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Giuseppe Furino (by Giuseppe Giordano)

Creato il 06 luglio 2013 da Simo785

Giuseppe Furino (by Giuseppe Giordano)

Giuseppe Furino.

Giuseppe Furino nasce a Palermo il 5 luglio 1946 il suo ruolo centrocampista.

Insieme a Giovanni Ferrari e Virginio Rosetta detiene con 8 il record dei campionati italiani vinti; è comunque il calciatore che ha vinto più campionati italiani con la stessa squadra.

La madre di Ustica e padre napoletano, maresciallo di finanza, cresce nel vivaio della Juventus,nei Nagc, la scuola calcio bianconera, che nel campionato 1966-1967 lo da’ in prestito in Serie B al Savona, dove diventa subito titolare nel ruolo di mediano.

Dopo la retrocessione dei liguri disputa con loro un campionato di Serie C. Poi in prestito al Palermo.

 

Inizialmente in rosanero non trova spazio, ma viene per la prima volta schierato da terzino nella terza partita di Coppa Italia vinta in trasferta per 1-0 contro il Napoli. Chiude la parentesi al Palermo giocando 27 delle 30 partite di campionato con un solo goal realizzato. Il Palermo non esercita il diritto di riscatto e dall’estate 1969 inizia a giocare nella Juventus, dove va subito a ricoprire un posto da titolare.

Per uno scherzo del destino, nella prima di campionato la Juventus deve affrontare al Comunale il Palermo; è il 14 settembre 1969.

Nella società bianconera gioca da titolare inamovibile per oltre un decennio, conquistando otto scudetti (1971-1972, 1972-1973, 1974-1975, 1976-1977, 1977-1978, 1980-1981, 1981-1982, 1983-1984), due Coppe Italia (1978-1979, 1982-1983), una Coppa UEFA (1976-1977) e una Coppa delle Coppe (1983-1984). Vive in gran parte l’epopea del decennio vincente di Giovanni Trapattoni, col quale vince cinque scudetti.

Chiude la carriera in bianconero dopo 361 partite di campionato in quindici stagioni il 6 maggio 1984, quando Trapattoni lo fa entrare in campo a 15 minuti dalla fine di Juventus-Avellino, a scudetto ormai conquistato, per permettergli di conquistare il suo ottavo scudetto personale, eguagliando così il record di Giovanni Ferrari.

Ci sono sempre state due correnti di pensiero su Beppe Furino.

Boniperti ed in generale tutti gli allenatori bianconeri, lo hanno sempre considerato un giocatore fondamentale per le proprie squadre, un capo carismatico, un tipo coriaceo, grintoso, portabandiera dei cosiddetti giocatori umili che sono però insostituibili in una squadra che vuole vincere.

Il rovescio della medaglia è rappresentato dalla Nazionale. Prima Valcareggi, poi Bernardini ed infine Bearzot, hanno sempre ignorato questo siciliano tosto, al punto di definirlo un giocatore mediocre; solamente tre presenze, una vera ingiustizia.

 

Con lui, il calciatore “povero” è riuscito ad emergere, fino ad arrivare nella stanza dei potenti; con lui, il mediano faticatore è importante come il fuoriclasse.

Caminiti lo soprannomina Furia dopo le prime partite nella Juventus.

Una vita in trincea la sua. Con il quattro sulla schiena, in un’epoca in cui a quel numero è associato solo e soltanto un ruolo: il mediano.

Quello che corre, lotta, combatte, si appiccica al dieci avversario per duelli condotti, talvolta, sul filo del regolamento. Chilometri e sudore, sguardi severi e concentrazione spinta al massimo questo è il mediano e dare tutto, anche lui una vita da mediano ….questo è furia:

Giuseppe Furino.


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