Magazine Italiani nel Mondo

Gente da aereoporto

Creato il 13 maggio 2012 da Koalalondinese @farego

Gente da aereoporto

Ovviamente dopo aver parlato della “gente da aereo“, affrontiamo il delicato e caotico discorso di: gente da aereoporto.

Dedico questo post al mio flat-mate AKA “sti cazzi“, che viaggia quanto se non di piú, di un piccione viaggiatore.

 

Il compro tutto

Anche se ha soggiornato a Londra un mese, si é ridotto all’ultimo a portare indietro un souvenir alla fidanzata-moglie-madre-padre-sorella-fratello-amica-amico-trombamico-trombamica-cane-gatto-iguana-zio-zia-nonnina-nonnino-inserire chi vuoi tu …

Si aggira fra i vari duty free con il panico negli occhi, come un cane da riporto vaga qua e la, in cerca della preda giusta da riportare indietro.

Profumi e vini sono solitamente le sue scelte, e cosí lo vedi imbarcare buste trasparenti piene di bottiglioni di whiskey invecchiato mille anni con la faccia della regina stampata su che fa pure molto cimelio kitch.

Passa per ubriacone, ma lui frega poco, é come James Bond, ha una missione da portare a termine!

 

Molti caffé dopo …

Deve rientrare in Italia, e in Italia non c’é mica Starbucks e quindi non ci sono i latte, l’americano, il frappuccino, il double caramel latte e i bicchieroni da 1 litro di caffé, con cui fare i fighi mentre si cammina lungo le strade londinesi.

Quindi nell’attesa dell’apertura del gate, tracanna giú quantitá industrali di frappuccini, cappuccini al doppio caramello, cioccolato, granella e double whipped cream inclusa.

Il picco di zuccheri sale vertiginosamente, ma lui ormai é al quinto milk shake e tutto sembra rosa e fiori, unicorni e brillantini.

Ottimo metodo se avete paura dell’aereo, salirete a bordo con la stessa grinta di uno che va al rave party.

Nessuna cintura di sicurezza lo terrá buono!

 

Calma apparente

La vedi che si fa di gocce di Bach, qui dice 4 sotto la lingua… fanculo si tracanna giú l’intera boccetta, tanto sono fiori e alcohol, e lei é nervosa quanto un bue imbizzarrito.

Poi passa ai caccia bombardieri, e si spara giú pure un paio di valeriane, qualche tazza per gradire di camomilla bollente e si va a leggere l’oroscopo per sapere se Paolo Fox ha predetto qualcosa per oggi di buono.

Si fa tutto il viaggio attaccata al finestrino con su la stessa espressione di Jack Nicholson in Shining.

 

Il campeggiatore

Arriva e non hai capito come mai a lui, la compagnia low-cost risaputa per la sua ultra-scazza-ristrettezza sul bagaglio a mano, ha lasciato passare borsello e valigiona, che sia un prestigiatore-ipnotizzatore?

Si siede nella saletta d’aspetto occupando 4/5 sedie che riempie con le sue giacche, valige, borse, giornali, iPod…

Da lí comincia a tirare fuori il mondo intero dalle varie tasche e sacche, spargendo il tutto attorno a lui.

Riesce ad usare tutto, contemporaneamente, messaggia con il cellulare, legge un libro, ascolta la musica e tiene d’occhio il gate e… si prende i vaffanculi della gente che gli siede 4/5 sedili piú in la.

 

Sono il primo!

Arriva con largo anticipo, tipo 3 ore prima e si piazza davanti al bancone del gate in attesa dell’apertura.

Imperterrito, rimane lí senza bisogno di bere, pisciare e muoversi, in attesa che arrivino le hostess.

Lui se la ride di quelli che hanno acquistato il priority border, lui mica deve pagare, aspetterá ‘sto paio di beoti che se lo sono pagato, e poi toccherá a lui a varcare il gate, il primo a salire, il primo a scegliere ah che goduria!

Ammirando la sua determinazione, si prova peró una certa sofferenza nel vederlo lí a statua del Nabucco fermo per ore intere.

 

Non ci sono, ma ci sono!

Ha una tattica pazzesca, arriva si piazza lungo la fila di gente che é in attesa di imbarcarsi … e lascia la sua valigiona, poi si siede e la tiene d’occhio.

La valigia si fa la fila per lui, sospinta dai piedi calciferi di chi sta dietro di essa.

