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Harry Potter e i Doni della Morte: seconda parte

Creato il 14 luglio 2011 da Valentinaariete @valentinaariete

Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 2


Ci siamo.Dopo ben 10 anni di avventure cinematografiche, il maghetto occhialuto più famoso della storia ci saluta. Era infatti il lontano 2001 quando Chris Columbus girò il primo Harry Potter, dando il via ad una delle saghe cinematografiche più prolifiche, ricche ed amate di sempre.Per alcuni il viaggio era cominciato già qualche anno prima, nel 1998 per la precisione, con l'uscita del primo libro di J. K. Rowling, allora mamma disoccupata ed oggi donna più ricca d'Europa. Lo dico subito chiaro e tondo: non parlerò con obiettività del film, semplicemente non posso, perché, ebbene sì, sono una potteriana della prima ora. Ho cominciato a leggere i libri 10 anni fa e nel 2001 rimasi così impressionata dal film da comprare, non mi vergogno a dirlo, l'album di figurine. E quello non è stato l'ultimo, ma questa è un'altra storia. Da allora ho sempre aspettato con spasmodica attesa il film successivo, per non parlare dell'attesa per l'uscita dei libri. Quando uscì il sesto libro mio fratello si trovava in viaggio a Londra e per farmi contenta si beccò una fila interminabile per procurarmi il prezioso volume in anteprima. Quando poi è uscito il settimo ed ultimo volume, ormai ben 3 anni fa, l'emozione fu tale che finii il libro in poche ore, con lucciconi agli occhi e un senso di vuoto per la serie ormai conclusa. Oggi, con l'ultimo film della saga, davvero si chiude un cerchio per me, un ciclo della vita, 10 anni in cui è successo di tutto e in cui la saga creata dalla Rowling ha avuto il suo spazio, facendomi sognare, ridere, a volte arrabbiare e, quasi, piangere. Con l'ultimo film di Harry Potter la mia infanzia è definitivamente finita.Come parlarne in maniera distaccata quindi? Come posso, io che ho comprato le cioccorane, che ho ancora il portachiavi con il boccino d'oro, che ho le spillette di tutte le case di Hogwarts e che ci sono rimasta malissimo per non aver ricevuto la famosa lettera con il sigillo in ceralacca rossa, essere neutrale? Non lo sarò infatti. “'Ntu u' culu all'obiettività!”, come direbbe Cetto Laqualunque.Alla fine del primo film tratto da I doni della morte, Lord Voldemort era appena entrato in possesso della bacchetta di sambuco di Silente. I doni della morte parte 2 ricomincia esattamente da lì, proprio come se il film fosse uno solo (e qui appena uscirà il blu-ray una mega visione dei due film in successione non me la leva nessuno). La differenza questa volta è che la pellicola è stata riconvertita in 3D, operazione praticamente inutile (anche se all'anteprima mi hanno regalato gli occhiali per il 3D a forma di occhiali di Harry Potter, rendendomi la fan più felice del mondo). Vederlo in 3D non migliora la visione, anzi. Comunque, ci ritroviamo quindi catapultati nella battaglia finale: Harry, Ron ed Hermione sono alla ricerca degli ultimi Horcrux e per completare la missione, devono tornare ad Hogwarts. Qui ritroviamo tutti gli altri personaggi, da Neville alla professoressa McGrannit, passando per i gemelli Weasley ed Hagrid, pronti ad aiutare a spada tratta il maghetto occhialuto. Assistiamo così ad un assedio lungo più di un'ora, in cui colpi di scena, azione e momenti di grande pathos si susseguono con un ritmo forsennato, come da tempo non si vedeva in questa serie. David Yates, che dal quinto capitolo in poi ha diretto i film, è riuscito nel miracolo: con il quinto e sesto capitolo aveva quasi fatto sprofondare nel baratro la saga, mentre con questi ultimi due film è riuscito a rendere giustizia ad Harry e soci. Continuo a pensare che gli ultimi due capitoli o non li abbia diretto lui, o che la Rowling lo abbia minacciato di morte ogni giorno sul set. A farla da padrone però, oltre ad un’azione spettacolare, che ci regala scene di grande impatto visivo come la fuga dalla Gringott e la barriera magica di Hogwarts, è il pathos che si crea tra i protagonisti. Lord Voldermort ed Harry Potter si confrontano finalmente come si deve (Ralph Fiennes bravissimo, dona senza risparmiarsi il suo sguardo da psicopatico di ghiaccio, ve lo ricordate in Schlinder’s list o in Spider?) e molti personaggi hanno finalmente il loro momento di gloria, su tutti Neville Paciock e la professoressa McGrannitt (Maggie Smith mito totale assoluto). Ma la scena più emozionante per me è quella in cui Harry vede nei ricordi di Piton: la storia finalmente si snoda, il personaggio del professor Severus diventa finalmente a tutto tondo, e si rivela il vincitore morale della pellicola. Alan Rickman straordinario.Ma non è tutto. Quando pensavamo che il culmine della scena di Piton non potesse essere superato, ecco che ne arriva un’altra surreale e suggestiva alla Matrix che ci strappa quasi applausi a scena aperta. Unica nota stonata è il finale dopo il finale, chi ha letto il libro sa di cosa parlo, in cui avrebbero dovuto lavorare di più sull’aspetto di alcuni personaggi.Per il resto, il magone alla fine della visione è inevitabile.Davanti agli occhi ripassano tutti i momenti legati alla saga, chi ti ha regalato quel libro, con chi, dove e quando hai visto i vari film, come ti sei sentito quando hai letto quel passaggio e così via. Se siete arrivati alla visione dell’ultimo film ormai non siete spettatori casuali e quindi posso dirlo: grazie Harry, Hermione e Ron, crescere con voi in questi 10 anni è stato bello.

Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 2


La citazione: "Le parole sono la nostra massima fonte di magia. Capaci di infliggere dolore come di alleviarlo".
Hearting/Cuorometro: ♥♥♥♥
Titolo originale: Harry Potter and the Deathly Hallows: Part 2
Regia: David Yates
Anno: 2011
Cast: Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Ralph Fiennes, Alan Rickman, Maggie Smith, Helena Bonham Carter, John Hurt, Michael Gambon, Kelly Macdonald, Tom Felton, Jason Isaacs, Ciaran Hinds, Matthew Lewis, Bonnie Wright, Jim Broadbent, Julie Walters, James e Oliver Phelps, Emma Thompson, Geraldine Somerwille, Adrian Rawlins, Gary Oldman


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