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Creato il 25 luglio 2013 da Ifilms

venezia 70Ci siamo. L’attesa è finita. Il giorno della conferenza stampa di presentazione del programma ufficiale della 70ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica è arrivato. Dal 28 agosto al 7 settembre il Lido di Venezia diventerà il suggestivo scenario dell’evento cinematografico più prestigioso e atteso dell’anno, capace di suscitare la stessa febbrile attesa tra navigati esperti del settore così come tra semplici appassionati di cinema. Per dieci, intensi giorni, la Settima Arte ruota attorno alla kermesse veneziana.

 

Giunta al suo ottantunesimo anno di vita, la manifestazione si muoverà nel solco della tradizione senza però rinunciare ad importanti aggiornamenti orientati verso un’innovazione necessaria, frutto del lavoro del direttore artistico Alberto Barbera, fedele ad una linea sobria e funzionale, seguita anche l’anno scorso, intesa “a favorire la conoscenza e la diffusione del cinema internazionale in tutte le sue forme di arte, di spettacolo e di industria, in uno spirito di libertà e di dialogo”.

 

Gravity di Alfonso Cuarón, pellicola di fantascienza con George Clooney e Sandra Bullock, sarà il film d’apertura della mostra, proiettato in prima mondiale in 3D la sera del 28 agosto nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido, a seguire la cerimonia di apertura.

 

Bernardo Bertolucci torna a ricoprire il ruolo di Presidente della Giuria a 30 anni esatti di distanza da quando, nel 1983, decise di assegnare il riconoscimento più alto a Prénom Carmen di Jean-Luc Godard. Paul Schrader presiederà invece la giuria della sezione Orizzonti. Schrader, inoltre, presenterà fuori concorso il suo ultimo lungometraggio The Canyons, un noir torbido e sensuale a bassissimo budget che racconta la storia di eccessi di un produttore cinematografico nella Los Angeles contemporanea, tra sesso e ambizione. Nel cast Lindsay Lohan e Gus Van Sant.

 

Il Leone d’Oro alla carriera verrà assegnato al grande regista statunitense William Friedkin che “rappresenta ancora oggi l’esempio di un cinema esigente, intellettualmente onesto, emotivamente intenso, programmaticamente avventuroso ed erratico: un antidoto potente e generoso al crescente livellamento del cinema contemporaneo” (Alberto Barbera). Per l’occasione verrà proiettata la copia restaurata di una delle sue opere più sottovalutate, Il salario della paura (1977).

 

Nella conferenza stampa di questa mattina sono stati svelati i titoli della selezione ufficiale (Concorso Venezia70, Fuori concorso e Orizzonti).

 

I film del Concorso che si contenderanno il Leone d’Oro sono:

 

Allouace Merzak - The Rooftops

Amelio Gianni - L’intrepido

Avranas Alexandros - Miss Violence

Curran John - Tracks

Dante Emma - Via Castellana Bandiera

Dolan Xavier - Tom à la ferme

Franco James - Child of God

Frears Stephen - Philomena

Garrel Philippe - La jalousie

Gilliam Terry - The Zero Theorem

Gitai Amos - Ana Arabia

Glazer Jonathan - Under the Skin

Gordon Green David - Joe

Groning Philip - The Police Officer’s Wife

Miyazaki Hayao - The Wind Rises

Morris Errol - The Unknown Known

Reichardt Kelly - Night Moves

Rosi Gianfranco - Sacro Gra

Tsai Ming-liang - Stray Dogs

Landesman Peter - Parkland

 

Da sottolineare la presenza di grandi nomi come Gianni Amelio, James Franco, Stephen Frears, Philippe Garrel, Amos Gitai, Terry Gilliam, Kelly Reichardt e Hayao Miyazaki a comporre una sezione densa di grandi autori.

 

Nella sezione Fuori concorso, oltre ai già citati Cuarón e Schrader, torna il vincitore dello scorso anno Kim Ki-duk con l’opera che ha suscitato scandalo in patria Moebius. Da segnalare anche i due documentari italiani Che strano chiamarsi Federico – Scola racconta Fellini di Ettore Scola e La voce di Berlinguer di Mario Sesti e Teho Teardo, il film d'animazione in 3D Space Pirate Capitan Harlock, The Armstrong Lie di Alex Gibney e Feng Ai di Wang Bing.

 

Tra i film della Settimana della Critica spicca Ombra bianca di Noaz Deshe, film d’impegno civile con un produttore esecutivo d’eccezione: Ryan Gosling che, secondo alcune voci, potrebbe presentarsi al Lido.

 

 Estremamente interessante anche Venezia Classici, sezione introdotta l’anno scorso che ospita una selezione dei migliori restauri di film classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo. Testimonial della sezione sarà Claudia Cardinale.

