Magazine Cultura

GIVER READ ALONG #1: Dal capitolo 1 al capitolo 11

Creato il 13 ottobre 2014 da Anncleire @anncleire

 GIVER READ ALONG #1: Dal capitolo 1 al capitolo 11

 

Ciao guys, nonostante alcune mie velate minacce ad alcuni membri della Banda sono ancora qui, pronta per un nuovo recap, un nuovo Read Along e la consapevolezza che non vi libererete di me. Visto che volevo fare una pausa, ma alla fine non l’ho fatta. Vi premetto già che dopo il “Trevor Read Along” ci sarà un’interruzione, negli ultimi mesi di questo meraviglioso 2014, devo pensare a me, alla mia laurea, e ai benedetti ultimi esami. Sto combattendo, uscendone abbastanza sconfitta, tra “Compatibilità Elettromagnetica” e “Micro e Nano Elettronica” e… insomma la vita della studentessa di Ingegneria Elettronica curriculum Biomedico non è proprio delle più semplici. Ma bando alle ciance.

Grazie, grazie, grazie per essere così meravigliosi. Vi adoro, grazie per i commenti e l’entusiasmo, i mi piace e la vostra considerazione. Sto facendo il possibile per essere quanto più presente possibile ma non riesco ad esserlo quanto vorrei. Lo studio e la mia vita privata lottano contro di me. Il blog è un pezzo fondamentale di ciò che sono, e i Read Along il mezzo che mi ha permesso di conoscere alcune delle persone con cui parlo quotidianamente e che adoro, ed è per questo che ci tengo in maniera particolare. Purtroppo non riesco ad essere costante e a stare dietro a tutto. Ci vorrebbe un miracolo, miracolo che non sempre è alla portata di tutti. Si fa quel che si può, quello che ci aggrada di più. Il blog è davvero un pezzo importante di me e faccio di tutto per preservarlo.

Questo RA è breve, ma intenso e sono molto felice per la vostra partecipazione, per l’entusiasmo con cui rispondete alle domande, con cui le ponete, con la grinta con cui commentate. Io purtroppo non riesco a farmi piacere il libro, sarà perché è troppo young, perché sono in quel periodo in cui leggo solo romance, ma in effetti non è niente di speciale, e anzi mi sta lasciando molto scettica.

 

GIVER READ ALONG #1: Dal capitolo 1 al capitolo 11

 

A quanto pare invece le ragazze sono molto entusiaste… ecco qualche commento!

@kikkasole: Il libro mi piace, solo piuttosto “triste” . A me un mondo così perfetto e privo di colori fa tristezza

@Mirya_76: Direi che il libro mi è piaciuto: sono al quarto della serie! A me è piaciuto molto, e gli altri tre anche. E’ tutto intrecciato molto bene.

@FriCat2: Cmq non saprei dire se mi sta deludendo o meno, certo è diverso da come mi aspettavo…

@Dorothy_257: Il libro mi piaaace!

@silviarocks94: Il libro non è che mi stia facendo impazzire, però per molti aspetti mi ha colpito!

 

Oggi sono un po’ di fretta e non mi dilungo molto con le mie chiacchiere, conto di farlo la prossima settimana, in cui ci saranno anche le nostre fotine. Grazie di tutto girls :*****

 

**********

 

E ora vi lascio al recap settimanale, come al solito NON POSSO GARANTIRE LO SPOILER FREE quindi accostatevi alla lettura con cautela. Come sempre vi ricordo che potete unirvi al RA in corso d’opera. Buona lettura!

 


*****************

 

Dal capitolo 1 al capitolo 11: Un piccolo riassunto

Per Jonas sta per avvicinarsi l’incredibile momento dell’entrata nella vita adulta e mentre si strugge per sapere il proprio destino trascorre con la sua famiglia e i suoi amici gli ultimi momenti della sua libertà. Anche perché sarà scelto per qualcosa di molto importante e molto più grande di lui…

 

****************

 

Dal capitolo 1 al capitolo 11: I nostri commenti su Twitter

Continuo ad usare la Tag Board visto la sua comodità e facilità di utilizzo. Questo mi risparmia anche le mail pazze che ero solita mandare per ricordare di inviarmi i Tweet. (si facevo queste cose -.-“) Potete trovare tutti i commenti taggati #PABGivRA qui:

 

http://twubs.com/PABGivRA

 

Vi ricordo che se il vostro profilo Twitter è settato come privato i vostri commenti non compariranno nell’elenco.

