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Giaguari al bivio

Creato il 17 ottobre 2011 da Sportduepuntozero

Giaguari al bivioNon sempre i risultati determinano il destino gli allenatori, così come non sempre il buon lavoro giustifica la riconferma. In breve è questo il succo del discorso che riguarda Giovanni Modena, ex capo allenatore dei Giaguari di Torino. Globalmente il coach italiano non ha deluso le aspettative: semplicemente si è chiuso un ciclo. Risultati straordinari possono anche prolungare il rapporto, ma ad un certo punto diventa fisiologico e naturale cambiare.

Nel caso dei Giaguari, sarebbe corretto parlare di svolta. Già, perché a dirigere la baracca ora c’è Howard Hankey, allenatore dalla grossa esperienza internazionale che già conosce il campionato italiano, avendo vissuto un’esperienza a Bologna. La scelta è ricaduta su di lui perché a questo gruppo serviva un netto cambio di rotta. Negli ultimi anni a Torino si è costruita una bella squadra, con individualità molto interessanti che hanno bisogno di compiere quel salto di qualità per diventare grandi. Il lavoro di Modena in questo senso ha pagato: ha permesso al gruppo di raggiungere il livello attuale. Ora però inizia una nuova epoca dove sarà vietato sbagliare. Per intenderci, i quarti di finale conquistati quest’anno non saranno considerati un risultato tutto sommato positivo, visto che il gruppo poteva fare di più.

Il roster è stato rafforzato anche grazie alla collaborazione dei Blitz di Ciriè (vedi Sport2.0 n. gennaio 2011). Le due squadre sono da anni in ottimi rapporti ed insieme cercano di far crescere il football piemontese. Così si cerca di dare a tutti gli atleti la possibilità di giocare con regolarità per la crescita professionale e sportiva di uomini e club. In quest’ottica sono stati numerosi gli scambi di prestiti tra Giaguari e Blitz.

Il rafforzamento della squadra, però, non passa solo attraverso acquisti o prestiti. Spesso si migliora anche solo attraverso l’esperienza. Partita dopo partita, minuti dopo minuti, gli uomini acquisiscono maggiore senso tattico e di gioco. Che la vera sorpresa sia un ragazzo cresciuto in casa? Con la benedizione della dirigenza noi buttiamo lì un nome: Andrea Morelli, quarterback classe ’88. Chissà che non sia arrivato il suo momento…

di Edoardo Blandino


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