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Gravidanza: i cambiamenti climatici influenzano peso e altezza del bebè

Creato il 07 marzo 2016 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

Uno studio dell’americana World Bank e del tedesco Institute for the Study of Labor ha mostrato che le mamme che hanno vissuto la gravidanza in periodi di “altalena termica” partoriscono bambini più bassi e leggeri rispetto a quelli nati in un contesto climatico più normale.

Conservazione cordone ombelicale - GuidaDi: Redazione

Secondo una ricerca i cui risultati sono stati resi noti sulla rivista “World Development” realizzata dalla statunitense World Bank e dal tedesco Institute for the Study of Labor, i bambini che si sono sviluppati durante una gravidanza in un periodo di clima impazzito (temperature elevate improvvisamente crollate sotto lo zero) sono nati più bassi e leggeri rispetto a quelli che si sono sviluppati in un contesto climatico più regolare.

Lo studio ha preso in esame il legame fra gli esiti di salute e l’esposizione fetale a shock termici nella Colombia rurale per i nati tra il 1999 e il 2008, analizzati i dati relativi a circa 1,5 milioni di bambini. I risultati mostrano che se la mamma ha affrontato ondate di calore durante il terzo trimestre di gravidanza, questo ha influenzato lo sviluppo del bambino, diminuendo il suo peso alla nascita di circa 4,1 grammi. Inoltre, l’esposizione a  impennate di freddo durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza ha portato alla diminuzione dell’altezza del bebè di circa 0,014-0,018 centimetri.

I ricercatori hanno impiegato i dati climatici provenienti dall’University of East Anglia per mettere in correlazioni le informazioni relative a ciascun bambino del campione con la temperatura registrata nei tre trimestri di gravidanza, individuando l’influenza negativa dei cambiamenti climatici, un fenomeno che oggi riguarda tutto il mondo.

Fonte: “Huffington Post”


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