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Goji: il più potente antiossidante in natura

Creato il 19 maggio 2013 da Sportnutrizione

CENNI STORICI

Le bacche di goji rappresentano da migliaia di anni una fonte di eterna giovinezza nella medicina tradizionale cinese. Già nel 2600 a.C l’imperatore  Chen Nung., esperto di piante medicinali, ha reso celebri questi piccoli frutti rossi facendone conoscere il valore e le potenzialità in Estremo Oriente.
Nel sua opera Pen Ts’ao Ching, nota come una delle prime testimonianze scritte sull’uso delle erbe Nung scrive: “Le bacche di Goji nutrono e rinforzano il corpo donando forza e vitalità, aiutano il flusso dei liquidi corporei, calmano lo spirito, rinfrescano e rigenerano la pelle e gli occhi”.
Ancora oggi le bacche vengono utilizzate in Cina nella medicina tradizionale come estratti  e utilizzate per la preparazione di tè, caffè, succhi, vini e liquori o consumate in zuppe, minestre e salse.

GOJI OGGI

Anche la medicina moderna ha scoperto a poco a poco il potenziale delle bacche di goji. Più di 2700 studi ne attestano oggi le qualità confermando le intuizioni della medicina tradizionale e ampliando la portata dell’impiego delle bacche.
L’esperto nutrizionista Prof. Dr. Dr. Earl Mindell, noto autore di decine di opere sulla salute alimentare e convinto sostenitore delle proprietà delle bacche di goji, scrive in merito alle stesse: “Le bacche di goji dispongono del maggiore potenziale di sostanze salutari che abbia mai incontrato in lunghi anni di ricerca in un alimento. Nessun altra pianta è in grado di eguagliare i benefici per la salute apportati dalle bacche di goji”.
Le bacche di Goji sono un concentrato di vitamine, sali minerali, aminoacidi essenziali, polifenoli e polisaccaridi unici in natura, fibre, carotenoidi ed elementi come ferro, zinco, manganese ed altre sostanze bioattive.
Il test ORAC (Oxigen Radical Absorbancy Capacity) le indica come l’alimento naturale a maggior contenuto di antiossidanti in assoluto. Questa presenza straordinaria per varietà e concentrazione di sostanze le rende un alimento salutare dai molteplici benefici per l’organismo.

La cosa migliore per rendervi conto che le bacche di Goji del NingXia hanno il 4000 percento di antiossidanti delle arance e più vitamina B di qualsiasi altro alimento, è di acquistare una confezione di bacche Goji per sperimentare in prima persona la sensazione di profondo benessere che esse donano!

Una confezione per una persona adulta è sufficiente per almeno due settimane, dal momento sono raccomandati 15 grammi al giorno corrispondenti a circa 100 piccole bacche secche. 15 grammi di bacche di goji al giorno coprono il fabbisogno giornaliero di vitamine A, B, C, amminoacidi  e sali minerali.

Di seguito la tabella ORAC con i contenuti di antiossidanti di alcuni alimenti a confronto.

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EFFETTI DEL GOJI

Gli effetti benefici delle Bacche di Goji sono noti in Asia da centinaia di anni e la medicina tradizionale cinese ne fa ampio uso per curare diversi disturbi tanto da far guadagnare a questi piccoli frutti l’epiteto di “fonte dell’eterna giovinezza”.

L’altissima concentrazione di sostanze nutritive delle bacche quali vitamine (più vitamina C delle arance, vitamine B come B1, B2, B3 e B5), sali minerali (calcio, magnesio e fosforo), carotinoidi, polifenoli, sostanze bioattive elementi come ferro, zinco, manganese ed altri ancora rendono le bacche di goji un toccasana per la salute sotto molti aspetti.

Fra i molti effetti benefici attestati per la salute, le bacche:

- sono un potentissimo antiossidante proteggendo così le cellule dai radicali liberi
- rinforzano il sistema immunitario stimolandone l’attività
- proteggono la vista dagli effetti nocivi dei raggi UV
- proteggono il fegato
- aiutano ad abbassare il livello del colesterolo dannoso per i vasi sanguigni (LDL)
- aiutano a prevenire e ad alleviare infiammazioni di tipo reumatico
- sono particolarmente indicate per chi soffre di diabete
- aiutano a mantenere la pelle giovane e sana

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COME COLTIVARE IL GOJI

Il Lycium Barbarum meglio conosciuto come goji cresce in numerose regioni asiatiche, soprattutto in Cina, in misura minore in Tibet. Il 99% delle bacche in commercio proviene tuttavia dalla Cina e in particolare dalla regione del NingXia.

A favorirne le caratteristiche uniche sono le proprietà minerali del terreno bagnato dal Fiume Giallo che nel suo cammino dalle sorgente alle pendici dell’Himalaya si arricchisce di importanti sali minerali e sostanze nutritive.