Lui la controlla che cara faccia il suo lavoro, e di solito la valigia in questione é una pesante qualche kilata di elefante, che appena qualche “furbetto” prova a calciare fuori dalla fila, finisce per finirci lui urlando di dolore perché essa é irremovibile, se non dal proprietario stesso.

Una volta arrivato il suo turno, si alza e fresco come una rosa da il suo biglietto, e si porta via la bestiola.

 

Non ci sono, ma ci sono 2!

Altra tattica é quella di sedersi vicino al bancone e tenere un piede in mezzo alla fila, oppure dire a quello prima di lui, che si siede un attimo perché é stanco, e provato dai 19 mesi di gravidanza, er pupo pesa, me scusi mi devo sedere.

Tanto a Londra a panza ve viene fra tutte quelle birre e fritti!

Anche loro arrivano freschi allo strappo del biglietto, paraculintelligenti!

 

Non ci sono, ma ci sono 3!

Viaggiano in coppia, magari sono una coppia, oppure degli amici, o gente che ha fatto una joint venture di convenienza.

Uno si siede l’altro si fa la fila, e via si danno poi il cambio come dei calciatori.

La gente solitaria li guarda con invidia, e qualcuno tira fuori il portafoglio pur di fare una joint venture all’istante con qualcuno, della serie, tié beccate ‘sto centone, fingi di essere la mia fidanzata, ma fammi sedere 5 minuti!

 

C’ho er pupo e sono incinta

Stanno seduti ma hanno facce sornione e sorridenti, di chi stanno per infilartelo lí ma tu non lo sospetti, e ti domandi come mai lei stia allattando da ore quel ragazzino di 8 anni.

Si apre il gate e loro con una ginkana da paura, saltano e travolgono tutti con il carrozzino-carroarmato al grido del: scusate ma il piccolo non si tiene piú, abbiamo un bimbo piccolo, sono incinta, sto per partorire, ne ho diritto, da qualche parte c’é scritto che dobbiamo passare per primi!

Qualcuno agli ultimi posti della lunga fila, ringrazia tutti i santi per essere arrivato tardi, perché qualcuno prima di lui, si siederá accanto alla famigliola con il bimbo-urlante-sbavone.

 

Il commentatore

Arriva con aria pomposa-scazzata, si fa la fila ma nel mentre borbotta di tutto e tutti, fa paragoni con altre compagnie, decanta di viaggi passati, tira sguardacci verso altri in fila, commenta acido del caldo/freddo in generale, si sventola, si sistema mille volte la giacca, chiede mille volte quando apriranno, inveisce contro chi prova a superarlo anche solo per sbaglio, controlla l’orologio e fa mille chiamate per dire dove é e cosa fa.

Praticamente si intrattiene da solo!

 

Il giramondo

Arriva, si guarda attorno e si mette in fila come se avesse davanti a lui solo 10 persone e non 1100, vestito alla meglio AKA jeans sdruciti e t-shirt in pieno inverno con felpa e zainone da trekking, parla incessantemente al telefono con amici, ride, urla, manda affanculo in maniera amichevole, racconta di avventure pseudo-porno-divertenti e intanto tracanna giú litri di Redbull.

Di sicuro finirá seduto a quello che ha preso mille caffé, e faranno scintille per tutto il viaggio.

 

Il tecnologico

Da quando ha Istangram installato sull’iPhone, é tutto un foto e aggiornamento dello status continuo, che sia solo o stia viaggiando in gruppo vacanze Piemonte, poco importa, lui fotografa tutto facce, corpi, dettagli di ogni cosa, che fanno cosí fotografo ricercato figo.

Aggiorna status su status, di ogni cosa che fa, di dove é, con chi é, chi ha visto, che dicono, un flusso Twitteriano e Facebokkiano da brividi.

 

Ho fatto la spesa

Per loro la compagnia low-cost é troppo carestosa, hanno fame ma si mangerebbero la guida di Londra – che tanto dopo il viaggio non serve piú – pur di non pagare un centesimo per un caffé o panino a bordo.

Hanno fatto la spesa prima di mettersi in fila al gate, e sull’aereo dopo che l’hostess sará passata con il carrello, banchetteranno con il panino di Tesco e l’aranciata 1 litro, 30 centesimi.

W il fai da te!

 

Lo sperduto

Arriva e chiede se questa é la fila giusta per imbarcarsi per Milano, poi non sicuro lo richiede di nuovo ad un’altra quindicina di persone tanto per stare sicuri che tutti abbiano capito la parola MI.LA.NO.

