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Hatchet 2 – splatter man Adam Green

Creato il 29 marzo 2011 da Soloparolesparse

Nel raccontarvi il primo esagerato Hatchet ipotizzavo un paragone tra Victor Crowley e Freddy Krueger (soprattutto per la possibile essenza non fisica di entrambi gli slasher).
Con Hatchet 2 vengo smentito in maniera diretta, perchè Adam Green mette in bocca ad uno dei suoi personaggi una battuta legata a Jason Voorhees. Non Nightmare, quindi, ma direttamente Venerdì 13!

Hatchet 2 – splatter man Adam Green

Si riparte lì dove ci eravamo fermati, con MaryBeth in fuga dopo lo sterminio del gruppo ad opera di Victor.
La ragazza torna in città e contatta il Reverendo Zombie (!!!) convincendolo (costringendolo) ad organizzare una spedizione per distruggere il mostro.

Il truffatore ci vede una fonte di guadagno e raccoglie un sacco di gente che porterà inevitabilmente al massacro nella palude dominata dal mostro con l’accetta.

Hatchet 2 è splatter puro, senza mezzi termini, con una spruzzata di rock che non guasta.
Ironia, capacità di prendersi in giro ed un delirio di omicidi uno più assurdo dell’altro… c’è solo da scegliere il preferito.
Possiamo prendere quello che compare nel prologo, col vecchio impiccato col suo stesso intestino, oppure il ragazzo che viene piallato fino a scoperchirgli il cranio, o ancora quello il cui volto viene spappolato a colpi di accetta in una sequenza che dura diverse decine di secondi.
E non dimentichiamo la scena di sesso nel bosco, che accoppia splatter a ironia… ma questa non ve la racconto.

Come non vi racconto quelli che forse sono i due omicidi più esagerati, fantasiosi e divertenti di tutto il film, per non rovinarvi lo spettacolo.

Ma lo splatter di Adam Green è a tutto tondo, e comprende anche il dettaglio del vomito di una comparsa, come la sequenza in cui da uno squarcio nella baracca di Victor vediamo uscire letteralmente secchiate di sangue che si spargono nel bosco.

E vogliamo parlare dell’ironia del regista quando Victor si presenta con una sega elettrica lunga un paio di metri?

Mi fermo qui perchè avete perfettamente capito in che acque stiamo viaggiando e che ancora una volta Green non tradisce.

Voglio però segnalarvi che l’autore si è divertito anche ad autocitarsi in una sequenza interessante.
Quando MaryBeth (a proposito, Danielle Harris urla meno di Tamara Fieldman che interpretava il ruolo nel primo film) entra nella bottega del reverendo Zombie, in tv sta passando un servizio giornalistico in cui viene intervistata Parker, ragazza sopravvissuta ad un incidente in montagna. E se guardate sulla parete di fondo vedrete un poster con lo stesso Adam Green impegnato a realizzare una zucca per Halloween.

Chapeau, mr. Green!


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