 

****************

 

Dal capitolo 1 al capitolo 11: La discussione

 

Era da un po’ che non lo facevamo ma questa volta dopo aver chiesto se avevamo visto il film (la maggior parte di noi sta aspettando di finire il libro) @DiTuttoCuore  ha proposto una domanda di metà settimana. “A voi piace condividere con i vostri famigliari le vostre emozione, paure, pensieri o semplicemente la vostra giornata?”

Ecco le nostre risposte:

@dituttocuore: a me no, non ho mai raccontato ai miei famigliari la mia giornata o le mie paure emozioni, zero, ma proprio nulla  ho sempre pensato di aprirmi un po’… Ma non ci riesco proprio. Il mio boy è l’opposto di me.. se si compra lo spazzolino nuovo deve raccontarlo ai suoi genitori!! Lui condivide anche troppo!!

@anncleire: generalmente racconto a mia madre particolari insignificanti della mia giornata, mentre le cose più serie le tengo per me, o le condivido con le mie amiche più care. Non sono molto propensa alla condivisione

@SpeziaC: dipende… racconto sogni strani (NON i sogni porno), film che ho visto (tipo, ieri ho raccontato a mio padre che mi sono innamorata del film “la principessa e il ranocchio” in sub-ita. GUARDATELO!), aneddoti divertenti (tipo quando dormo con l’uomo e parlo nel sonno dandogli dello stupido idiota)… a volte parlo delle incazzature che mi venivano in ufficio, o per colpa di automobilisti idioti… io condivido facilmente cose stupide, insomma. Per quelle serie vado in difficoltà. E’ difficile che ne parli con i miei. Con l’uomo è già più facile. A lui dico davvero tutto (soprattutto i sogni porno).

@iltempodivivere: Generalmente, no. Preferisco farlo col mio moroso o gli amici invece che con la mia famiglia; i primi so che capiscono e mi appoggiano, gli altri no e se c’è una cosa che odio è esser giudicata per delle paure o per quel che penso.

@Mirya_76: Certo, sempre: mio marito ha accettato la cosa ben prima di sposarmi. Quando poi è arrivato il patato a fare la stessa cosa e si è ritrovato in mezzo a due persone che parlano in continuazione, il suddetto marito ha probabilmente rimpianto la scelta iniziale.

@Kikkasole: solo con mamma e papà. Con le mie sorelle invece ….No

@Dorothy_257: Dipende da come mi “gira”. Certe volte non la smetto di raccontare, altre invece mi chiudo in un mutismo assoluto.

@anniecro: Non con i miei genitori, ma mia sorella è la prima persona su cui sento di poter contare in ogni momento. Se con ‘familiari’ intendi anche ‘amici’… beh, allora condivido fin troppo, soprattutto discorsi senza capo ne coda xD

@aniryllis: idem. Sono come te. Non mi piace raccontare la mia giornata XD

@Fricat2: Non sempre, ma forse è perché sono abbastanza riservata… certo nella famiglia di Jonas è davvero troppo strano, non riuscirei ad aprirmi allo stesso modo.

 

Queste invece le domande che ho proposto io per la discussione:

- Come avete scelto il lavoro o la scuola che state facendo?

