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Gelatina di uva fragola

Da Ricetteinmusica

A ottobre ho passato una settimana in Calabria e tra le tante cose buone che ho mangiato una mi ha rallegrato particolarmente: l’uva fragola. Non l’assaggiavo da anni, avevo proprio rimosso la sua esistenza. Ovviamente una volta tornato a Roma sono corso al mercato per comprala, esagerando con le quantità come al mio solito. Essendo particolarmente dolce riesco a mangiarne poco alla volta e il rischio di farla guastare mi si è presentato quasi subito. Per questo ho deciso di fare una marmellata da utilizzare a colazione o come guarnizione per qualche dolce al cucchiaio o cheesecake.

Questi sono gli ingredienti usati seguendo una ricetta presa da internet. Strada facendo ho dovuto modificare qualcosa (la quantità di fruttapac) e a cose fatte mi sono reso conto che la quantità di zucchero era meglio ridurla. Per i miei gusti è davvero troppo dolce.

uva fragola

Note Immagine: www.profumoditimo.ifood.it

Gelatina di uva fragola

Ingredienti
700 grammi di uva fragola, 2 bustine di fruttapec (2:1), 350 grammi di zucchero (consiglio di metterne meno, anche solo 250 grammi), vasetti sterilizzati per conservarla

La prima cosa da fare è “sgranare” l’uva fragola dopo averla lasciata in ammollo in acqua e bicarbonato per una quindicina di minuti. Ho riposto i chicchi d’uva in una pentola capiente e sufficientemente alta, aggiunto lo zucchero e mescolato più volte. Con l’aiuto di una forchetta li ho schiacciati per far uscire quanto più succo possibile, ho coperto la pentola e lasciati a macerare fino al mattino dopo. Prima di passare il tutto al setaccio ho usato un frullatore ad immersione per sminuzzare ulteriormente il composto venutosi a creare, cercando di ottenere quanto più succo possibile.

Quest’ultimo l’ho versato in una seconda pentola, mentre nella prima ho fatto cuocere le bucce rimaste con dieci centilitri di acqua. A fiamma vivace per una decina di minuti.
In questo modo sono riuscito ad ottenere una ulteriore parte liquida che ho incorporato al succo di uva fragola. A questo punto la cottura vera e propria, per dieci minuti a fuoco vivace. Ho successivamente incorporato la pectina, abbassato la fiamma e fatto andare girando di continuo, fino a quando il composto non l’ho sentito diventare più solido.

Spenta la fiamma ho riempito i vasetti fino ad un centimetro dall’orlo, li ho chiusi con forza per sigillarli quanto più possibile e successivamente capovolti per creare il sottovuoto.
Prima di compiere quest’ultima operazione vi suggerisco di aspettare qualche secondo (nel frattempo potrete riempire gli altri vasetti), giusto il tempo di far rassodare ulteriormente la gelatina d’uva fragola. Diversamente rischierete, come è successo a me con il primo contenitore, di vederne uscire una parte dal tappo. I vasetti vanno lasciati capovolti fino a quando non si raffredderanno.

gelatina di uva fragola


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