di Roberto Bertellino
Ancor peggio di lui, con un +4 di giornata e la 42esima piazza conclusiva, ha fatto il veronese Matteo Manassero: “Sono partito male quando invece avrei dovuto spingere per cercare il recupero. A quel punto – ha dichiarato il talento azzurro – tutto è diventato più difficile. Un vero peccato, in chiave personale e per il pubblico che si aspettava da noi una grande giornata finale. Può capitare, il golf è anche questo. Bello il percorso ma difficile, sempre più veloce”.
Meglio di Matteo ha fatto l’”amateur” romano Renato Paratore, che ha sigillato un’ottima prestazione con un 75 che gli è valso il 38° posto. In classifica anche Tadini, al termine 53°. Titolo al francese Julien Quesne, alla seconda affermazione nell’European Tour, che ha terminato la quattro giorni con un perfetto -5 ed un -12 complessivo (276 colpi). Alle sue spalle il tandem Higgins (Irl) e Webster (Gbr), con 277 colpi. Al quarto posto hanno chiuso Colsaerts e Aguilar, a fianco di Grillo e Andersson Head. In caduta di 8 posti anche l’australiano Fraser, primo ad un giro dalla conclusione. Per lui un 9° posto di sigillo allo sforzo.
Ottima l’organizzazione ed il bilancio dell’edizione 2013, per interesse suscitato nel pubblico ed appoggio degli sponsor, a dispetto del momento economico che tutti stiamo attraversando.
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