Magazine Cultura

Gianluca Morozzi, chi era costui

Creato il 20 gennaio 2014 da Camphora @StarbooksIt

In occasione dell’incontro con l’autore (grazie ancora, staff di PescePirata!), lo StarBooks vi propone due menu: Blackout e, per i non musulmani, L’era del porco.

Il primo non è un piatto vegetariano, anzi, contiene pure un po’ di sangue per l’ingrediente Aldo, un serial killer che passa da casa per prendere qualche attrezzo di tortura da usare sulla sua ultima vittima: un uomo immobilizzato a cui ha tolto la pelle del volto e gliel’ha riattaccata capovolta. In ascensore con questo tarantiniano signore si trovano due ignari ragazzi: Tomas, in procinto di fuggire da casa, e Claudia, ragazza omosessuale stressata dal lavoro di cameriera. Il cuoco, pardon, l’autore ci introduce ciascun personaggio e di volta in volta racconta la storia da un punto di vista differente, mischiando il tutto dentro un ascensore, togliendo la corrente e cuocendo a fuoco lento (la storia è ambientata a ferragosto). Questo menu, ci ha confidato lo chef, è nato quando un giorno, trovandosi in ascensore, ha pensato: “Ma cosa succederebbe se…?”

Per sua stessa ammissione, quando ha finito di cucinare “Blackout”, Morozzi non voleva restare legato a quel tipo di cucina, così ha proposto alla stessa casa editrice (Guanda) “L’era del porco”, un romanzo comico. Ritorna qui al mondo della musica dilettantistica già esplorato nel romanzo d’esordio, “Despero”. Cosa succede al protagonista Lajos? Di tutto, soprattutto da quando si innamora di Elettra, una ragazza che lo sottoporrà a varie umiliazioni.

Menu molto diversi, ma con il tocco dello chef: una scrittura fluida e disinibita. Morozzi, infatti, immagina le situazioni più assurde e le rende credibili senza sforzo per il lettore: così per Aldo, così per le disavventure di Lajos, che si ritrova a disquisire sulla fotografia di film porno e si sottopone alle fantasie erotiche di Elettra.

Buon appetito e lasciate la mancia!

l'era del porco


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines