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I fondi non arrivano, quale futuro per le case di riposo?

Creato il 01 febbraio 2011 da Lapulceonline

casa di riposo, assistenza anzianiStrutture per la terza età, case di riposo e centri per anziani sempre più con l’acqua alla gola. La denuncia viene da Federsalute e da Anaste (Associazione Nazionale Strutture Terza Età), ad un mese dall’annuncio da parte di Asl Al riguardo il blocco dei pagamenti  nei confronti delle residenze per anziani.
Onde evitare il tracollo definitivo, l’Anaste ha anche  scritto direttamente al neo Commissario dell’ASL Mario Pasino chiedendo un incontro, ma non ha ricevuto alcuna risposta, sesso comportamento, evidenzia l’associazione, anche da parte della politica locali, accusata di non essersi più fatta viva per affrontare l’argomento intorno ad un tavolo.

“E’ evidente il sentimento di disinteresse nei nostri confronti, e quindi, di riflesso, verso gli anziani assistiti, e verso i lavoratori impegnati in questa delicata professione”, ha affermato Michele Assandri, presidente regionale Anaste. “Alla fine dei conti, il disagio lo subiranno le famiglie degli assistiti e le famiglie di coloro che sono impiegati nell’attività di assistenza: l’indifferenza di chi ha la responsabilità politica di questa situazione è lapalissiana, perché troppo spesso gli amministratori pubblici rimbalzano il problema da un parte all’altra.
Problema che è stato addirittura affrontato in un Consiglio Regionale straordinario l’11 gennaio scorso, senza produrre alcun effetto, se non un po’ di speculazione propagandistica fra le diverse formazioni politiche.”

Di fatto, le imprese socio-sanitarie non sono più in grado si sostenere una sofferenza finanziaria simile, tenuto anche conto che i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro del settore sono scaduti dal gennaio 2010; ergo, si dovranno pagare gli arretrati ai lavoratori, ma i fondi stanziati dalla Regione Piemonte nel luglio 2009, per far fronte al precedente rinnovo contrattuale del biennio 2008-2009, non sono ancora arrivati.

“La mancanza di adeguati finanziamenti stabiliti dalla legge regionale”, prosegue Assandri, ” è la principale causa di situazioni di maltrattamenti degli anziani, perché in questo modo si vengono a creare situazioni antieconomiche, che si riversano sul livello qualitativo delle prestazioni erogate.” E conclude: “Di fronte a questo immobilismo politico, che certamente non ci incoraggia, proveremo a coinvolgere le Istituzioni governative, in primis il Prefetto di Alessandria, affinché non ci siano sorprese amare, come ad esempio, i lavoratori della Casa di Riposo Basile di Alessandria, che devono ancora ricevere la retribuzione degli ultimi mesi del 2010.”


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