Poi lo richiede sul bus che li porta all’aereo, non si sa mai che il bus in questione sia finito su quella pista per sbaglio, e sia invece diretto verso Liverpool.

Una volta salito lo chiede alla hostess che controlla il biglietto, e poi a quelli seduti accanto a lui.

Sceso a Milano, vedendo la nebbia lo richiede di nuovo, non si sa mai che erano tutti disinformati e l’aereo sia ritornato a Londra.

 

L’Attaccabottone

Si intromette con una velocitá assurda in tutti i discorsi, che le sue orecchie-parabola-satellite Russo e Americano, captano.

Ha parole per tutti, e vuole far sapere la sua cosí appena capta un discorso di gente sconosciuta, subito si intromette e con sorrisone da Durbans commenta e ne spara una delle sue.

Fará lo stesso con chiunque siederá accanto a lui.

 

Il Raccontastorie

Arriva, solitamente é solo e basta che uno si volti a chiedergli l’ora che lui inizierá a snocciolare la sua vita intera, plus vacanza appena vissuta.

Sono le 11.00, la mia ragazza mi ha lasciato e io sto ripartendo, ma a casa Piero il mio amico mi ha detto che é meglio cosí, no perché vede io e lei eravamo fidanzati da anni e Londra non mi é mai piaciuta tanto, poi quando torno devo pure andare a comprarmi una macchina nuova che mi piace guidare, e neanche mi piace il Sunday Roast preferisco il Fish and Chips  …

 

L’informato

Non si sa come ma lui sa tutto, vita, morte e miracoli del volo.

Uno gli chiede “ma ha aperto il Gate?” E lui risponde non solo con un sí o un no, ma ti lista pure tutti i dati della compagnia, le statistiche, chi ci lavora, chi sará il capitano di volo, quanto fatturano l’anno, in quanti stanno facendo la fila…

Un computer umano!

 

Mai piú!

Spara a zero sulla compagnia, e si dichiara nemico dei voli low cost, eppure é lí a fare la fila perché non ha trovato di meglio o la tratta che vuole non é battuta dalle normali e blasonate compagnie di linea.

Con aria acida e scazzata non risparmia a nessuno il suo malcontento, il suo far sapere che comunque questa sará l’ultima volta che ci vola … almeno fino a prossima data da destinarsi.

 

I lego

Fermati perché la loro valigia é troppo pesante o grande, oppure hanno il borsello oltre alla valigia stessa, li vedi armeggiare con fare Fantozziano per infilarci dentro il borsellino di lei che ovviamente é grosso quanto la valigia stessa.

In due piegati per terra a mettere, svuotare, sistemare, occultare, indossare, alla fine finiscono con 15 kg di piú addosso di vestiti e i vari té della regina stipati nelle tasche, passano incedendo con un fare e una presenza simil Robocop.

Gli occhi impietosi della gente, non li risparmiano, cosí come l’essere taggati da qualche parte su Facebook e Twitter.

Anvedi ‘sti due!

 

Io dormo

Arriva dopo essersi svegliato alle 4:00 del mattino per prendere l’aereo cheappissimo delle 6:30 del mattino, viaggiato sul bus assieme ad altri due diseredati.

Si sistema sulla poltroncina e lí rimane secco a dormire, tutti gli passano davanti finché all’ultimo urlo della hostess “il signor Gino Pinco Pallino é pregato di recarsi all’uscita A50 immediatamente!”, si risveglia come baciato dal principe azzurro.

Spera ardentemente di non capitare seduto accanto a uno scassa-cazzi piscione, che vorrebbe ancora dormire anche durante il volo.

 

Il Ricordino

Arriva con una decina di buste, si é fatta tutti i duty free possibili comprando il comprabile, compreso l’orsone con impermeabile giallo, gigantesco di Harrods.

Si é pure fatta truccare, ed ha acquistato qualche bottiglia di profumo formato 100 ml cosí tanto perché costano poco, e non c’é l’IVA e all’utlimo ha ceduto pure alla tentazione di giocare al vinci un auto sportiva al giorno, finendo poi per acquistare 3 bottiglie di Scotch vecchia Scozia pure che lei é astemia.

Evita di chiedersi come arriveranno le 10 tazze di Starbucks, che ha stivato nel bagaglio a mano assieme alle 7 maglie del Manchester United.

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :