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Henry Hargreaves No Seconds, Comfort Food e Fotografia

Da Anna Maria Simonini @AMSimo
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Il 6 settembre 2013 l’appuntamento è al Museo della Follia, sull’isola di San Servolo, con il comfort food di Henry Hargreaves No Seconds, Comfort Food e Fotografia: in programma la prima mondiale di un nuovo format cross-mediale dove chef, artisti e food blogger sono impegnati alla ricerca del “piatto della memoria”. Gli chef Pietro Leemann, Andy Luotto e Pierchristian Zanotto, insieme al fotografo Henry Hargreaves, saranno i protagonisti del progetto un viaggio nell’anima alla scoperta di quel profumo, quell’aroma, quel piatto perduto nell’Io più profondo eppure così caro da volerlo considerare il ”Piatto dell’Ultimo Desiderio”.

La prima personale mai organizzata al di fuori degli Stati Uniti del fotografo neozelandese ma newyorkese d’adozione Henry Hargreaves si ispira alla serie fotografica No Seconds, dedicata all’ultimo pasto di alcuni condannati a morte americani.

Ideatore e regista dell’evento è Mauro Zardetto, che con l’aiuto di Chiara Casarin, curatrice, e di Rosita Dorigo, food designer, ha scelto il Museo della Follia all’Isola di San Servolo, sede del vecchio manicomio maschile veneziano, come perfetto teatro per questa pièce gastronomica che vede protagonisti Pietro Leemann, chef svizzero e titolare del ristorante vegetariano Joia di Milano, che da anni si occupa dell’intima relazione esistente tra cibo, psiche e spirito, Andy Luotto, cuoco e attore geniale e istrionico interprete della cucina popolare e Pierchristian Zanotto, giovane e brillante esponente del Gruppo Ristoratori della Marca Trevigiana, patrocinatore del primo sviluppo del format.

“Quando mi è stata presentata la mostra No Seconds spiega Pietro Leemann “ho subito pensato che l’argomento fosse molto delicato e difficile, trattando della morte, tema che solitamente è alquanto distante dal mio lavoro, e trattando soprattutto della relazione del cibo con le persone condannate a morte. La mia paura era che si strumentalizzasse un argomento così delicato e di grande impatto emotivo per tutti. Parlando con Mauro mi sono però reso conto della profonda sensibilità con cui s’intendeva affrontarlo. Ho perciò iniziato a riflettere su quale poteva essere il mio contributo al progetto ed ho capito che dovevo interpretare questo tema raccontando la mia visione della morte anche in virtù del mio percorso di vita. La mia partecipazione all’evento, sia attraverso il filmato visibile sul web che durante il vernissage, offrirà il mio vissuto ed il mio personale punto di vista sul tema attraverso un percorso introspettivo che intende raccontare il mio pensiero, senza mai dare giudizi”.

 “L’evento di Venezia mi ha conquistato subito perché decisamente diverso dalle tante manifestazioni legate al cibo” prosegue Andy Luotto “La cosa che trovo fantastica è che si propone di raccontare il cibo come valore culturale e per farlo si è scelta una location magica ed evocativa come il Museo della Follia di Venezia. In questo contesto finalmente al cibo verrà data l’importanza che merita attraverso la fotografia, l’arte e la cultura. La nostra partecipazione passerà in secondo piano, ed è ciò che il cibo merita. Ma No Seconds offre anche dei silenzi che fanno pensare ed è questo ciò che mi affascina, perché dover raccontare con il mio lavoro un’emozione mi fa sentire un artista. Inoltre il tema che No Seconds affronta è sicuramente importante e, per la mia esperienza personale, è proprio questo il tipo di emozione che ci permette di crescere interiormente”.

Lungo il percorso di No Seconds, Comfort Food e Fotografia ci sarà infine Pierchristian Zanotto, giovane interprete della cucina trevigiana sempre più vicino alle dinamiche culturali di una nuova, eppure antichissima, concezione Uomo-Natura  “L’idea di affiancare in punta di piedi due grandi maestri della Cucina Italiana mi elettrizza. Soprattutto per il fatto che da sempre la mia ricerca professionale ed umana persegue le logiche esistenti fra Arte e Grande Cucina, ora sempre più anche come spunto di riflessione spirituale… per cui trovo in questo progetto un nuovo slancio creativo. Sarò felicissimo di affiancare Andy Luotto e soprattutto Pietro Leemann, mio maestro ed esempio concreto di Pensiero applicato all’arte culinaria”.

 

La mostra sarà visitabile dal 7 settembre al 24 novembre 2013 al Museo della Follia, sull’Isola di San Servolo a Venezia.

 

Dal 1° settembre, attraverso i siti events.artmovie.it e contest.artmovie.it partirà un movie-contest dal titolo L’Ultimo Desiderio: per partecipare bisogna trovare e raccontare, scavando nella memoria, il proprio piatto “ultimo desiderio”. Pietro Leemann, Andy Luotto e Pierchristian Zanotto, semplicemente usando i loro SmartPhone, hanno già registrato i loro video-racconti, vere opere dell’arte audiovisiva contemporanea, che saranno pubblicati, in un’esclusiva sezione fuori concorso, assieme a quelli di giornalisti, opinion maker e chef, per tutta la durata della mostra. Non si voterà la ricetta migliore bensì il racconto più sincero e credibile. Il premio? Una commissione di esperti sceglierà fra i più votati dalla rete i tre food videomakerche hanno meglio interpretato il tema e che saranno i protagonisti dell’evento conclusivo della mostra, un finissage aperto al pubblico, dove la food designer Rosita Dorigo presenterà tre nuovi grandi chef, di cui uno europeo, che daranno corpo, con la loro maestria, ai ricordi gastronomici dei 3 videomaker. Carlo Vischi e alcuni food blogger che si dedicano alla fusione tra cibo e arte lavoreranno per riportare l’andamento del contest.

 

La mostra comincerà poi il suo itinerario europeo grazie al patrocinio di AIAP-UNESCO (Associazione Internazionale Arti Plastiche – UNESCO) e del festival internazionale TriestèFotografia.


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