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Gabriella Ferri - Lettera all'oltretomba

Creato il 15 marzo 2013 da Spaceoddity
Gabriella Ferri - Lettera all'oltretombaDall'oltretomba nel quale ti sei inabissata esplodono fuori molte ombre. Hanno la tua voce, il tuo accento, perfino le tue note fisse, il tuo napoletano improponibile, sei tu che canti.
È la tua Roma, la tua città invasa di uomini con il fascino di un passato remoto, uomini che sembrano sfuggirti dalle mani, dal fiato. È la tua vita di reduce, di avventuriera della notte in cerca di quel sorriso magnifico nascosto dal pastone delle maschere. È la tua luce, il tuo passo plasmato dal fuoco della tua energia, composto ai passi danzanti dell'anima in cerca di amore, di tenerezza, di dedizione assoluta.

Tu che raccontavi di un passato di stenti, non stenti a raccontarti nelle canzoni prese in prestito. Perché non fingi che sia vita, tu vivi cantando. Chiami a raccolta un mondo diseredato, al mondo dimostri la grazia e la pietà che manca agli indifferenti cantori di una vita organica e felice, di una vita di successo prevedibile. Hai la grazia sorridente di chi sbaglia mentre sta cercando di rendere fino in fondo onore alla vita.

Parli tra te e te, chiami a raccolta amanti e amici, in un circolo di persone che sono lì con te, precipitate nel tuo stesso passato, un'orchestrina che sta lì per suonare, per accompagnarti nella vita di tutti i nostri giorni.


(Scendi notte, scendi presto. Sei forte, Gabriella, tu sei forte.)

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