilm che è The Walking Dead e poi Logan Lerman che le ragazzine conosceranno per il suo ruolo in Percy Jackson, ma che io invece vi consiglio di guardarlo in Noi Siamo Infinito, perché è un filmetto veramente delizioso.
Ora diamo a Cesare quel che è di Cesare: Fury è un bel film e i combattimenti sono spettacolari e tolgono il respiro dalla tensione e la guerra è raccontata in modo brutale e noi che non abbiamo fatto il servizio di leva, non possiamo neanche immaginare cosa può significare avere un fucile in mano per portare a casa la pelle e in questo il regista David Ayer è proprio bravo. Poi però ci sono alcune ingenuità di quelle proprio americanata che ti fanno pensare dio mio che cagata pazzesca e tipo che i soldati tedeschi sbagliano sempre la mira, mentre quelli americani colpiscono sempre in mezzo alla fronte e poi tutti i combattimenti sono realizzati come in Star Wars, con i proiettili dei buoni che lasciano la scia verde e quelli dei cattivi che lasciano la scia rossa, in modo che anche il più tonto degli spettatori capisca chi sta sparando e a cosa.
Tra un'esplosione e l'altra, arriva la scena tenerezza e finalmente anche le ragazze che fino a questo punto son morte di noia nel vedere solo fucili, fango e sangue, possono sognare un po' e i nostri eroi trovano una casa in cui ristorarsi e in questa casa ci sono due belle ragazze tedesche e la più giovane è nascosta sotto il letto e quando viene fuori ha dei capelli biondi pazzeschi, lucidi e pieni di boccoli che neanche Madonna nel video di Hung Up. Ora io capisco che a lei è affidato il momento romantico del film e quindi deve essere sexy e impeccabile, ma in quel paesino la metà delle case son state rase al suolo dalle bombo e manca l'acqua corrente e probabilmente sul pavimento ci sono tre dita di polvere e lei esce da sotto il letto con dei capelli che sembra appena uscita dal parrucchiere?
Ci pensa Brad Pitt a distogliere l'attenzione togliendosi la divisa e rimanendo a petto nudo mostrando un fisico scolpito nel marmo di Carrara e io vorrei solo ricordare che Brad Pitt ha 52 anni e ancora potrebbe fare la pubblicità delle mutande spicciando casa ai modelli ventenni. CINQUANTADUE anni, limortacci sua. E io anche quest'anno ho fallito la prova costume.
Fury è un bel film e ci sono sicuramente scene memorabili, ma probabilmente è un pelo troppo patinato per entrare nella storia del cinema, come invece è stato per Full Metal Jacket e Salvate il soldato Ryan.
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