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Futuro, lavoro e dignità

Creato il 02 maggio 2011 da Palotto

Futuro, lavoro e dignitàDurante gli ultimi comitati nazionali del PRC si è stabilito una sorta di programma su cui puntare.

Pochi punti essenziali sviluppati in modo pratico, specificando dove trovare i soldi e dove investirli.

Tutto questo per definire come un partito che è fuori dal parlamento può provare ad influenzare la condizione delle lavoratrici e dei lavoratori rompendo anche il senso di impotenza in cui ci si ritrova.

1)SOSTEGNO AL REDDITO:
Con una tassa patrimoniale dello 0,5% sui redditi superioni agli 800.000 euro e dell’1% su quelli superiori ai 2 milioni di euro si possono trovare i fondi per garantire immediatamente un reddito sociale di 500 euro mensili per chi è senza lavoro e ridurre le tasse a lavoratori e pensionati: redistribuiamo il reddito a favore dei meno abbienti!

2) STABILIZZAZIONE DEL PRECARIATO:
Tagliando gli stipendi dei Parlamentari, le consulenze dorate agli enti e le società inutili si può iniziare da subito con la stabilizzazione dei dipendenti pubblici. Per arrivare in un futuro prossimo ad una più generale stabilizzazione.

3)CREAZIONE DI POSTI DI LAVORO:
Bloccando le grandi opere inutili e costose si possono utilizzare i fondi per investire su: trasporto pubblico per una mobilità sostenibile, energie rinnovabili, risparmio energetico e riassetto idrogeologico del territorio.

4)SCUOLA, UNIVERSITA’ , RICERCA E CULTURA:
Le strutture del Sapere pubblico e della ricerca sono potenziabili investendo i soldi pubblici che sono recuperabili tagliando le spese militari. Scambiamo morti e guerra con una formazione culturale pubblica.

5)BLOCCO DELLE DELOCALIZZAZIONI:
Facendo restituire alle imprese che delocalizzano tutte le agevolazioni e i finanziamenti pubblici ricevuti.

Da sempre Rifondazione si batte per i lavoratori e per le classi meno abbienti che oggi stanno subendo sulla loro pelle l’attuale crisi nata dalle speculazioni finanziarie e bancarie causata da un capitalismo sfrenato, per meglio dire dal capitalismo. Rimane sempre attuale lo slogan: “Se fossi una banca ti avrebbero già salvato!”.
“Prima di tutto il lavoro!” è e rimarrà la nostra parola d’ordine e continueremo ad opporci alla vergognosa legge 30 che legalizza il precariato e lo sfruttamento di chi, non per scelta ma per necessità, non può permettersi un futuro dignitoso.

Luca Rondoletti

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