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Home Restaurant

Da Barbara Falcone

La tendenza è partita nel 2009 dalla capitale del Regno Unito, e si è velocemente estesa grazie all’effetto moltiplicatore dei Social Networks: l’Home Restaurant, ovvero la possibilità di “trasformare” occasionalmente la propria casa in un ristorante, può essere un buon business anche solo per arrotondare. Anche perché, una volta tanto, i lacci burocratici sono minimi. Vediamo come funziona, quali sono le principali piattaforme e come trasformarsi in un ristoratore casalingo in poche semplici mosse.

fiadonetti (1)
 
focaccia noci e olive (3)
antipasto e panini

cheese cake al salmone
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fiadonetti; focaccia noci e olive; salumi misti e panini; cheese cake al salmone…..

Il fenomeno Home Restaurant può essere considerato l’evoluzione dei guerrilla restaurant, dei “cuochi volanti” a domicilio che hanno preso piede nella prima parte del decennio. La moda dei ristoranti privati in casa nasce a Londra nel 2009: la prima gestrice è Miss Marmite. Oggi i commensali sono disposti a spendere ben 50 sterline per mangiare a casa sua. In Italia il fenomeno sta iniziando a prendere piede grazie al passaparola sui social network e a canali di diffusione.

riso giallo alla cantonese (1)
 
paella di pesce

orecchiette e ceci

riso giallo alla cantonese; paella di pesce; orecchiette e ceci…..

Non si tratta di una semplice cena, ma di un vero e proprio “evento social”. In molti casi, il ristoratore condivide infatti la cena con i propri clienti. Negli home restaurant i tavoli vanno dai 10 ai 12 posti e vige la regola Byo, bring your own, ovverosia “da bere lo portate voi”.

hamburger scomposto
 
yakitori di maiale

tacos

hamburger scomposto; yakitori di maiale; taco di pollo e verdure…

Il web è il luogo di contatto, molte le piattaforme che permettono ai “cuochi” l’incontro con i potenziali commensali. Fra le piattaforme italiane quella che funziona meglio a livello locale è Ceneromane che conta circa quaranta affiliati: il costo medio della cena è di 40 euro e il portale trattiene il 15% e le spese di transazione. La più grande community italiana è Gnammo.com, diffusa in 124 città nelle quali ha arruolato 1055 cuochi, realizzando 500 eventi social, con brunch a 10 euro o serate con menù indiani, messicani o eventi tematici per i quali si spende fino a 40 euro. Molto utilizzate anche New Gusto e KitchenParty.org. Per chi cerca un pasto low cost o per chi non dispone della cucina e vuole contenere la spesa c?è PeopleCooks: il pasto non supera i 6 euro e prevede un primo, un secondo, un frutto e acqua. Il fenomeno si sta espandendo viralmente tanto che Airbnb, la piattaforma globale nella quale si affitta la propria casa o parti di essa per brevi periodi, sarà presto attivo un servizio di home restaurant. Non sono richieste licenze nè autorizzazioni. I requisiti burocratici sono ridotti al minimo. Essendo infatti considerata ‘attività occasionale’, entro i 5 mila euro lordi, soglia di esenzione dell’obbligo contributivo, non è richiesta l’apertura della partita IVA. E’ consigliata quindi come seconda attività per arrotondare.

vellutata di zucca con crostini
 
polpette di legumi con curry

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vellutata di zucche con crostini; polpette di legumi e curry; vellutata primavera

E per quanto riguarda le norme igienico-sanitarie, il portale della piattaforma PeopleCooks specifica che “il Cooker non dovrà adempiere ad alcuna modifica della sua cucina, poiché, la stessa, risulta strettamente privata e nella sua abitazione e, inoltre, è il luogo dove lo stesso cucina e mangia con il suo nucleo familiare quotidianamente. Non deve adempiere alla normativa sull’HACCP che costituisce, invece, obbligo per qualunque altro tipo di ristorazione”.

rocher (14)
 
coppa alla vaniglia2
 
girelle alla cannella fase 2

flan
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Rocher; coppe alla vaniglia; girelle alla cannella; mini flan di ricotta….

Dopo questa carrellata di piatti realizzati da me, che dirvi… vi aspetto a casa mia!


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