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Governo Letta: chi è Maria Chiara Carrozza?

Creato il 28 aprile 2013 da Propostalavoro @propostalavoro

Governo Letta: chi è Maria Chiara Carrozza?A circa due mesi dalle elezioni, tra spinte al cambiamento disattese,  ipotesi di ingovernabilità, franchi tiratori, esponenti di partiti dimissionari, è arrivato il governo Letta. Di larghe intese, così è stato definito ma di fatto l’alternativa era il ritorno al voto. Alcuni nomi sono piuttosto noti, altri saltano all’occhio perché sembrano centrare poco col Ministero a cui sono stati assegnati, altri spiccano per originalità e infine alcuni nomi poco noti vantano un curriculum di tutto rispetto.

Tra questi spicca il neo eletto Ministro all’istruzione e la ricerca: Maria Chiara Carrozza, commentando il suo insediamento a Palazzo Chigi ha dichiarato: "Il ministero dell'Istruzione, della ricerca e dell'università deve svolgere un ruolo fondamentale nel far ripartire le speranze del Paese, con spirito di servizio metto a disposizione la mia esperienza per convincere gli italiani che l'istruzione e la conoscenza sono pedine fondamentali per la ripresa culturale ed economica dell'Italia”. Ma chi è Maria Chiara Carrozza?

Ha 47 anni, è pisana e ha due figli, eletta alla Camera dei Deputati per il Partito Democratico, era capolista nella regione Toscana. Laureata in fisica, dottore di ricerca in Ingegneria, è professore ordinario di Bioingegneria Industriale presso la Scuola Superiore di Studi Universitari e di perfezionamento Sant'Anna di Pisa, dello stesso ateneo è stata rettore due volte. E’ stata il coordinatore dell’ARTS Lab (Advanced Robotics Technology and Systems Laboratory) della Scuola Superiore Sant’Anna, è membro delle più prestigiose società scientifiche internazionali specializzate in robotica, è autrice di numerosi lavori scientifici e di 15 brevetti nazionali ed internazionali.

In un’intervista rilasciata a Linkiesta ha dichiarato di voler partire dall’edilizia scolastica, dalla ricerca e dal reclutamento dei docenti, non entrandone però nel dettaglio. Non sappiamo dunque se perseguirà la strada già avviata dal suo predecessore, il ministro Profumo, proseguendo con i Tfa e la volontà di indire concorsi ogni due anni. Più dettagliate le sue idee sull’Università e la Ricerca, ambito dal quale proviene. Sostiene di voler lavorare per portare l’Università italiana in Europa e adeguare il nostro sistema di reclutamento dei ricercatori all’altezza degli standard europei: “In Italia c’è un sistema piramidale, dobbiamo favorire la mobilità dei ricercatori fra le varie università d’Italia, e anche favorire la mobilità fra enti di ricerca differenti. Dobbiamo abbattere queste barriere, che io volgarmente chiamo gabbie”.

Se questo governo durerà la neoministra si troverà a metter mano a uno dei settori più sacrificati negli ultimi anni. Ma visto il suo alto profilo professionale, di una cosa possiamo esser certi, di sicuro saprà cosa sono i neutrini.

Alessia Gervasi


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