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Gomorra

Creato il 16 febbraio 2011 da Charliecitrine
Titolo: Gomorra.Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorraAutore: Roberto SavianoAnno: 2006
Il Libro
Pubblicato nel 2006 ha vGomorraenduto oltre 2 milioni e 250 mila copie solo in Italia e ben 10 milioni nel mondo, tradotto in 52 paesi, il New York Times lo ha inserito tra i dieci libri più importanti del 2007. A Roberto Saviano sono andati 10 premi nazionali nel solo biennio 2006-2007, tra cui il Viareggio – Opera Prima.
Questo successo planetario ha portato con sè purtroppo anche polemiche e minacce dirette all’autore costretto da allora a vivere sotto scorta, vista quanto è viva e dolente la piaga che Saviano ha toccato con Gomorra. Alcuni politici e giornalisti hanno, inoltre, discreditato il suo lavoro per il quale rischia la vita.Come dopo l’assassinio dei giudici Falcone e Borsellino la percezione e la conoscenza della mafia sono cambiate per tutti e per sempre, la stessa cosa è accaduta grazie all’opera di Saviano sul cosiddetto “Sistema” della Camorra. La protezione di Stato si è resa necessaria: in qualche modo Gomorra ha fatto più male alla Camorra di tutti i 30 super-latitanti arrestati recentemente.Non si può proprio parlare di fiction nel suo caso, ma piuttosto di una lucida aderenza alla realtà delle cose, con un uso combattivo della parola, quella di chi non ci sta e vuole battersi contro un sistema criminale. Come tutte le grandi opere narrative, Gomorra non si può liquidare con la stessa freddezza che si riserverebbe a un saggio scientifico. Certo la sua è un’analisi ben documentata, ma non basta a spiegarne il successo.Proprio come nei grandi romanzi, la parola è viva e reale e a darle potenza sono gli occhi dell’autore, un ragazzo napoletano (Saviano è del 1979 e nel 2006 aveva 27 anni) che decide di scrivere mosso dal dolore di vedere la sua terra devastata dalla camorra che comanda tutto.
Vuole essere testimone e come un nuovo Pasolini cerca una parola che possa aggredire la realtà.
“Ci ho riflettuto a lungo e mi sono convinto che la parola letteraria proprio perché svincolata da obiettivi, da sentenze di tribunale, può mostrare le budella del potere, può raggiungere un nucleo di significato molto semplice, che è poi quello dei tragici greci: verità e potere non coincidono mai”
Con queste motivazioni ci racconta i morti, le faide, le tangenti, lacorruzione dei politici di turno, la contraffazione, lo spaccio internazionale di cocaina, di armi, lo smaltimento di rifiuti tossici dalle industrie del Settentrione in Campania, il riciclaggio di denaro sporco nell’ edilizia in Italia, in Spagna e nel mercato finanziario. Tutto questo rende la Camorra l’unico sistema socio-economico imperante in Campania, che decide non solo la vita e la morte delle persone, ma anche del modo in cui devono vivere. Se ci si ribella si paga con la vita, se invece ci si piega il Sistema provvederà per ciascuno finché gli sarà utile.Lo scandalo di Gomorra è che tutto ciò - nonostante sia drammaticamente contemporaneo (basta aprire i giornali di oggi) - continui a sembrarci impossibile e lontano quando, invece, ha ormai assunto una dimensione nazionale e sovranazionale, perdendo ogni carattere regionale e contadino. Una voce fondamentale dell’intero Pil nazionale che può mettere le mani su appalti importanti in ogni città d’Italia.
…dal libro al film…
Il film funziona sotto tutti i punti di vista. Funziona innanzitutto perché non copia le orme di un libro di cosi ampia notorietà ma ne affronta il tema proprio spostando il punto di vista e prendendo quello opposto, quello di chi nel Sistema è dentro e ci vive per scelta o per obbligo. Rimane, tuttavia, la voglia del regista di non staccare la cinepresa dalla realtà, fin dove essa può arrivare (una cosa ricorda la stessa ostinazione di Saviano).

Gomorra

La locandina del film

Lo scandalo criminale è narrato in una lingua poco comprensibile ai più, i dialoghi sonoinfatti in napoletano stretto e le colonne sonore provengono dal modo parallelo dei cantanti neomelodici partenopei. I sottotitoli potrebbero essere necessari ma è meglio non utilizzarli. Non ne viene intaccata la comprensione e la potenza delle immagini aumenta lo sgomento di vedere un film che sembra girato in terra straniera e che, invece, è il ritratto di un’ Italia dei giorni nostri, di quella parte ignorante povera abbandonata a sé stessa e violenta che con la camorra trova uno sbocco internazionale.Le storie dei ragazzini dai visi caratteristici raccontano non solo dei soldi come motore per qualsiasi violenza, ma della Camorra come unica scelta di vita possibile, la sola a dare una vera e propria formazione pedagogica; in assenza di altre opzioni (qui nelle immagini si capisce cosa significa la troppo utilizzata frase “mancanza dello Stato”) e senza alternative possibili, ognuno può acquisire un posto nella società, un lavoro, la fiducia in sé stesso e diventare un uomo.Allora, può iniziare una spirale perversa in cui già da bambini si è convinti che l'unico modo di morire come un uomo vero sia quello di morire ammazzati, oppurelatitanti o in carcere.Magnifica la fotografia del film, forse la cifra più talentuosa del regista Matteo Garrone che alterna due momenti fondamentali. Da un lato ci rimanda senza manierismo alla tradizione del neorealismo italiano arricchito dai colori di una terra tuttora bellissima e dalla gioia dei mostruosi labirintici neo-caseggiati di ringhiera con i panni stesi e da dove si cala di tutto con le tradizionali corde, non solo il paniere ma anche divani e statue di santi. Dall’ altro tenta di farci vedere le “zone d’ombra”, quelle dove è difficile capire cosa stia davvero succedendo fino in fondo all’inquadratura, quelle che nascondono un barlume di verità da indagare.
Il film Gomorra ha vinto al Festival di Cannes 2008 il Premio della Critica, gli European film Award 2008 come miglior film, miglior regia, migliore fotografia, migliore sceneggiatura, esclusoinvece ( a torto, voi cosa ne pensate? ) negli Stati Uniti dalle nomination agli Oscar 2009 come miglior film straniero.
Dati film:
Titolo: Gomorra
Regista: Matteo Garrone
Sceneggiatura: Matteo Braucci, Matteo Garrone et al. (romanzo: Roberto Saviano)
Interpreti: ·Toni Servillo (Franco)·Salvatore Abruzzese (Totò) ·Ciro Petrone (Ciro)Anno: 2008 Paese: Italia Colore: colore Durata: 137 minuti Genere: drammatico
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