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Ginnastica Artistica: Fabiana Lovato e l’esordio in serie A

Creato il 05 febbraio 2015 da Sportduepuntozero

ginnastica artistica - Fabiana LovatoC’è sempre qualcosa di magico nella storia di un’atleta che da bambina guarda con ammirazione le campionesse del suo sport e che, una volta cresciuta, riesce ad arrivare laddove qualche anno prima si era spinta solo con il pensiero. Lo si intuisce nel sorriso contagioso di Fabiana Lovato e nelle sue parole piene di entusiasmo: “quando ero piccola tutte le ginnaste mi sembravano così belle e perfette” ricorda, ora che è diventata una vera ginnasta, “per questo arrivare in A2 è stata la realizzazione di un sogno. Ma di sognare non si smette mai e un giorno chissà, forse arriveremo anche più in alto”. Le speranze di Fabiana, 15 anni, sono le stesse delle sue compagne di squadra, con cui da un po’ di tempo ha iniziato un conto alla rovescia che terminerà il 30 maggio prossimo, quando al Palavela arriveranno le migliori atlete di Italia, Russia, Romania e Colombia, per un 4 Nazioni organizzato dalla Reale Ginnastica. “È fantastico che la nostra società organizzi questo evento e forse avremo la possibilità di conoscere da vicino alcune delle migliori ginnaste al mondo. Sarà spettacolare e indimenticabile, non vedo l’ora che succeda”.

Prima però bisognerà pensare al Campionato Italiano, che sabato mattina avrà inizio sulle pedane di Ancona. “Siamo emozionate già adesso” racconta Fabiana, “in particolar modo io, che da sempre patisco le gare. Mi agito anche in allenamento, figuriamoci in un palazzetto pieno di gente e in un’occasione così importante”. Da questo punto di vista però le tappe del campionato saranno prove con qualche grammo di tensione in meno, perché le atlete possono cimentarsi negli attrezzi più congegnali e perché per ogni esercizio possono salire in pedana quattro ginnaste, anche se ai fini della classifica valgono i tre migliori punteggi. “Mi tranquillizza soprattutto il fatto che sarò vicino alle mie compagne di squadra. Tra di noi c’è innanzitutto grande amicizia e poi conosciamo a memoria gli esercizi delle altre, i punti di forza e di debolezza; così sappiamo quando è il momento di scherzare, di sdrammatizzare e di far sentire il nostro appoggio”.

Fabiana sa che per diventare ancora più brava deve migliorare dal punto di vista dell’emotività, che in qualche occasione non gli ha permesso di mostrare tutto il suo potenziale. Volteggio e corpo libero sono le sue specialità preferite, “il primo per la potenza che esprime, il secondo per la musica e la coreografia”. “La trave, invece, mi riesce abbastanza bene in allenamento” aggiunge con una battuta, “ma in gara mi agita a tal punto che non ricordo quasi cosa devo fare”.

La storia sportiva di Fabiana Lovato è iniziata a Moncalieri all’età di 5 anni; due stagioni dopo è passata all’Akuadro di Nichelino, poi, quattro anni fa, è approdata alla Reale Ginnastica, per fare il salto e competere a livelli più elevati. Frequenta il liceo scientifico a Moncalieri (con ottimi risultati) e la sua giornata è più o meno così: scuola al mattino, un salto a casa per mangiare e prendere la borsa della ginnastica, una corsa alla stazione, treno fino a Porta Susa e metropolitana fino alla palestra, quattro ore di allenamento e ritorno a casa.

“Studio negli spostamenti ma soprattutto dopo cena o al mattino presto. Ma non cambierei la mia vita per nulla al mondo, ho imparato a ottimizzare i tempi e se non avessi così tante cose da fare non riuscirei a organizzarmi”. In tutto questo Fabiana riesce anche a ritagliarsi qualche momento per giocare con Massimo, il fratellino di sei anni, e per confidarsi con Chiara, la sorella maggiore (anche lei ginnasta), per incontrare gli amici e coltivare la sua grande passione: la lettura. Ama il genere fantasy e conosce praticamente a memoria l’intera saga di Harry Potter e i romanzi di Dan Brown.

“Leggere mi permette di staccare dalla scuola e dallo sport” conclude, “e anche se devo studiare mi piace passare qualche momento in compagnia di un libro, soprattutto in treno”. Anche domattina prenderà un treno, con destinazione Ancona; non ci salirà dal binario nove e tre quarti come il suo eroe dei romanzi, ma la condurrà ugualmente verso un bellissimo sogno.

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