Ricreare un angolo d’Asia nel proprio giardino tuttavia non è difficile…il goji cresce infatti in quasi ogni tipo di terreno, da quello leggermente sabbioso a quello argilloso. Una migliore qualità delle bacche si ottiene con un terreno ben drenato e ricco di humus.

Resistenti ad ogni clima
Le bacche di Goji hanno radici profonde e sono in grado di resistere a scarsità d’acqua e siccità. Allo stesso tempo tuttavia sono anche in grado di reggere bene a temperature molto basse, fino a 20 gradi sotto lo zero.

L’illuminazione è importante
Le bacche di goji amano la luce! È possibile coltivarle anche in zone più ombrose, ad esempio in angoli della casa con luce indiretta ma i migliori risultati si ottengono con un’esposizione solare diretta.
Si possono crescere in vaso anche al chiuso purché si abbiano almeno 8 ore di luce al giorno.
Fiori e bacche migliori si ottengono tuttavia all’aria aperta, sul balcone o sul terrazzo!

Crescere una piantina

Prima di piantare il goji è bene ammorbidire la terra in profondità, rendendola meno compatta in modo da dare alla piantina la possibilità di farsi spazio con le radici.
Scegliere un posto soleggiato e usare del fertilizzante in primavera, durante la fioritura e alla comparsa dei primi frutti.
Si può anche aiutare la piantina a crescere sostenendo i rami con dei rinforzi finché questi non siano abbastanza forti da sorreggersi da soli.

Quando si parla di goji, ci si riferisce principalmente al frutto della pianta del Lycium Barbarum, appartenente alla famiglia delle solanacee a cui appartengono anche le patate. È pur vero tuttavia che esistono anche bacche di goji che provengono da altre varietà di Lycium come il Lycium Chinense.

Il Lycium Barbarum
La pianta del Lycium Barbarum viene coltivata nella zona settentrionale dell’area di coltivazione cinese, principalemente nella Provincia del NigXia, alle pendici dell’Himalaya nelle terre bagnate dalle acque del Fiume Giallo. Il Lycium Barbarum presenta foglie strette e lunghe. I frutti risultano di una grandezza maggiore e più dolci rispetto a quelli del Lycium Chinense. La maggior parte degli studi condotti sulle bacche di goji e le loro proprietà fanno riferimento ai frutti provenienti da questa qualità di Lycium.

Il Lycium Chinense
La pianta viene coltivata nelle regioni meridionali dell’area di coltivazione cinese. Le foglie si presentano più larghe e corte, il frutto più amaro e meno piacevole al palato. Molti meno studi attestano i benefici delle bacche di questa varietà di lycium che nel complesso risulta essere meno interessante delle bacche provenienti dal Lycium Barbarum se pur sempre molto salutari.

CONTROINDICAZIONI

Numerosi studi sono stati condotti finora sugli effetti e le potenzialità delle bacche di goji in relazione alla salute.

A fronte dei numerosi effetti positivi sulla salute in virtù dell’alto potenziale antiossidante e dei numerosi altri nutrienti presenti nelle bacche va segnalato un numero ristretto di possibili controindicazioni.

Antagonisti della vitamina K

Una ricerca pubblicata nel 2010 dalla rivista specialistica Planta Med così come uno studio dell’Istituto Federale Tedesco di Farmacia hanno messo in evidenza una possibile interazione del goji con gli antagonisti della vitamina K. Gli antagonisti della vitamina K come anticoagulanti cumarinici presenti nel farmaco Warfarin e nel Fenprocumone. In base agli studi le bacche andrebbero a potenziare l’effetto anticoagulante del farmaco. È stato pertanto sconsigliato di assumere bacche di goji in caso di trattamento con Warfarin e Fenprocumone o qualsiasi altro anticoagulante cumarinico.
Fonti: Planta Med.2010 Jan;76(1):7-19. Epub 2009 Oct 20  
BfArM : Bulletin zur Arzneimittelsicherheit, Ausgabe 1, März 2013

Gravidanza e allattamento

Benché non siano ancora stati condotti studi sull’uomo, è preferibile evitare l’impiego di bacche di goji durante gravidanza e allattamento per il loro contenuto di selenio.

Trapianto di organi

Si sconsiglia inoltre  l’assunzione delle bacche in seguito ad un trapianto di organi, in particolare nel caso dell’assunzione di farmaci immunosoppressori. Le bacche di goji, infatti, potenziando il sistema immunitario non favoriscono l’azione immunosoppressiva dei farmaci antirigetto.

Ipertensione

Infine se si soffre di ipertensione e si assumono già dei farmaci per l’abbassamento della pressione si consiglia di non assumere una quantità consistente di bacche che di per sé già contribuiscono ad un abbassamento della pressione sanguigna.

In generale se ci si trova in una condizione clinica particolare è sempre consigliato chiedere un parere medico riguardo all’alimentazione da seguire.

Tratto dal sito: http://www.goji.it/

Autore: sconosciuto


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