Grassano “beccato” nel video shock della compravendita dei voti?

C’era anche l’onorevole Maurizio Grassano, ieri sera in TV su La7? Qualcuno giura di averlo riconosciuto, seppur con il volto schermato, nella video-inchiesta della trasmissione “Gli Intoccabili”. Tutta la puntata era incentrata su alcune riprese “rubate” all’interno dell’emiciclo, fatte con una telecamera nascosta su un deputato “spia”, il quale ha cercato di raccogliere le confessioni imbarazzanti di alcuni parlamentari. Il risultato è quello di aver confermato dalla viva voce di alcuni esponenti politici – tra cui lo “svelato” Antonio Razzi – di tirare a campare fino alla fine della legislatura per non perdere il vitalizio in caso di scioglimento anticipato delle Camere. Con i modi crudi di chi fa una confidenza informale, alcuni onorevoli (la cui identità è rimasta segreta e la voce artefatta), hanno confidato di compravendite di voti, favori chiesti e ottenuti per non far mancare l’appoggio o per fare il “salto della quaglia”. Pochi meriti, tanti interessi personali. Tra le testimonianze proiettate sullo schermo c’è qualcuno che avrebbe riconosciuto Maurizio Grassano, deputato “peones” e tesoriere del partito di Domenico Scilipoti che il 14 dicembre scorso decise di appoggiare il governo Berlusconi. La voce era camuffata, il viso coperto da un bollino opaco. Ma il modo di parlare, la camicia sbottonata (un classico nel look dell’ex presidente del consiglio comunale), il capello bianco e qualche altro segnale riconoscibile solo da chi lo conosce bene, sono più di un sospetto. Il “forse Grassano” avrebbe confermato di essere attualmente disoccupato, quindi senza altri lavori che la politica, di essersi dovuto licenziare ma di non avere avuto particolari offerte, per ora. Ma che si sarebbe affidato “al buon cuore” di chi gli avrebbe riconosciuto il merito “politico” di essere stato tra i fedelissimi che hanno evitato la caduta del governo. E’ veramente lui, il nostro onorevole, o uno dei trecento che in qualche modo gli assomiglia?