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I blog come esseri divini

Creato il 12 maggio 2011 da Mdalcin @marcodalcin

I blog come esseri diviniSul sito dell’artista multimediale Milton Manetas ho trovato un’intervista a Bruce Sterling che mi ha divertito e ho trovato anche suggestiva. Il guru del cyberpunk afferma che ormai l’arte moderna è completamente superata, che l’unica arte che si possa concepire adesso è sul web e considera i siti web, i blog, i portali vere e proprie opere d’arte, perfette rappresentazioni di ciò che è arte in questo inizio di secolo in quanto fusione perfetta di testo (a volte estremamente letterario), di fotografia, di grafica, di video, sono installazioni virtuali, performance ultraterrene (mulidisciplinari e orrizontali come è la società attuale).  Si muovono in una sorta di iperuranio, in un mondo astratto, etereo, oltre il materiale, in un’altra dimensione che visivamente collochiamo in alto. Effettivamente se dovessi visualizzare il web in uno spazio immaginario lo collecherei in alto, non in basso. Quindi il pc è visto come un portale un accesso ad un altro mondo un po’ come gli specchi o gli armadi nei romanzi fantasy e i blog, facebook, twitter sono le creature soprannaturali che lo popolano. Creature ben strane composte per metà dall’uomo e per metà dalla tecnologia (il mezzo attraverso il quale l’ uomo andrà, ed è già forse, anche se ancora non se ne rende conto, oltre l’ uomo normalmente inteso. Siamo già in un’ altra era. Viviamo sospesi tra il materiale e l’immateriale. È un processo inarrestabile nel quale tutti finiremo dentro, volenti o no. Queste creature fantastiche vivono del supporto umano attraverso le idee, i contenuti e vivono del supporto tecnologico (non potrebbero esistere senza la formidabile capacità tecnica dei suoi sviluppatori). Sono perfetta fusione tra macchina e uomo, cyborg ultraterreni composti da mille menti, sono già post umani (esseri divini?). E sono entità indipendenti e pensanti, che prendono strade insospettabili all’inizio, alcune avranno vite straordinarie (vedi facebook), altre resteranno nell’ombra e moriranno nell’oblio.

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