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“Game Of Thrones 4”: Alex Graves parla delle scene più clamorose del finale, tra cui la morte di [SPOILER] Lannister

Creato il 16 giugno 2014 da Linda93

Ieri in America era la festa del papà, ma diciamo che con il finale della quarta stagione l'ha festeggiata a modo suo...

[Attenzione agli

“Game Of Thrones 4”: Alex Graves parla delle scene più clamorose del finale, tra cui la morte di [SPOILER] Lannister
SPOILER!] Tanti personaggi hanno perso la vita la scorsa notte, ma nessuno come Tywin Lannister, rimasto secco sul water dopo esser stato colpito da suo figlio Tyrion con una balestra.

Il regista dell'episodio Alex Graves racconta del suo approccio, molto diverso rispetto al Purple Wedding ed alla cruenta morte di Oberyn Martell in queste dichiarazioni. "La morte di Tywin è il gioco della morte dell'anti-eroe, molto semplice. C'è questo uomo seduto e piuttosto che scioccante per la presenza del sangue è umiliante e inutile. Questo pilastro di forza e arroganza che viene ucciso sul water". Ecco l'intervista al regista:

TV Guide: C'era qualcosa difficile in quella scena tra padre e figlio, del tipo la logistica di registrare in uno spazio ristretto? Il set era estremamente piccolo e ve ne era un secondo ad n altro piano, così per avere dei primi piani abbiamo utilizzato delle piattaforme elevate. L'intera scena, la recitazione di Charles Dance e Peyer Dinklage, conoscevamo il tutto da oltre un anno, Peter lo sapeva da quando ha firmato per lo spettacolo e [gli showrunner David Benioff e Dan Weiss] aspettavano di farlo da un decennio e anche per me personalmente, quella era l'ultima scena di Dance nella serie. Ho amato tutti loro, mi è piaciuto lavorare insieme. Volevo che fosse un qualcosa che li rendesse orgogliosi, ed è stato facile perché gli attori erano incredibili.

TV Guide: Allo stesso moso, Tyrion ha una scena molto emotiva con la sua ex amante Shae. Qual è stata la chiave per quella scen tra lo sgomento iniziale e il modo in cui la uccide?
La chiave per catturare quel momento è stato il panico che provocava la sua morte. Abbiamo pensato al fatto che essi hanno sperimentato così tanto successo nella loro storia d'amore, rendere solo quello che era nei libri era difficile. Ero terrorizzato da quella scena. Direi che è stato uno dei momento più difficili... peggio della morte di Joffrey, di gran lunga. In quel momento, tutto doveva essere molto traumatico per Tyrion, nel senso che ciò non poteva accadere sul serio, psicologicamente doveva essere l'evento più traumatico e inimmaginabile. Afferra un coltello, ma non riesce, va storto come tutto il resto della serata. Una cosa tira l'altra.

TV Guide: C'era considerazione del tributo emotivo degli attori?
Sono giunti per esso. Volevano fare il massimo delle loro possibilità. Abbiamo avuto tanta fiducia, eravamo tutti dalla stessa parte cercando di assicurarci che potesse funzionare. Ci siamo anche assicurati che Sibel e Peter non si facessero male, una cosa che nell'improvvisazione di una lotta caotica è possibile, anche se proprio per questo, non è un caso che dopo 30 secondi finisca male. Difficile da mettere in pratica. L'anno scorso ci chiedevamo come farlo, ma crediamo che abbia funzionato piuttosto bene.

TV Guide: La commutazione di Bran. Come ha fatto a bilanciare l'azione dell'attacco con tutti gli elementi più mistici?
Le cose più difficili di questa scena sono state 1) sentirsi sicuri di poter fronteggiare quegli attacchi delle scheletri rendendo orgoglioso Ray Harryhausen, defunto proprio quando abbiamo iniziato il lavoro e 2) l'introduzione di un personaggio magico come Child of the Forest. È qualcosa che il Trono di Spade non fa, avere un personaggio del genere e introdurla in pieno giorno con la sequenza sulla neve. Si è svolto tutto velocemente e durante la battaglia, ma poi improvvisamente erano nella grotta.

TV Guide: Ci sono stati dei problemi con la scena del corvo a tre occhi ed il personaggio nell'albero?
Beh, è stato un lavoro di casting per la voce ed inoltre era presente sul set. [La scenografa] Deb Riley ha ordinato centinaia di radici di alberi, sono state sbiancate e assemblate tutte nel parcheggio di Bandridge in Iranda. In sostanza, il dipartimento artistico ha scolpito il tutto fuori della grotta e poi c'erano queste radici che sembravano provenire da un club di New York o qualcosa del genere. Tutta la scena è stata difficile, pensando si comincia con Jojen che quasi muore di freddo in mezzo alla neve, poi si arriva all'attacco da parte di scheletri e si arriva sottoterra con una ragazza ricoperta da un intreccio di rami d'alberi. È iniziato con Miles Davis e finito coi Led Zeppelin. Come ci siamo arrivati? Con la " Bohemian Rapsody " della regia.

TV Guide: La morte di Jojen e della sorella sorella Meera è stata particolarmente difficile da realizzare?
Anche se è brutto da dire, ma per lo show è stato uno dei momenti migliori. Sono entrambi giovani attori di talento che abbiamo trovato. Eravamo nelle neve tra le acrobazie e pronti a lasciarli andare.

TV Guide: Jon voleva uccidere Mance, ma non lo fa. Cosa volevo dire con quella scena?
Per me, da regista, si trattava di un concetto di pace come Michael Corleone/Il Padrino. L'episodio inizia con Jon tutto d'un pezzo. Ci rendiamo conto che dietro Mance vi sono delle cose taglienti e appuntite. È abbastanza chiaro che è lì per ucciderlo, ma Mance che è più esperto inizia a combattere, Snow è un guerriero e logicamente risponde. Ma poi Mance inizia a parlare, nomina Ygritte che entrambi amavano. Trovano un qualcosa in comune, e poi quel ragazzino alla fine non è più sicuro di volerlo uccidere oppure no. Nella scene successiva, scopriamo che Jon ne aveva l'occasione ma non lo fa. Mance vince la lotta usando la logica.

TV Guide: In qualche modo, in questo episodio collochiamo la battaglia di Stannis. Come avete approfondito tutto questo?
L'invasione di Stannis era il top di tutto. Ci siamo chiesto se potessimo davvero farlo. Sono andato a cena con gli showrunner e disegnato su un tovagliolo l'invasione. Abbiamo messo in piedi tutto e poi creato quella scena dove Baratheon era davvero l'unico Re ai piedi di Jon Snow. [...] L'altra cosa era avere uno scontro tra Cavalieri come mai prima d'ora nella serie, tra il Mastino e Brienne, lei lotta contro qualcuno che potrebbe ucciderla, ma non è un problema, è abituata a ciò. Sono stati portati in un luogo primordiale, dove non sono mai stati prima, consci di poter morire, tutto dipenda da chi è più determinato a salvare la ragazza. Ho adorato le quattro chiacchiere di Arya e Brienne prima dell'arrivo di Mastino. Non vedevo l'orta di dirigere, perché si tratta di due persone che si fanno forza quando va tutto storto. Più cercano di far del bene e più tutto va storto. La miglior scrittura che abbia mai visto.


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