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Helsinki 2012 – Prima gioia azzurra

Creato il 29 giugno 2012 da Solosport @solosport

Alla terza giornata di gare arriva la prima medaglia per l’Italia agli Europei di Atletica di Helsinki: Chiara Rosa è terza nella finale di getto del peso con la misura di 18.47. Delusione per il quarto posto di Simona La Mantia nel salto triplo e il sesto di Libania Grenot nei 400.

Helsinki 2012 – Prima gioia azzurra

Ci sono voluti tre giorni all’Italia dell’atletica per sbloccarsi e far comparire la bandiera tricolore nel medagliere di questi Campionati europei di Helsinki. Dopo il quinto posto di Daniele Meucci nei 5000 metri e il sesto con tanto di pass olimpico per Nadia Ejjafini sulla stessa distanza, arriva il primo podio grazie alla pesista Chiara Rosa, bronzo con la misura di 18.47 alle spalle della tedesca Nadine Kleinert (19.18) e della russa Irina Tarasova (18.91).

CIELO ROSA – “Cosa prevedo per domani? Cielo azzurro con sprazzi di Rosa”. Giocava con le parole la sempre briosa Chiara Rosa dopo la sua qualificazione alla finale, ottenuta ieri con un solo lancio: 17.89 e via a riposare per l’occasione della vita. L’assenza delle pesiste bielorusse e delle prime linee russe aveva aperto infatti scenari nuovi, lasciando dei vuoti da riempire. Si è fatta trovare pronta Chiara Rosa e di ciò le va dato merito al di là del semplice dato tecnico.
Partenza in salita per l’atleta padovana con un nullo al primo tentativo. Con il secondo arriva invece un 17.95 che vale la quasi sicurezza di essere fra le prime 8 atlete al termine del terzo giro, cioè in posizione utile per accedere agli ulteriori tre lanci di finale. E qui la musica cambia: prima con 18.26 l’azzurra sale dalla sesta alla quarta posizione, poi al quinto tentativo scavalca la tedesca Terlecki con un discreto 18.47 (misura comunque lontana dal suo primato personale, 19.15 che è anche record italiano). Con l’ultimo lancio Chiara Rosa non si migliora, ma non lo fanno neppure le atlete che inseguono, ed allora è medaglia. La prima per l’Italia ad Helsinki, la prima veramente importante per la pesista veneta a livello internazionale.

HOOPER A LONDRA -  Non ottiene la finale al pomeriggio (squalificata con tempo comunque alto), ma grazie al 22″95 del mattino, la giovanissima azzurra d’origine ghanese Gloria Hooper (anno di nascita 1992!) stacca il pass per l’Olimpiade nei 200 metri. È la seconda atleta italiana, dopo Nadia Ejjafini nei 5000, ad andare sotto il minimo A qui ad Helsinki, conquistando un posto per Londra.

AZZURRI – Sempre sui 200 bene Diego Marani, autore di un 20″83 che vale il secondo tempo di ripescaggio per l’accesso finale. Il settore lanci femminile regala la prima medaglia ma anche due pessime prove: Zahra Bani fa arrivare il suo giavellotto non oltre i 53.40 metri (chiudendo al 12° posto la finale vinta dall’ucraina Rebryk), Silvia Salis è addirittura eliminata nelle qualificazioni del lancio del martello dopo tre nulli. Avanti due ostacoliste su tre: Micol Cattaneo (13″07) e Marzia Caravelli (13″03) avanzano facilmente in semifinale nei 100 hs, fuori Giulia Pennella (13″43).
Buon quinto posto per il giovane saltatore in alto Gianmarco Tambreri (un altro classe ’92) arrivato su fino ai 2.24. L’oro va al britannico Grabarz (2.31). Si difendono i due italiani impegnati nella finale dei 3000 siepi vinti dal francese Mekhissi-Benabbad (8’33″23): Yuri Floriani (che ha già in tasca il biglietto per Londra) chiude al settimo posto (8’39″23), sfortunato l’altro azzurro Patrick Nasti, caduto nell’ultimo giro quando era in fase di rimonta e solo 15° al traguardo.

DISATTESE – Resta sul podio per lunghi tratti di gara ma poi è solo quarta nella finale del salto triplo Simona La Mantia (14.25 arrivato al primo tentativo). Oro con dominio all’ucraina Saladuha: il suo 14.99 è la miglior prestazione al mondo dell’anno.
Infine delude le attese della vigilia Libania Grenot (52″57) nei 400, solo sesta con una condotta di gara troppo azzardata: parte forte, illude di poter arrivare a qualcosa di importante ma viene risucchiata dal gruppo nel rettilineo conclusivo. Vince con un tempo inarrivabile per l’azzurra la svedese Hjelmer (51″13).

Riccardo Marchese
(per Vavel Italia)



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