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Grillo è un democratico che applica il pensiero unico, il suo. Defranceschi costretto a ritoccare il documento a sostegno dell’Unità. Se non è Arcore è Lugano, la sostanza non cambia.

Creato il 04 gennaio 2012 da Slasch16

Grillo è un democratico che applica il pensiero unico, il suo. Defranceschi costretto a ritoccare il documento a sostegno dell’Unità. Se non è Arcore è Lugano, la sostanza non cambia.Papa Grillo è rimasto alla santa inquisizione, alle scomuniche e Defranceschi consigliere del suo movimento in Emilia-Romagna è stato costretto a modificare una risoluzione che aveva presentato in regione a difesa dei lavoratori dell’Unità.
Poi ha ripetuto la battuta che da  anni fa ribaltare dalle risate i suoi seguaci che lo seguono in tutte le piazze, anche se non ci vanno con le baionette come pretendeva il duce sei milioni di baionette che si spostavano in treno o con gli autocarri, rivolto a Defranceschi ha commentato sarcastico: IL Pdmenoelle lo accoglierà a braccia aperte.
Andrea dovrebbe essere contento, sta valutando se restare nel movimento o no ed io non voglio influire sulla sua decisione, ci mancherebbe altro.
Ma dovrebbe essere contento gli è stato risparmiato il confino, un viaggio in treno merci per Auschwiz, oppure una denuncia per lesa maestà, non è poco.
L’augurio del sincero democratico Beppe Grillo per l’Unità è stato sintetico, come i capelli di Baudo battuta spiritosa che un autore ha scritto per lui: Se il giornale non ce la fa, che chiuda: non sarà un fatto negativo.
Ne emerge, in evidenza, che Grillo non ha azioni dell’Unità altrimenti avrebbe fatto come con Telecom sarebbe andato a fare lo spettacolo nell’assemblea dei soci.
Almeno Hitler mandava le SS per allineare gli oppositori, Mussolini mandava le camicie nere a prelevare l’oppositore e mandarlo al confino, Grillo è moderno usa internet, per comunicare con Andrea Defranceschi ha usato il suo blog, che è più potente e preciso di una boma intelligente.
Il sito dei grillini dell’Emilia-Romagna  aveva già provveduto ad insultare Andrea ed a chiedere le sue dimissioni immediate perchè ha agito contro il mandato degli elettori, ovvio che i grillini, ragionino come Grillo altrimenti che grillini sarebbero?
Nemmeno i sostenitori di Scilipoti arrivano a tanto.
Il sostegno ai giornali con soldi pubblici è uno scandalo per il boss del movimento perchè sarebbero veri cani da guardia dei partiti, si augura che nel 2012 ci sia una strage di giornali, specialmente quelli che lo hanno attaccato, politicamente, prima ancora che esistessimo, aggiunge il boss, o che hanno taciuto le sue iniziative. Bontà sua ha usato il plurale, nostre iniziative.
Che Berlusconi abbia il monopolio, o quasi, della pubblicità televisiva o stampata per Grillo è secondario, come è ininfluente l’invito che il piduista ha fatto tempo fa, agli imprenditori, a non investire sui giornali come l’Unità o comunque contrari al suo pensiero, guarda caso unico come quello di Grillo.
Naturalmente Grillo se ne guarda bene dall’informarsi sui contenuti e sulle notizie che  l’Unità pubblica o approfondisce tutti i giorni, scrive troppo di disoccupati, precari, giovani senza lavoro, pensionati alla fame, filibustieri evasori e ladri, aumenti dei beni primari e difficoltà delle famiglie normali, l’Unità trascura quelli che sono vicini al cuore ed al pensiero del Grillo nazionale, gli investitori.
Sulla truffa della Parmalat, su Telecom, ci ha detto di tutto e di più, sula Fiat e sulla Duna non ne parliamo, infatti ha la macchina giapponese, ma di lavoratori, disoccupati, pensionati non ne ha mai parlato e non per aizzare i giovani contro gli anziani ed i nipoti contro il nonnetto in pensione per dargli del mantenuto, anche se lo aiuta a pagare l’affitto o fare la spesa con la sua pensione.
Qualcuno tenta di aprire un discorso serio nel merito del finanziamento pubblico, sappiamo che ci sono giornali come l’Avanti o quello di Mastella che non vendono due copie e ricevono milioni, come Radio radicale ad esempio, ma il problema di finanziare un’informazione variegata, e quindi non un pensiero unico, si pone ed anche nel sito del movimento, qualche piccola contestazione al metodo del leader, ma la maggioranza dei post è aggressiva, offensiva  e Defranceschi ha commentato: Se fare politica in rete diventa come stare nel cortile di un condominio, se certe obiezioni arrivano con malizia per rancori personali questo non aiuta il Movimento. E’ una brutta pagina della nostra storia, che impone una riflessione.
Sono d’accordo e, adesso, mi spiego come mai il gruppo Indignados Italia su F
acebook  sia invaso da fascisti, estremisti del movimento che offendono e dileggiano chiunque non la pensi come loro. C’è chi si dichiara a sinistra che più a sinistra non si può e si comporta, commenta, offende, diffama come un nazista.
Si sa che la rete è quello che è, si trova di tutto, dal fine intellettuale al becero fascioleghista oppure al delirante grillino che è un misto dei vizi peggiori dello stalinismo e del nazifascismo. Ma, la rete è uno strumento fondamentale per scambiare opinioni, informazioni, pareri, discutere civilmente ed anche incazzarci, non potremmo farne a meno ed in modo particolare non potrebbe farne a meno Grillo, altrimenti come potrebbe scomunicare via Blog i ragazzi eletti nel suo movimento?
Come sono lontani i tempi in cui il comico Beppe Grillo prendeva a calci il pc sul palco, lo vedeva espressione del male e del potere, adesso ha un pc spaziale con un monitor in led ultimo modello.
Ed è da quel pc che può scomunicare gli eretici, chiederne le dimissioni, o invitare le truppe a seppellire di offese, contumelie ed aggredire chiunque manifesti un pensiero leggermente diverso dal suo.
D’altronde  se forza Italia prima ed il pdl poi erano e sono proprietà del capo supremo, e del suo pensiero unico, è naturale che il Movimento 5 stelle sia proprietà del fondatore e del suo pensiero personale.
Se a forza di instillare odio tra poveri e divisioni tra la massa che ha gli stessi problemi viene fuori un casino e salta la pace sociale, su questo il governo già ci mette del suo, non ci sono problemi, uno degli incendiari ha già provveduto comprando la casa a Lugano.
La Svizzera è neutrale da sempre, non è stata scalfita nemmeno dalla seconda guerra mondiale.
Il vate è a posto. 



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