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GEORGIA: Urne aperte, i partiti mostrano i muscoli mentre l’Europa spinge sulla continuità

Creato il 01 ottobre 2012 da Eastjournal @EaSTJournal

Posted 1 ottobre 2012 in Georgia, Slider with 0 Comments
di Michael Biasin

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I due grandi partiti del panorama politico georgiano hanno dato la loro prova di forza nelle due massicce manifestazioni conclusive della campagna elettorale, la prima lo scorso venerdì organizzato dal partito di maggioranza dello United National Movement del presidente Saakashvili ed la seconda dello Georgian Dream del miliardario Ivanishvili di sabato scorso. Saakashvili ha organizzato un’ imponente manifestazione nello stadio della Dinamo, il più grande del Paese, dove, oltre al presidente, erano presenti le figure partitiche di maggior rilievo, tra cui il PM Merabishvili, il sindaco di Tbilisi e vari ministri.

Naturalmente, dato lo stile del presidente, la manifestazione è diventato un vero show, con spettacoli di vario genere, con cantanti, musicisti, danzatori e sportivi che erano presenti alle scorse olimpiadi di Londra. La manifestazione dell’opposizione del Georgian Dream si è svolta, con grande afflusso di pubblico, nella piazza principale del Paese, la famosa Liberty Square di Tbilisi. Entrambi i candidati hanno espresso un forte ottimismo riguardo le imminenti elezioni, ma chi sarà il vero vincitore? Per di capire chi vincerà le elezioni bisogna prima provare a comprendere chi sono gli elettori dei due grandi partiti. I supporter di Misha sono tutte quelle persone che fanno parte di quel circolo di clientelismo e nepotismo che ha permesso loro di arricchirsi o comunque di raggiungere un buono status sociale. Poi c’è tutto quel sottobosco di amici e parenti che riescono, anche se in piccola parte, a godere delle ricchezze di quel cerchio magico.

Gli altri elettori di Misha sono tutti quei lavoratori statali (da chi lavora negli uffici pubblici, agli insegnanti a tutti quelli che lavorano in aziende pubbliche o ufficialmente private ma gestite del governo) che vengono intimiditi e costretti a votare per il partito di Saakashvili. Quando si parla di queste persone bisogna pensare anche alle loro famiglie “allargate” che comprendono pure zii e cugini che se mostrano simpatia per l’opposizione organismi del governo risalgono al primo familiare che lavora in qualche ufficio statale e viene licenziato. Quindi lo United National Movement ha creato un sistema clientelare e di paura che gli permette di mantenere il potere. I supporter di Ivanishvili sono principalmente giovani e giovanissimi, persone che vogliono sperare in un futuro migliore, in un sistema  democratico, liberale e , in parte, meritocratico, ed un regime politico che governi attraverso il consenso e non la paura. Ivanishvili a parole si mostra come un leader moderato, moderno ed occidentale che in Europa collocheremmo al centro ma è veramente così?

La sua discesa in campo, la sua amicizia con Putin e gli oligarchi russi filo-Putin, la candidatura nelle sue liste di personaggi loschi del periodo peggiore della storia georgiana, ovvero gli ultimi anni dell’unione sovietica e del primo periodo postsovietico in cui la Georgia era governata da grigi ex funzionari del partito comunista ed entità mafiose che mantenevano il controllo reale sul Paese non fanno pensare che Ivanishvili possa rappresentare un vero cambiamento positivo e modernizzatore. Quindi pare che, anche se vincesse le elezioni, Ivanishvili non riuscirà a rispondere alle esigenze di cambiamento, progresso e democratizzazione che chiedono a gran voce i giovani.

Gli altri grandi ammiratori di Ivanishvili sono gli anziani, che rimpiangono l’Unione Sovietica e attendono l’arrivo di un salvatore che offra loro un’adeguata assistenza sociale gratuita (spesso la loro pensione non basta nemmeno a comprare i medicinali necessari per sopravvivere). Poi ci sono tutte quelle persone escluse da questo sistema di redistribuzione mafiosa delle ricchezze, che lavorano giorno e notte per pochi soldi oppure non riescono a trovare lavoro anche se sono qualificati perchè non hanno nessun “amico” che possa aiutarli, quindi vedono in Ivanishvili la persona che possa riscattare la loro misera situazione. Il panorama politico, quindi, è alquanto negativo, nessuno, sembra, possa offrire qualche speranza per un futuro migliore. L’aspetto più positivo di queste elezioni sono il fortissimo partecipazionismo dei giovani dei partiti di opposizione, ma anche di giovani delle scuole ed università che si sentono estranei a tutti i partiti ma chiedono un cambiamento, una svolta.

In queste elezioni, però, i loro sogni e desideri verranno infranti, di nuovo, e questo provocherà disaffezione e delusione e questi sentimenti non si sa in cosa sfoceranno. I questi giorni altri leader europei hanno dato il loro appoggio a Saakashvili, tra lui il premier ungherese Orban e pure il ministro degli esteri svedesi che è arrivato a Tbilisi per dare man forte a Misha e, secondo lo scoop di un giornale svedese, dietro lauto compenso.

Le organizzazioni europee che fanno? Niente! L’OSCE ha pubblicato un dossier sulle elezioni nel quale dice che è vero che c’è stata qualche intimidazione da parte del partito di governo, e l’informazione non è completamente libera, ma tutto, comunque, si sta svolgendo in maniera positiva e le elezioni saranno libere e democratiche. A causa di tutto questo assisteremo ad una nuova schiacciante affermazione politica del partito del presidente Saakashvili, e quello che tutti si chiedono, quali saranno le conseguenze? Cosa succederà dopo? Prevarrà la rassegnazione o la rabbia? Ancora qualche giorno e lo sapremo.

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Tags: Bidzina Ivanishvili, elezioni 2012, elezioni Georgia, elezioni Georgia 2012, Michael Biasin, Mikheil Saakashvili Categories: Georgia, Slider


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