@anncleire: Allo scientifico sono andata perché mi piaceva la matematica, ma una volta lì mi sono resa conto che potevo fare tutto, perché mi piacevano tutte le materie e me la cavavo bene in tutto tranne che in arte pratica e ed. fisica. Dopo la maturità ero indecisa come non mai  tra il turismo, l’arte, lettere e qualcosa di scientifico. Ho passato tante fasi dalla critica letteraria alla biologa marina, dall’astrofisica alla curatrice di un museo. Poi nell’estate 2008 ho visto un servizio alla tv su un occhio bionico, in progetto di sviluppo della Philips e lì ho scoperto un mondo, quello dell’ingegneria biomedica, per fortuna era vicina casa… e ora eccomi in procinto di finire la specialistica con una tesi sul malposizionamento di una protesi al ginocchio J tra alti e bassi sono felice della mia scelta. *tanta stima per tutti gli ingegneri*

@Kikkasole: Non sono stata io a scegliere, semplicemente sono stata scelta!

@Mirya_76: Predestinazione

@Rebe_91_: Ci sono finita per caso, alla mia università, lo ammetto senza vergogna. Il numero chiuso di entrambe e il loro programma simile ha scelto per me e se non sono entrata a quella che volevo, in tre anni ho scoperto di me tante cose che non avrei mai capito se non avessi deciso di provarci comunque. Forse è un pò vergognoso scegliere il proprio futuro per un caso, ma adesso so che sono più forte di quanto avessi mai pensato. Detto questo, sogno prima o poi di aprire un negozio di Cupcakes. E ingrasso facendo pratica…

@kiadalpi: la mia scelta dell’Università è stata un casino perché continuavo a cambiare idea. Poi ho scoperto ingegneria dell’informazione e organizzazione d’impresa, mi ci sono buttata e mi sta piacendo molto nonostante sia ancora un po perplessa su cosa mi stia dando di concreto.

@Sily85: sono inciampata nella mia professione inizialmente per caso ma ora so che è quella giusta e non la mollo più!

@dituttocuore: la prima scelta di scuola superiore è stata la scelta sbagliata perchè ancora immatura, avevo scelto una scuola per Perito aziendale e corrispondente in lingue estere, ho passato il primo anno ma con molta fatica, ho iniziato il secondo anno ma non andavo avanti ma indietro così ho cambiato scuola, ho perso un anno nel cambio e ho deciso di fare la scuola per Ottico poichè mi permetteva di avere un lavoro in mano senza fare l’università (non volevo proprio farla, ma invece…) così ho scelto anche il mio lavoro Ottico optometrista.

@veroluc84: Il liceo linguistico l’ho scelto perchè non volevo fare il classico e allo scientifico avrei fatto ridere i polli^_^

@FriCat2: La facoltà che ho scelto io è stata una delusione anche se ho avuto l’opportunità di capire cosa voglio dalla vita.. Mentre il lavoro che faccio non l’ho scelto io ma mi ha scelto e mi va bene così, sono più che soddisfatta  L’importante è fare qualcosa e io non so starmene con le mani in mano

@SpeziaC: ho scelto ragioneria perchè mi permetteva di non fare l’università per trovare lavoro. il lavoro…beh. diciamo che non sono schizzinosa. basta che mi paghino.

@anniecro: Sapevo che avrei fatto lo scientifico ancora in terza elementare (ora di religione ‘Cosa vuoi fare da grande?’. Prima ora nella scuola nuova. Unica bambina che non voleva fare la maestra o la ballerina… che guastafeste xD) perché avevo le idee molto chiare sul mio futuro e così mi sono fregata da sola xD non ho mai avuto la scusante del ‘non so cosa fare/non ho abbastanza motivazioni per andare avanti’, ma per fortuna non ne ho avuto bisogno perché sono un sacco soddisfatta di ciò che ho scelto

@Dorothy_257: Non ho scelto io il lavoro, è stata una combinazione di eventi a portarmi lì. E per ora non me ne pento affatto!

@zikaren28: Sempre voluto fare questo. Tra vari ostacoli ci sto riuscendo. Non ho idea del perchè, dove e quando è nato questo desiderio. So solo che ho sempre dato la stessa risposta fin da piccolina.

