Magazine Giardinaggio

Geranio zonale

Creato il 21 gennaio 2015 da Giardinaggio @Giardinaggionet

In questa pagina parleremo di :

Gerani zonali fioriti
partecipa al nostro quiz su: sai coltivare il geranio?
sai coltivare il geranio?

Da dove viene il geranio zonale?


Il geranio zonale, o geranio eretto, è originario del Sud Africa ed è, insieme al geranio edera, il più diffuso sui balconi e nei giardini di tutto il mondo. Il nome scientifico, Pelargonium zonale, fa riferimento ad una particolarità delle sue foglie che al centro sono caratterizzate da un'area circolare di colore contrastante, così che risultano suddivise in tre zone di colore diverso. In commercio ne esistono numerose varietà ed ibridi come ad esempio il Belvedere a fiori rosa, o le varietà nane, alte tra 15 e 30 cm, come Carolyne a fiori rosa.La specie tipica in realtà non viene più coltivata a scopo ornamentale per cui sarebbe più corretto adoperare il nome Pelargonium x hortorum, dove x sta per ibrido ed hortorum fa riferimento alla sua origine orticola, in quanto gli esemplari oggi in commercio sono più che altro ibridi ottenuti incrociando il geranio zonale con altre specie.

Il geranio zonale: le caratteristiche di foglie e fiori, la riproduzione


Gerani zonali fioriti
Il geranio zonale è una pianta sempreverde a portamento cespuglioso, alta in genere 30-60 cm ma che può arrivare fino ad 1 metro, molto apprezzata per la frequenza ed abbondanza delle fioriture e la bellezza dei fiori. Le foglie, larghe 8-13 cm sono rotonde o a forma di cuore a margini frastagliati più chiare nella pagina inferiore e, come detto, con una fascia più scura su quella superiore spesso marrone o bronzea, a tinta unita o striata. I fiori di 2-4 cm sono raccolti in ombrelle tondeggianti con diametro fino a 10 cm in cima a steli rigidi di varia lunghezza. Possono essere a corolla semplice o doppia e possono assumere una gran varietà di tonalità di colori tra bianco e rosso, a volte sono anche bicolori. La fioritura, ricca e vistosa, avviene di norma dalla primavera all'autunno ma nelle condizioni di coltura ottimali può durare anche tutto l'anno.Come per tutti i gerani può essere facilmente moltiplicato per talea, meglio se a metà estate o inizio autunno, recidendo un segmento di pianta di circa 10 cm, a cui vanno eliminate le foglie inferiori, e ponendo le talee a radicare all'ombra in terriccio umido.


Le sue specifiche esigenza di clima, acqua e manutenzione


Bellissimo fiore a petali doppi di geranio zonale Frills
Il geranio zonale va preferibilmente posizionato in piena luce o a mezz'ombra ad una temperatura tra 12 e 25 °C, quindi in inverno può restare all'aperto solo nelle zone a clima mite. Può essere piantato anche in piena terra. Le irrigazioni devono essere regolari ma non eccessive, avendo l'accortezza di lasciare asciugare il terreno tra un'annaffiatura e l'altra e cercando di non bagnare le foglie per evitare la comparsa di muffe o funghi. Le concimazioni dovrebbero essere settimanali con fertilizzante liquido almeno durante il periodo vegetativo. Come periodici interventi di manutenzione è bene eliminare i fiori man mano che appassiscono perché la pianta non sprechi energia e continui a fiorire, e alla fine del periodo invernale potare le piante anche a metà della loro altezza, per avere un migliore sviluppo primaverile.


Geranio zonale: Come individuare e contrastare le malattie che più di frequente lo colpiscono

Danni provocati dalla muffa bianca
Il geranio zonale è naturalmente soggetto alle malattie comuni a tutti i gerani e quindi ad attacchi parassitari, in particolare di afidi, acari e mosche bianche che ne succhiano la linfa e lasciano sulla pianta una sostanza vischiosa che aggrava la situazione in quanto attira altri agenti infestanti. Il sintomo principale è la presenza di macchie gialle sulle foglie che via via si seccano e cadono, sono facilmente individuabili in genere sulla pagina inferiore delle foglie e si presentano come piccoli insetti di vari colori. Bisogna intervenire con prodotti specifici.Quando il geranio non è ben curato e viene tenuto in un ambiente troppo umido, perché lo si annaffia troppo e male o perché il terreno non è ben drenato e l'acqua ristagna, è facile preda di attacchi fungini i cui sintomi principali sono necrosi e marciumi. Uno dei più frequenti è la ruggine, caratterizzata da pustole di 5-8 mm che producono una polverina color rosso bruno simile appunto a ruggine sulla pagina inferiore delle foglie e macchioline gialle su quella superiore. Vanno eliminate le parti colpite, ridotte le annaffiature ed utilizzati prodotti specifici.


Articoli Correlati


articoli correlati


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine