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Habemus papam

Creato il 20 marzo 2013 da Ilcanechesimordelacoda
Habemus papam
è successo tutto in un mese. Benedetto XVI ha lasciato il posto a Papa Francesco (ci si riferisce a Francesco Saverio e non a Francesco D'Assisi), il primo papa gesuita della storia. Lo ha fatto perchè non si sentiva adatto a guidare la chiesa in questo momento così delicato, essendo lui uno studioso. Ma quale momento delicato? Vatileaks vi dice niente? Ebbene, pare che abbia minato la chiesa cattolica al suo interno con scandali sessuali, fughe di segreti, ecc. e Benedetto che non se la sentiva proprio di affrontare una cosa del genere, ha preferito ritirarsi a pregare. A me questo fa pensare che sia abbastanza grave la cosa. Ma chi è Jorge Maria Bergoglio? Settantasei anni, arcivescovo di Buenos Aires, era già tra i papabili nel conclave del 2005. Ha origini piemontesi. E' il primo gesuita che sale al soglio di Pietro. In passato è stato criticato per i suoi silenzi durante la dittatura militare, ma ha fama di riformatore e attento ai poveri. Ammetto che appena ho letto gesuita, non sapendo quasi nulla sull'argomento, ho pensato a dei seguagi di Gesù Cristo, ed essendo questo una delle poche figure positive del cristianesimo, non ci ho badato. Dopo poco ho notato la strana croce che Bergoglio porta al collo: sul crocifisso scelto da Papa Francesco è incisa la raffigurazione del buon pastore che porta sulle spalle la pecorella smarrita e, dietro, il suo gregge. In alto, invece, è raffigurata una colomba. Ha rifiutato la croce papale che raffigura il Cristo. Perchè proprio un gesuita dovrebbe farlo? Perchè i gesuiti non sono affatto i seguaci di Gesù Cristo come credevo io nella mia ignoranza. Sono i seguagi di un certo Ignazio da Loyola, un cavaliere che si dedico all'evangelizzazione dei popoli intorno al 1500. Nel 1515 questo simpatico personaggio viene accusato di enormi delitti, ma non esistono documenti su quali siano questi delitti e come finirono i processi, altri segreti vaticani. Fu comunque fatto santo successivamente. Ma chi sono i gesuiti? Per diventare gesuita, leggiamo nel loro sito internet,, basta essere un maschio di almeno di 18 anni che ha sentito la "vocazione" e ci ci vedrà accompagnare una specie di tutore spirituale che ci farà diventare gesuiti. Niente donne, 12000 sacerdoti su 17000 adepti totali, obbligo di assoluta obbedienza al papa, difensori della giustizia,e cavalieri dell'evangelizzazione. Questi sono i gesuiti. A sostegno di questa tesi abbiamo potuto subito consultare delle dichiarazione del 2007 di Jorge Maria Bergoglio a proposito delle donne nella religione e nella politica.
"Le donne sono naturalmente inadatte per compiti politici. L'ordine naturale ed i fatti ci insegnano che l'uomo è un uomo politico per eccellenza, le Scritture ci mostrano che le donne da sempre supportano il pensare e il creare dell'uomo, ma niente più di questo". E a rincarare la dose, il cardinal Bergoglio avrebbe sottolineato la necessità di "avere memoria:abbiamo avuto una donna come presidente della nazione e tutti sappiamo cosa è successo", riferendosi all'ex presidente Maria Estela Martinez de Peron. Ma Ratzinger non aveva espresso l'auspicio di una modernizzazione della chiesa, proprio attraverso le donne? "
Per favore, non facciamoci incantare da un bel sorriso candido, lo fingono pure i bambini per ottenere ciò che vogliono. Ma i gesuiti cosa vogliono. So che era uno dei loro scopi, piazzare uno dei loro a San Pietro, scopo che hanno ottenuto. So anche che i gesuiti sono influentissimi in Vaticano e malvisti ma perchè? Essendo asserviti totalmente al Papa, non potrebbero loro stessi assurgere a questa carica, tanto che il capo della Congregazione Gesuita è detto il "Papa Nero" per la sua potenza e per il fatto che è una controparte "capovolta" del potere ufficiale, è come un addetto generale a tutto ciò che succede dietro le quinte, ma che non andrebbe mai ad inchinarsi sul palcoscenico una volta concluso lo spettacolo,abbiamo però già visto la gravità della situazione nel momento in cui si è dimmesso Ratzinger.
A questo aggiungici che sono gli uomini più colti all'interno della Chiesa, gli autentici detentori del Sapere.
Per diventare un Gesuita devi ottenere , durante un iter di studi immenso, tra lauree (le prime due in filosofia e teologia, la terza a scelta). Nessuno è in grado di arrivare al loro livello di cultura. A tale cultura, però, devi aggiungere un'apertura mentale che è pressochè senza eguali all'interno della Chiesa.
Ciò è dovuto al principio su cui basano il loro operato, che è il seguente: Tutto può essere soggetto a dialettica e all'indagine della mente, tranne la Fede, che non è spiegabile.
Posseduta la Fede, non c'è aspetto del mondo che non possa essere studiato, riveduto, sviscerato.
Da qui il loro ruolo di "border-line" della storia della Chiesa e gli esempi che si potrebbero fare sono tantissimi.
Il principale e distintivo voto fatto dai Gesuiti (ed è il così detto loro "quarto voto") oltre a quello di povertà ,castità ed obbedienza e quello di "mutuo servizio al Santo Padre". In pratica loro obbediscono direttamente solo e soltanto agli ordini firmati dal Papa, scavalcando TUTTE le gerarchie ecclesiastiche. Capirete quindi che, in un contesto monolitico e piramidale come quello della burocrazia ecclesiastica, questo crea non pochi fastidi a chi non è gesuita. è come se la Chiesa fosse una piramide, dove ogni singolo prete (dal vescovo al frate campanario) rappresentasse un piccolo mattone di una costruzione mastodontica, la cui punta è il Santo Padre. Bene, i Gesuiti non sono questi mattoni, ma sono come dei satelliti che ruotano direttamente attorno alla punta: dei "mattoni vaganti" pronti a riempire ogni buco qualora ce ne sia bisogno, pronti a piombare addosso a chiunque, sempre all'erta per andare ad edificare nuove costruzioni ovunque. Credo che vada guardata in questo senso l'improvviso cambio di Papa e la comparsa di un gesuita.
"Fratelli e sorelle, buonasera", ha detto il Papa appena affacciato dal loggione centrale di San Pietro di fronte alla folla in attesa. In una pausa della pioggia. "Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo alla fine del mondo... Vi ringrazio dell'accoglienza" Il web si è scatenato dali in poi, sostenendo che la solita fine del mondo è vicina, abbiamo infatti il papa nero ve la ricordate la profezia di MAlachia sul papa nero? (dato che la bandiera dei gesuiti è nera) arrivato con le tribolazioni dalla fine del mondo.
Habemus papam
Io però personalmente leggendo la profezia di Malachia che recita, come vediamo nell'immagine sopra in latino: "Durante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà (un/il?) Pietro (il?) Romano, che pascerà il gregge fra molte tribolazioni; passate queste, la città dai sette colli sarà distrutta ed il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Fine." Quale papa nero, questa è la descrizione dell'apolicasse! L'unico collegamento che possiamo fare sono le tribolazioni che lo aspettano, quelle a cui Ratzinger ha rinunciato. E l'allusione alla fine del mondo nella sua frase di debutto. Secondo me, le profezie sono materiale per superstiziosi molto caro alla chiesa che vive della poca superstizione rimasta.
Niente fa pensare che Francesco debba essere l'ultimo Papa.
Molto fa pensare che sia lì a risolvere la situazione, quale e come, non ci è dato saperlo.

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