@maistatachiara: Ho scelto la mia attuale specialistica perché si avvicinava di più a quella che in realtà avrei voluto fare ma che, per questioni di percorso accademico, ho dovuto scartare. Non la migliore delle scelte, in effetti, ma così vanno le cose…

@iltempodivivere: Ho scelto Lingue perché aver la possibilità di far da tramite tra due culture diverse, due persone provenienti da luoghi diversi, è tra le cose che più amo. Mi fa sentore importante, non so se mi spiego. Non nel senso che mi fa stare al centro dell’attenzione, anzi, il contrario: mi permette di mettere in luce gli altri e la loro conversazione. Adesso, la magistrale è stata una scelta ardua. Avrei voluto fare Interpretariato, in Toscana non esiste, a Roma ho superato il test d’ingresso ben due volte ma in Italia le borse di studio sono pessime e vivere fuori casa per ragioni economiche mi è impossibile. Per cui, ho trovato Competenze testuali per l’editoria ed è stato amore a prima vista. Mi permette di unire l’amore per le lingue e per la lettura lanciandomi direttamente nel mondo delle case editrici. Non chiedo di meglio!

@silviarocks94: Io ho scelto ingegneria informatica perché è una cosa che mi ha sempre incuriosita, e poi ha abbastanza sbocchi professionali… Fino ad ora non mi sono pentita della mia scelta xD

@rosybart_: Ho scelto il liceo classico perché avevo una predisposizione per le materie umanistiche, ma soprattutto, odiavo la matematica e con due ore settimanali, credevo di poter stare tranquilla. Alla fine negli ultimi due anni ho studiato più per matematica che per latino. Per l’uni invece ho seguito la passione per le lingue.

@_sunfflower: Diciamo che il geometra è sempre stato un lavoro che trovavo affascinante, l’architettura in sé mi piace tanto e quando è stato il momento di scegliere non ho avuto dubbi su quale scegliere. Avevo intenzione di studiare design all’università, ma finite le superiori ho preferito fermarmi e fare la professione.

 

- Sapete andare in bicicletta?

@anncleire: Si so andare in bicicletta, anche se abitando in un Borgo, nel mezzo delle colline marchigiane non la prendo più tanto spesso… anzi mai in effetti. Ma da piccola certe corse con mia sorella.

@Kikkasole: Si. Ho imparato ad 11 anni. 1988: mio zio mi regalò la bicicletta Rossella, l’anno dopo ho imparato nel cortile di casa

@Mirya_76: Vivo nella città delle biciclette! Da noi sai andare in bicicletta quasi prima di saper camminare.

@Rebe_91_: So andare in bici e ogni tanto lo faccio, ma mai di notte perchè non so accendere i fanali!

@kiadalpi: certo! Ho macinato i chilometri a fare le gare sul vialetto di casa con mia sorella.

@Sily85: sì so andare in bici ma ci vado solo quando sono in vacanza in campagna o giù… XD

@dituttocuore: yes, e vorrei prendermi una bici già che non ce l’ho

@veroluc84: Si so andare in bicicletta, anche se non la uso praticamente mai, preferisco camminare.

@FriCat2: Non vado in bici da quand’ero piccola, probabilmente se ci provassi ora finire con le chiappe a terra

@SpeziaC: certo. da quando ho la macchina sono diventata di un pigro assoluto però. prima di poter guidare andavo praticamente ovunque in bici!

@anniecro: Bicicletta! Amo tantissimo biciclettare xD hai abbastanza tempo per guardarti in giro, ma non impieghi dieci minuti per percorrere una via

@Dorothy_257: Sì ma ci vado molto, molto, raramente. giusto in vacanza.

@zikaren28: Sono nata su due ruote!

@maistatachiara: Of course. Quest’anno, poi, sono praticamente costretta ad utilizzarla per spostarmi qui a Forlì!

@iltempodivivere: Probabilmente se salissi su una bici adesso, cadrei. Non ci vado da quando avevo cinque/sei anni e mi dispiace troppo ma girare qui in bicicletta è chiedere aiuto per suicidarsi.

@silviarocks94: Si, però è da tantissimo tempo che non la uso perché la mia città è praticamente una nemica delle bici, quindi sono un po’ fuori allenamento

@rosybart_: Si, amo andare in bici, mi rilassa un sacco.

