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Giornata mondiale dell’informazione: un appello per Domenico Quirico e Pierre Piccinin

Creato il 03 maggio 2013 da Andcontr @andcontr

Quando uno scrive si aspetta di dover scrivere qualsiasi articolo, ma spera di non doverne scriverne mai come il seguente.

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Domenico Quirico

Oggi è la giornata mondiale sulla libertà d’informazione, giornata proclamata dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 1993

“per celebrare i principi fondamentali della libertà di stampa, per valutare la situazione della libertà di stampa in tutto il mondo, per difendere i media dagli attacchi alla loro indipendenza ed offrire un tributo ai giornalisti che hanno perso la vita nell’esercizio della loro professione.”

Quest’anno il giornalismo italiano, più in generale chiunque faccia informazione nel nostro Paese, dovrebbe fermarsi a riflettere e condividere l’accorato appello di Articolo21 al quale decine di giornalisti e operatori hanno già risposto. Un giornalista italiano, Domenico Quirico, è da giorni disperso in Siria e nessuno ha contatti. La notizia è stata un fulmine a ciel sereno ed è stata data dal direttore de La Stampa ad inizio settimana dopo che, in accordo con la famiglia, si era deciso di rendere pubblica la scomparsa.

Quirico era il classico giornalista di altri tempi: inviato per La Stampa, aveva coperto ultimamente le vicende in Mali e la guerra in Siria. Un giornalista tutto d’un pezzo che evitava la tecnologia e predicava l’attenzione minuziosa quando si era al di là del fronte.

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Pierre Piccinin

Ma ci tengo a ricordare che con lui è scomparso anche Pierre Piccinin, professore belga, attento studioso della rivoluzione siriana. Anche di lui, come di Quirico, si sono perse le tracce.

Ho avuto il piacere e l’onore di conoscere sia Domenico che Pierre durante una conferenza a Torino, proprio sulla situazione siriana. Fu lì che capii per la prima volta la differenza tra il giornalismo storico e quello di oggi.

“Il giornalista è quello che si consuma le suole andando in cerca di notizie, non quello che aspetta l’agenzia”

Questo il grande insegnamento che mi trasmise Quirico, in un semplice incontro. Per questo oggi campeggerà sul mio blog il fiocco giallo, simbolo di solidarietà scelto da La Stampa e dai suoi colleghi, affinché la situazione si sblocchi e i due riescano a tornare a casa dalle loro famiglie.

 

Fare informazione non serve solo per farsi pubblicità o cercare di scalari chissà che classifiche, serve per raccontare il mondo e coloro che non possono essere raccontati. Pierre e Domenico si erano messi in gioco, come Amedeo Ricucci e i suoi colleghi poco tempo fa, per raccontare una guerra che sembra non esser mai scoppiata. Condividere questo appello è una piccola goccia che spera di essere una delle tante e magari la più piccola, confidando in una rapida risoluzione della vicenda.

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