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Grillo, dalle piazze al Quirinale

Creato il 22 marzo 2013 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

showposterDopo il doveroso omaggio, con le storiche immagini delle Olimpiadi di Mosca del 1980, quando Pietro Mennea conquistò la medaglia d’oro nei 200mt, diventando il più grande velocista italiano di tutti i tempi, che si è spento a Roma all’età di 61anni, lasciando dietro di sè il ricordo di un grande campione, stabilendo il suo record del mondo nel 1979 sui 200mt piani durato per 17 anni, TgLa7 Cronache dedica la sua attenzione  al  gran giorno del faccia a faccia tra Beppe Grillo e Giorgio Napolitano. Un incontro molto atteso. Un’ora insieme.

Non era mai salito così in alto, ma non è la prima volta che Grillo sfiora le istituzioni. Accadde già nel 2006 quando incontrò Prodi e poi nel 2009 quando presentò la proposta di legge di iniziativa popolare sulla non candidabilità dei condannati con lo slogan ” Parlamento pulito”.

Allora la sua voce si alzava nelle piazze:” Non c’è più lo Stato in questo paese , c’è una  burocrazia di leggi che ha sostituito la democrazia”… Tanta acqua è passata sotto i ponti, ora ha raggiunto il vertice. Qualcuno potrebbe scambiarla per una legge del contrappasso, ma non lo è perché se tra l’ex comico e l’anziano presidente non è mai corso buon sangue, fin dalle ultime regionali quando Napolitano, a chi gli chiedeva cosa pensasse del boom di M5S, aveva risposto: “Non ho sentito nessun boom”. “Napolitano ora ha sentito il boom?”, chiedeva Grillo dopo il trionfo in Sicilia.  In mezzo c’è stato il rifiuto del capo dello Stato di pranzare con il socialdemocratico tedesco,

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Steinbruk, che aveva dato dei clown a Grillo e Berlusconi. “Ecco il mio presidente” aveva commentato Grillo. E poi le elezioni con un iter istituzionale da rispettare.   Ed è  questo, che ha portato l’ex comico, dritto dritto dentro al Quirinale, per le consultazioni pregovernative.

Dunque un clima diverso. Ancora una volta a Roma ma stavolta dentro le istituzioni. ” Devo andare dal presidente” ha detto scendendo da una monovolume dentro il cortile del Quirinale per evitare giornalisti e cameramen,  affidando il suo pensieropolitico, come sempre al blog. Stavolta in giacca e cravatta. Tanto tempo è passato dalle origini del M5S e dall’esordio del blog quando per Beppe iniziava l’avventura che voleva  prospettare alla politica che loro con quel Movimento avevano voglia di fare sul serio.

E lo si è visto!

Nella visita in pompa magna al presidente Napolitano, Grillo forse, avrà ribadito che non vuole dare la fiducia al governo Bersani, ma nemmeno ad una maggioranza. Avrà confermato, coerente con la sua linea dura che  M5S non farà la stampella di nessuno  se non gli si riconoscerà l’incarico per formare un governo come  spetterebbe  il primo partito eletto dagli italiani. Avrà gridato, come d’abitudine,  che è  impossibile ragionare con chi ha fatto sta

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lking e adesso considera il movimento forza con cui trattare?

Non lo sapremo mai, visto che le telecamere all’incontro non sono ammesse. Sappiamo solo, che una soluzione è ancora lontana e che per ora siamo in una fase di decantazione, dove nessuno è in grado di dire quello che succederà.


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