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I dipendenti al guinzaglio (elettronico).

Creato il 29 luglio 2013 da Giuseino @seriesmag
listen it it I dipendenti al guinzaglio (elettronico).

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guonzaglio 300x154 I dipendenti al guinzaglio (elettronico).
Il grande fratello di orwelliana memoria è per caso sempre più incombente?

La notizia: “Torino, no al GPS per controllare i dipendenti. L’azienda dei trasporti del capoluogo piemontese finisce sotto inchiesta: il GPS sugli autobus violerebbe i diritti dei lavoratori. A Torino la GTT l’azienda dei trasporti urbani di proprietà del Comune guidato da Piero Fassino, è stata messa sotto inchiesta dal giudice Guariniello, molto famoso per le sue inchieste sulla ThyssenKrupp e sul doping calcistico. L’utilizzo del GPS per la localizzazione degli automezzi ai fini del controllo dell’attività degli autisti violerebbe l’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori, che proibisce il controllo a distanza dei dipendenti senza comprovati motivi organizzativi e senza l’accordo delle rappresentanze sindacali aziendali. Intanto in tutta Italia i tecnici Telecom Italia che hanno in dotazione l’automezzo aziendale rifiutano di sottoscrivere la lettera individuale di accettazione del GPS che permetterebbe a Telecom Italia di controllare passo per passo l’attività del dipendente. Anche il sindacato ribadisce a Telecom che l’uso del GPS non può avvenire per motivi di controllo disciplinare.”

Non perdere l’occasione

Mah, direi che la cosa andrebbe valutata caso per caso. Parlando della azienda di autotrasporti, controllare che i propri automezzi seguano il percorso stabilito, non mi sembra una violazione della privacy degli autisti così clamorosa. Non è certo come controllare il dipendente quando va in bagno o mentre se ne va in giro nel suo tempo libero, credo. Magari l’avessero invece infilato direttamente nel colletto del capitano Schettino; in quel caso forse sarebbe servito a evitare pericolosi cambi di rotta, ammesso che chi fosse stato al controllo avesse vigilato in maniera un tantino più efficiente. Ad ogni modo la questione è seria, se c’è tanto di giudice impegnato ad accertare violazioni dello statuto dei lavoratori. Eppure, mi chiedo, in quale caso davvero i diritti degli autisti risulterebbero in pericolo? Forse se qualcuno di questi decidesse di deviare dal giro abituale per farsi un pisolino a casa e il cattivissimo GPS facesse la spia? Di sicuro mi sfugge qualcosa, o magari sono le solite esagerazioni del garantismo portato all’eccesso, aspetto di saperne di più per farmi un opinione definitiva.

Francesco Bianchi

Non perdere l’occasione


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