 

Opere restaurate:

- Le mani sulla città (Hands Over the City)
di Francesco Rosi (Italia, 1963, 105’, B/N)
restauro: Csc – Cineteca Nazionale
(pre-apertura Campo San Polo)

- Paisà (Paisan)
di Roberto Rossellini (Italia, 1946, 134’, B/N)
restauro: Fondazione Cineteca di Bologna, CSC – Cineteca Nazionale, Coproduction Office e Istituto Luce Cinecittà

- Pane e cioccolata (Bread and Chocolate)
di Franco Brusati (Italia, 1973, 100’, Colore)
restauro: Fondazione Cineteca di Bologna, CSC – Cineteca Nazionale e Lucky Red

- Quién sabe? (A Bullet for the General)
di Damiano Damiani (Italia, 1966, 119’, Colore)
restauro: CSC – Cineteca Nazionale

- Vaghe stelle dell’Orsa… (Vague Stars of Ursa…)
di Luchino Visconti (Italia, 1965, 105’, B/N)
restauro: Sony Pictures Entertainment in collaborazione con Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC)

- La proprietà non è più un furto (Property Is No Longer a Theft)
di Elio Petri (Italia, 1973, 126’, Colore)
restauro: Fondazione Cineteca di Bologna, Museo Nazionale del Cinema di Torino e Titanus

- La bête humaine [L’angelo del male]
di Jean Renoir (Francia, 1938, 100’, B/N)
restauro: Studiocanal

- Providence
di Alain Resnais (Francia, 1977, 110’, Colore)
restauro: Jupiter Communications in collaborazione con il direttore della fotografia Ricardo Aronovich

- Programma Chantal Akerman (durata totale 106’):

Hotel Monterey
di Chantal Akerman (Belgio, Usa, 1972, 65’, Colore)
restauro: Cinematek di Bruxelles

Le 15 d’Août (The 15th of August)
di Chantal Akerman (Belgio, Francia, 1973, 41’, B/N)
restauro: Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC) in collaborazione con Cinematek di Bruxelles

- Il bacio di Tosca (Tosca’s Kiss)
di Daniel Schmid (Svizzera, 1984, 87’, Colore)
restauro: Cinémathèque Suisse in collaborazione con il direttore della fotografia Renato Berta

- White Rock
di Tony Maylam (Regno Unito, 1977, 76’, Colore)
restauro: International Olympic Committee di Losanna

Furyo (Merry Christmas Mr. Lawrence)
di Nagisa Ôshima (Regno Unito, Giappone, 1983, 123’, Colore)
restauro: HanWay Films

- Sjećaš li se Dolly Bell (Do You Remember Dolly Bell?) [Ti ricordi di Dolly Bell?]
di Emir Kusturica (Jugoslavia, 1981, 107’, Colore)
restauro: Sarajevo Film Centre in collaborazione con Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC)

- Moy Drug Ivan Lapshin (My Friend Ivan Lapshin) [Il mio amico Ivan Lapshin]
di Aleksey Guerman Sr. (Urss, 1984, 100’, B/N)
restauro: Gosfilmofond, Boris and Ināra Teterev Foundation e Open World Fund

- Programma Satyajit Ray (durata totale 134’):

Mahapurush (The Holy Man)
di Satyajit Ray (India, 1965, 65’, B/N)
restauro: RDB Organization

Kapurush (The Coward)
di Satyajit Ray (India, 1965, 69’, B/N)
restauro: RDB Organization

- Nidhanaya (The Treasure)
di Lester James Peries (Sri Lanka, 1973, 110’, B/N)
restauro: World Cinema Foundation

- Yangguang canlan de rizi (In the Heat of the Sun)
di Jiang Wen (Cina, Hong Kong, 1993, 140’, Colore)
restauro: Orange Sky Golden Harvest Entertainment in collaborazione con Jiang Wen

- Tian mi mi (Comrades: Almost a Love Story)
di Peter Ho-sun Chan (Hong Kong, 1996, 118’, Colore)
restauro: We Pictures in collaborazione con Warner Bros. Pictures e Peter Ho-sun Chan

- Dogfar nai mae marn (Mysterious Object at Noon)
di Apichatpong Weerasethakul (Thailandia, 2000, 89’, B/N)
restauro: Austrian Film Museum e World Cinema Foundation

- Higanbana (Equinox Flower) [Fiori d’equinozio]
di Yasujiro Ozu (Giappone, 1958, 118’, Colore)
restauro: Shôchiku, Co.
LTD

- Yoru no henrin (The Shape of Night)
di Noboru Nakamura (Giappone, 1964, 109’, Colore)
restauro: Tokyo Metropolitan Government, Arts Council Tokyo and Tokyo Culture Creation Project (Tokyo Metropolitan Foundation for History and Culture), e TOKYO FILMeX Organizing Committee in collaborazione con Shôchiku, Co. LTD

- Let’s Get Lost [Perdiamoci]
di Bruce Weber (Usa, 1988, 120’, B/N)
restauro: Little Bear Inc.

- Little Fugitive [Il piccolo fuggitivo]
di Ray Ashley, Morris Engel, Ruth Orkin (Usa, 1953, 80’, B/N)
restauro: RIPLEY’S FILM e Orkin and Engel Film and Photo Archive in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema di Torino, Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC) e Carlotta Films

- My Darling Clementine [Sfida infernale]
di John Ford (Usa, 1946, 97’, B/N)
restauro: 20th Century Fox Film in collaborazione con Cineric

- Sorcerer [Il salario della paura]
di William Friedkin (Usa, 1977, 121’, Colore)
restauro: Warner Bros. Pictures

- The Adventures of Hajji Baba [Le avventure di Hajji Babà]
di Don Weis (Usa, 1954, 94’, Colore)
restauro: 20th Century Fox Film in collaborazione con Cineric

- The Most Dangerous Game [La pericolosa partita]
di Irving Pichel, Ernest B. Schoedsack (Usa, 1932, 63’, B/N)
restauro: Mk2, Lobster Films e L.E. Diapason

 

Ora non resta che attendere la cerimonia di apertura e godersi lo spettacolo.


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