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Gela, Cade il sogno di Mattei !! : ”Patto Civico” Contro la chiusura degli impianti nella Raffineria di Gela;

Creato il 28 dicembre 2014 da Cirignotta @cirignotta
Gela, Cade il sogno di Mattei !! : ”Patto Civico” Contro la chiusura degli impianti nella Raffineria di Gela;Mentre la politica, gioca sulla pelle dei lavoratori del petrolchimico di Gela,  l’industria chiude i battenti alla raffinazione e pone in cassa integrazione il 30% dei lavoratori dell’indotto per 1 anno. Il rientro a cadenza frazionata dovrebbe avvenire da Giugno 2015 . Sono circa 3500 i lavoratori interessati al nuovo assetto della raffineria di Gela tra indotto e dipendenti Eni. La liquidità monetaria relativa alla cassa integrazione sarà garantita dalle Banche che dopo batteranno cassa all’INPS. Cade sotto gli occhi di decenni di produzione anche l’ultimo impianto del vapore.  Molti lavoratori che puntavano su stipendi di 2000 euro passeranno a circa 800 euro buttando al macero mutui e quant’altro una famiglia possa avere bisogno. I dipendenti Eni sono stati già trasferiti in Basilicata ,in Lombardia ed in altre sedi ENI. Nel risvolto della medaglia la scelta del Governo Renzi , del Governatore Crocetta ,del  Sindaco Fasulo che hanno controfirmato l’accordo Green . Il consiglio comunale in data 3 novembre 2014 sentiti anche i lavoratori, ha detto “no” all’accordo green. I lavoratori presenti hanno detto : “non si può estrarre il greggio qui e interdire contestualmente la raffinazione,  La Raffineria deve restare attiva”. Il governo Renzi comunque nella sua scelta ha voluto dare a Gela un segnale chiaro di mancato interesse verso i lavoratori Siciliani, salvando invece  i 1200 posti di lavoro a Livorno , sede che da oggi raffinerà  i 20.000 barili al giorno estratti a Gela. Cade in questo territorio il sogno di Mattei che il 27 ottobre 1962  rilevò dall’ERG il primo pozzo di petrolio che da loro era stato considerato di bassa qualità. Mattei disse: “il petrolio è nostro e noi qui lo raffineremo” , tra le parole dette a Gagliano Castel Ferrato si ricordano: "Sarà necessario che tornino molti dì quelli che sono andati via all'estero, perché qui avremo bisogno anche di loro". Parole che oggi cadono sotto l’onta della politica e gettano il territorio in una crisi economica che potrà essere un boumerang per tutta la città di Gela e per tutte le varie attività merceologiche che vi girano attorno. L’esodo è già iniziato , infatti, dai 90.000 abitanti  di alcuni anni fa, i dati ISTAT di oggi portano Gela a solo 75.000 abitanti il futuro sarà  certamente in calo con la chiusura della raffineria. Una coalizione di cittadini “Patto Civico per Gela” che si presenterà alla prossima tornata elettorale , nata solo  il 23 dicembre 2014 , non ci stà, e propone dal 3 Gennaio 2015 una raccolta firme da inviare al Presidente della Repubblica ,al Presidente del consiglio dei Ministri ,al Governatore Crocetta. Tema della raccolta “Il greggio estratto a Gela deve essere raffinato nel nostro petrolchimico” all’insegna del sogno di Mattei.                                                                                                                               Di Maurizio Cirignotta
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