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“Hassan, il rinnegato” di Salvatore Barrocu: il racconto del Sardo divenuto Re di Algeri

Creato il 29 gennaio 2015 da Alessiamocci

“Questa è una storia di mare. Quel mare che attira le vite, le illude e poi se ne ciba. È dedicato alle navi, le flotte e le vite che Lui ha inghiottito e a quelle che, come un pasto mal digerito, ha risputato sulle rive abitate. Impassibile e immutabile, come un’eterna domanda per uomini curiosi e coraggiosi, lambisce le coste, da millenni, accarezzandole con le sue onde, a volte colpendole con violenza inaudita.”

Un racconto in cui il mare è protagonista indiscusso, al principio un nemico per il piccolo ragazzino sardo rapito dalla propria terra, poi si rivela una scelta, un’opportunità e una lezione di vita.

Un’avventura cominciata prestissimo: a otto anni Matteo bambino sardo figlio di un povero pastore, fu costretto a lasciare famiglia, casa, amici e la sua città Sassari per andare a lavorare come pastore nell’isola dell’Asinara. Presto viene rapito dai mori di Khayr Din, detto e conosciuto in Europa come il barbarossa, il potente e pericoloso per gli europei, ammiraglio della flotta ottomana.

Il piccolo Matteo col tempo si rende conto che non tutto quello che veniva detto sui mori quegli “infedeli” corrispondeva a verità anzi tutto il contrario. Sempre abituato ad essere trattato male, svalutato si sorprende dalla cortesia della quale godeva in questi posti, anche se comunque ci era arrivato come schiavo. Il barbarossa all’apparenza duro e ostile si rivela per Matteo, che nel frattempo si era convertito all’Islam, un vero padre e gli dà il nome di Hassan il Sardo. Matteo che era intelligente, fiero e coraggioso oltre che molto bello, ben presto viene istruito dai massimi maestri della cultura araba dei tempi e impara così il turco e l’arabo.

Così la situazione del ragazzino sardo comincia notevolmente a migliorare, dapprima pastorello povero e ignorante, poi schiavo, poi figlio adottivo del grande Barbarossa, arriva alle più alte e importanti cariche del mondo arabo, fino a divenire reggente dell’impero ottomano, l’impero che controllava il mondo.

Le capacità di Hassan insieme alle opportunità che il Barbarossa e soprattutto Solimano il Magnifico, il più grande sultano di tutti i tempi, davano ai migliori fra i loro sudditi diedero la possibilità al Sardo di divenire il Signore del mare, un potente capitano e Re di un regno esteso e potente come quello di Algeri. Un Re tanto potente quanto coraggioso che addirittura arrivò a sconfiggere e a fermare l’assalto di Carlo V di Spagna ad Algeri nel 1541. Una storia vera, di un personaggio storico realmente esistito che in questo modo riscattò la propria dignità. È la fiera storia del pastorello comunque rinnegato, perché aveva abbracciato la fede islamica lasciandosi dietro quella cristiana.

A partire dal 1500 molti cristiani si convertivano alla religione islamica dando vita al fenomeno dei “rinnegati” perché appunto avevano origini cristiane. I numeri erano consistenti, queste persone colpite da miseria, ingiustizie e inquisizioni fuggivano dall’Europa per andare nei paesi del nemico per definizione, nei paesi sotto controllo Ottomano, per vivere sotto le regole e i precetti della religione islamica.

Se tanti di loro erano schiavi che con la conversione all’Islam attuavano una scelta sicura per migliorare il proprio status e raggiungere la libertà, molti altri passavano spontaneamente all’Islam perché vi vedevano la speranza di una vita meno stentata e più libera. La società araba islamica non riconosceva l’aristocrazia per nascita ed era caratterizzata da una maggiore mobilità sociale che permetteva ai migliori di emergere.

Così per Hassan, come per molti altri, la mano del nuovo padrone quello “diverso” si mostrò molto più benevola di chi, illudendoti di essere libero, ti costringe alla fame e ad un’umiliante servitù. Un po’ quello che ci succede oggi.

Hassan, il rinnegato è un romanzo di genere storico di Salvatore Barrocu, questo è il suo primo romanzo che è stato editato con due case editrici differenti, la prima edizione con la casa editrice “la riflessione” nel marzo del 2012 con il titolo di “Il Rinnegato”, mentre la seconda con “amicolibro” con il titolo di “Hassan, Il Rinnegato”. Il suo secondo libro è stato “Kurrem, la rosa dell’harem” pubblicato nel 2013. Lo scrittore è un ricercatore e storico Sardo che ha vissuto a Torino per lavoro.

Un romanzo assolutamente da leggere, che aiuta e apre alla riflessione su civiltà e paesi che per secoli rappresentavano un punto d’incontro di culture e continenti. I dati storici che lo scrittore ci riporta nel libro sono frutto di lunghe e laboriose ricerche che lo scrittore ha svolto in diversi archivi storici del continente con particolare riferimento alla biblioteca di Torino. Un’utilissima analisi fedele al contesto storico e alla vita dei protagonisti.

Credo sia un libro molto importante, non solo dal punto di vista del racconto ma anche perché parla di una cultura, quella arabo islamica e ottomana, sulla quale oggi abbiamo grossi luoghi comuni, assolutamente da superare. Lo sfondo è uno sfondo interculturale, cosmopolita di posti con un passato fiero e secolare. Così come Hassan, il protagonista del romanzo, anche Salvatore Barrocu è Sardo, quindi chi più di lui può appassionarci alla storia del suo compatriota.

 

Written by Amani Salama

 


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