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Hockey su Ghiaccio: i ragazzi di Real Torino e Torino Bulls a confronto

Creato il 02 febbraio 2015 da Sportduepuntozero
hockey ghiaccio - Torino

foto Diego Barbieri

A Torino esistono due società di hockey su ghiaccio: il Real Torino e i Torino Bulls. La prima è nata nel 2001 e nelle stagioni ha vinto diversi titoli regionali e interregionali; la seconda è più giovane, è stata fondata nel 2011 e in pochi anni ha creato un vasto settore giovanile. Entrambe schierano una prima squadra maschile nel campionato interregionale di serie C, una senior femminile nella serie A nazionale e diverse formazioni giovanili tra i campionati under 16, 14 e 12. I ragazzi delle due squadre hanno maglie diverse, storie diverse e sogni diversi per il loro futuro; una cosa li accomuna: la passione e la voglia di divertirsi, praticando uno sport spettacolare ma di cui, dalle nostre parti, si parla ancora poco. Qualcuno ha iniziato perché notato sui pattini da un maestro, oppure perché invitato da un parente a provare questa disciplina. “Ho cominciato dopo aver visto una partita alle Olimpiadi del 2006” racconta Alex Zorloni, difensore dell’under 16 Real Torino. “Io andavo a pattinare con i miei fratelli al Tazzoli prima della ristrutturazione” gli fa eco il compagno della prima squadra Filippo Traversa, “e divenni presto portiere perché era l’unico ruolo che mi permetteva di stare fermo e di non fare fatica. Adesso mi piace stare in porta perché è una bella responsabilità, forse è il ruolo più importante dell’hockey”.

È portiere anche Stefano Zecchinato, passato quest’anno dall’under 16 alla serie C dei Torino Bulls. I primi pattini indossati furono a rotelle, sulla pista di Venaria, il paese di nascita. “Mi chiesero se volevo passare al ghiaccio e per curiosità provai. Poi, dopo un paio d’anni ci ritrovammo senza portiere, nessuno dei miei compagni voleva coprire quel ruolo così mi buttai, quasi per gioco”. Stefano è oggi uno dei due goalie della prima squadra. “Un ambiente in cui c’è profondo rispetto” assicura Davide Ferrero, difensore gialloblu classe 1996, “in cui i più grandi hanno tanta voglia di dare qualcosa ai più giovani e li aiutano a crescere”.

“I miei compagni di squadra sono anche i miei amici nella vita di tutti i giorni” afferma Alex, mentre per Filippo, che allena anche i ragazzini del vivaio, “l’hockey è uno sport speciale, dove forse si creano più legami che in altri giochi di squadra”. Un ambiente bello, nel quale c’è anche una forte rivalità sportiva; nei mesi scorsi il PalaTazzoli ha visto parecchi derby in tutte le categorie. “Una partita particolare in cui ognuno è portato a dare di più” afferma Davide Ferrero, “si gioca contro amici, ex compagni, contro ragazzi che incontri tutti i giorni al palazzetto; tutto questo è di grande stimolo”.

Tra i giovani delle due società c’è anche qualcuno che veste la maglia della nazionale giovanile; è il caso dei rossoblu Alex Zorloni e del compagno Stefano Del Piccolo, e della giovane promessa dei Bulls Federico Gobbo. “L’ambiente azzurro è importante per noi giovani perché è istruttivo, perché ci permette di confrontarci con i nostri coetanei migliori e perché ci fa girare l’Europa” è il pensiero di Stefano e Federico, “il livello è alto ma siamo riusciti a entrare in squadra e vogliamo rimanerci il più a lungo possibile”.

Già molto forti ma ancora “ragazzini”, i due giocatori hanno un sogno in comune. “Vorrei diventare un buon giocatore, se possibile importante” spiega il difensore dell’under 16 dei Torino Bulls, “ma per ora penso ad allenarmi, migliorare e continuare a crescere con la mia squadra”. “L’hockey mi ha dato tantissimo” conclude il centro del Real Torino, “e se un giorno riuscissi a diventare professionista sarei davvero felice”.

Real Torino e Torino Bulls; l’hockey su ghiaccio torinese in piazza San Carlo, negli scatti di Diego Barbieri


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