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Gli aeroporti più pazzi del mondo: Gibilterra e gli aerei che percorrono strade cittadine

Creato il 04 marzo 2015 da Alessiamocci

Il semaforo diventa rosso, il passaggio a livello blocca i veicoli, tutti si fermano ed attendono il passaggio del treno. No, scusate, non si tratta di un treno ma bensì di un aereo di linea. Non ci credete?

Bene, siamo in uno degli aeroporti più pericolosi al mondo e si trova a Gibilterra, quella piccola striscia di terra, appena 6,843 km², dipendente dal Regno Unito, al confine con La Línea de la Concepción, comune spagnolo appartenente alla comunità autonoma dell’Andalusia. All’estremità orientale di Gibilterra il celebre stretto omonimo che collega l’oceano Atlantico e il mar Mediterraneo.

Secondo la letteratura classica a Gibilterra sorgeva Calpe, una delle mitiche colonne d’Ercole, la quale rese popolare questo luogo ed oggi se ne può ammirare il monumento simbolico presso il cancello degli ebrei.

Ma se la mitologia risulta oggi un lontano ricordo a farsi avanti sono stati la tecnologia e l’avanzare della modernità con la costruzione, nel 1939, di un aeroporto.

Questo venne adoperato in un primo momento come pista di emergenza della Royal Navy Fleet Air Arm facente parte della Royal Navy a 500 m dal confine con la Spagna.

Nel dicembre del 1987 divenne poi ad uso civile ed oggi vi atterrano e decollano aerei delle più note compagnie provenienti principalmente dal Regno Unito.

I voli giornalieri sono una decina circa in totale e tutto parrebbe nella norma se non si considerassero le ridotte dimensioni del territorio di Gibilterra. Proprio a causa di questa caratteristica è stato necessario adoperare una parte di strada transitata dai cittadini e dai normali motoveicoli per far atterrare e decollare gli aerei.

Ecco quindi che in alcuni momenti della giornata è possibile ad assistere al passaggio dei grossi velivoli che attraversano la Winston Churchill Avenue, la via principale e più trafficata della città, la quale viene chiusa nei due lati con l’abbassamento dei passaggi a livello sempre controllati anche da personale a terra.

Immaginate quindi la scena: macchine e persone attendono che le barriere si sollevino, l’attesa è solitamente di dieci minuti circa, e anziché osservare il treno che passa ci si ritrova dinanzi un grosso aeromobile che molto rumorosamente giunge o parte da Gibilterra, percorrendo questa originale pista lunga solamente 1.829 m. Uno spettacolo molto particolare che col tempo è inoltre divenuto un’attrazione turistica.

Non va poi dimenticato che se da un lato della pista vi è la città dall’altra si incontra il mare e non sorprendetevi quindi se la frenata all’atterraggio sarà più brusca del solito: si tratta di normale routine per i piloti che agiscono così per evitare di finire in acqua.

Recentemente il canale History Chabbel ha trasmesso il programma “Most Extreme Airports” secondo il quale quello di Gibilterra sarebbe il 5° aeroporto più estremo al mondo.

Adatto perciò ai temerari e sconsigliato invece agli aerofobi.

 

Written by Rebecca Mais

 

 


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