@_sunfflower: Si, ho imparato quando avevo circa 3 o 4 anni e a 5 andavo già senza rotelle. Mi hanno insegnato mio nonno e mia sorella (che è due anni più grande), ho dei bellissimi ricordi.

 

- Qual era il vostro pupazzo preferito da piccoli, come si chiamava?

@anncleire: Da piccola avevo una bambola che si chiamava “Rosetta”… me la portavo dietro ovunque, la adoravo. Ce l’ho ancora da qualche parte, anche se mia sorella, per dispetto, me l’aveva deturpata, scarabocchiandole il viso con una penna, non sapete che pianti.

@Kikkasole: non gli ho dato un nome, o forse si ma non me lo ricordo? Mah… Comunque era, anzi è visto che esiste ancora, un topolino aranciogiallo brillante

@Mirya_76: La mia è stata un’infanzia da film horror. Non mi è mai stato concesso un pupazzo. Ma per rasserenarvi, vi assicuro che non mi hanno mai rinchiuso in uno scantinato: casa mia non l’aveva.

@Rebe_91_: Il mio pupazzo preferito è un orsacchiotto bianco con la salopette gialla. Si chiama Toto ed è stato il pupazzo che papà mi ha portato in ospedale appena nata. Sta ancora in posizione d’onore sulla mensola sopra al letto!

@kiadalpi: ho una marea di peluche! Da sempre ho una scimmia che si chiama Gink e ha un buco nella coda perché da piccola la mangiavo per Addormentarmi. Ora come ora ho un ricco alto 50 cm che si chiama Sgrufolo e mi è stato regalato dall’uomo.

@Sily85: il mio pelouche preferito in assoluto è Tigro, una tigre della Trudy..poi ci sono Lama, Cesira, Dorotea, Spillo e taaaanti altri

@dituttocuore: mmmm non avevo un pupazzo preferito… (Tutt’ora mi lamento che non ho mai avuto il peluche dalla nascita - si vede che non mi piacevano! Ma ora a 30anni ce l’ho! Si chiama Bruno ed è un orso bianco dell’ikea che mi ha fatto compagnia nei miei 5anni di solitudine a Milano.

@veroluc84: Da piccolissima avevo un cane di peluches di nome Gioau che in seguito ho scoperto essere il nome di un giocatore della Lazio di quegli anni(mio padre che provava ad indottrinarmi).Poi è arrivato Holly, il mio orsacchiotto bianco(adoravo Holly e Benji) che mi portavo praticamente ovunque e ci dormivo insieme. Ora è nella mia camera da letto sopra il portagioie e guai a chi me lo tocca!

@FriCat2: Il mio pupazzo preferito si chiama Y, non l’ho mai lasciato, ancora oggi ha un posto fisso sul mio letto

@SpeziaC: ommioddio. io sono PIENA di pupazzi. ho dei pupazzi IN TUTTA CAMERA. non posso scegliere il mio preferito! al momento dormo (lo ammetto, ho 22 anni e dormo con un pupazzo) con un mini cane che mi ha regalato l’uomo.

@anniecro: Il mio orsacchiotto ‘Smile’. Ha questo nome perché era l’unico orsacchiotto che avessi mai visto col sorriso. La storia che lo accompagna non è per nulla allegra ed è stato la mia ancora di salvezza in molte occasioni. In valigia (in realtà nella giacca xD ) ho però portato una palla-delfino che mi ha regalato una carissima amica. È tanto imbarazzante quanto adorabile (sto parlando del peluche ..credo)

@Dorothy_257: Ne ho avuti molti, ma quello che ancora oggi occupa un posto speciale è Pingu. Un piccolissimo pinguino super colorato, è il mio pinguino viaggiatore!

@zikaren28: Un orsacchiotto. Banale, vero? Non gli ho dato mai un nome, però. E ce l’ho ancora. Bruttino, tutto strappato, ma guai chi me lo tocca! E’ il mio orsacchiotto!

@maistatachiara: Il mio pupazzo preferito, quando ero piccola, era un gigantesco coniglio rosa e azzurro che si chiamava - viva l’originalità - Coniglione!


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :