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GRAFFITI E GRAFFIATI - Mi ricordo di Barcellona, Maria G. e della sua sua rivendicazione indipendentista

Creato il 13 settembre 2012 da Calcisulcalcio
GRAFFITI E GRAFFIATI - Mi ricordo di Barcellona, Maria G. e della sua sua rivendicazione indipendentistaSe non sapete cos'è la Catalogna, leggete qui, wikpedia vi darà una mano, se non avete saputo della recente e imponente manifestazione a Barcellona, strano, ne hanno parlato molti giornali, leggete quest'articolo.
Mi ricordo di Barcellona, ci sono stati anni fa e da sempre vorrei tornarci, anche per pochi giorni. E' abbastanza vicina e facile da raggiungere, ma ci vuole tempo libero. Per una serie di coincidenze non sono ancora passato nuovamente di lì, magari capiterà in futuro.
Mi ricordo di Maria G. e di una giornata al mare, alcuni anni fa, insieme ad amici "europei". Chi italiano, chi Spagnolo, chi Francese, chi Tedesco. Eravamo in una di quelle spiagge del mediterraneo che ti fanno riscoprire la bellezza del mondo e la fortuna di vivere. Sono quelle situazioni che vorresti non finissero mai.
Si scherzava, si prendeva il sole, si faceva il bagno. Eravamo in vacanza. L'idee però non vanno mai in vacanza, te le porti sempre con te e sei hai una rivendicazione indipendentista nel tuo DNA, non c'è sole e mare che tenga, al primo accenno riemerge con tutto il suo vigore. Forte, fortissimo.
"Te di dove sei?" faccio io a una ragazza spagnola che poi scoprirò simpaticissima e anche un po' fuori di testa, "Barcellona", risponde Maria. Un mio amico, gli era scattato l'italico corteggiamento cinematografico, gli dice: " Non pensavo fossi spagnola" e inizia a farle mille domande, a parlargli di lui e di cose che non ricordo.. probabilmente inutili. Ma se non sai cos'è la Catalogna, la sua storia, la sua passione, la sua voglia d'indipendenza e voi "rimorchiare" una Catalana D.O.C. di Barcellona, il rischio di scivolare sulla classica buccia di banana è dietro l'angolo.
"Vabbè, sei spagnola, la Catalogna viene dopo..." Il mio amico se ne uscì così, impropriamente.Maria, oltre ad alterarsi alquanto, iniziò, davanti a tutti i presenti, sotto un sole splendido e un mare limpidissimo, uno di quei racconti che non scorderò mai. All'epoca aveva 20/22 anni, ci spiegò la storia della sua gente, dei suoi avi, la Guerra Civile Spagnola. I movimenti e i partiti catalani.
Ci ho ripensato ieri, leggendo quello stava succedendo a Barcellona, quella giornata al mare e Maria che parlava, parlava, parlava, lo avevo messo in un dimenticatoio. Ricordarselo è stato un lampo di gioia, anzi, senza voler esagerare, un orgasmo celebrale.
La foto disposta in alto in questo post, è la copertina di un libro che da diversi anni vorrei leggere. Se sapete dove posso trovarlo, a Roma  e dintorni, contattami.
di Daniele Coltrinari

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