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I frutti di bosco fanno bene… anche contro la ‘ndrangheta

Creato il 27 ottobre 2013 da Makinsud
I frutti di bosco fanno bene… anche contro la ‘ndrangheta

frutti-di-boscoAssumere 150 grammi di more e lamponi quotidianamente è la quantità necessaria per prevenire la gastrite. Questo il risultato di una ricerca condotta dalla fondazione Edmund Mach di Trento in unione al Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università di Milano, diretta dai dottori Fulvio Mattivi e Mario Dell’Agli e pubblicata sulla rivista scientifica Plos One.
Dallo studio è emerso che gli antiossidanti dei frutti di bosco possono essere considerati una valida alternativa ai farmaci tradizionali nella lotta contro la gastrite e altre simili infiammazioni, ma anche  un valido aiuto come integratori nella dieta quotidiana.
Caratteristica del lampone, della mora e della fragola è di essere tra le principali fonti alimentari di ellagitannini, una classe di composti molto complessi che interagiscono positivamente con l’organismo umano, in quanto svolgono un’azione antivirale, antiossidante e chemiopreventiva nei confronti di determinate patologie tumorali. Inoltre, interagiscono con alcuni enzimi digestivi e svolgono anche un effetto benefico nel rallentare l’assimilazione dei grassi.
A tutti questi risvolti positivi determinati dall’assunzione dei frutti di bosco, oggi dunque si può aggiungere anche la loro attività benefica anti-infiammatoria a livello gastrico.
Un’altro studio di ricera, condotto da scienziati del Regno Unito, ha rivelato che per le donne rappresentano un ottimo antidoto per problemi cardiaci.  Dai monitoraggi è emerso che chi mangiava tre o più porzioni di mirtilli e fragole a settimana aveva il 32% di rischio in meno, rispetto a chi non ne assumeva, di incorrere in un attacco di cuore.

La Calabria da questi frutti trae ulteriori benefici. La Diocesi Locri-Gerace si è infatti impegnata per la costituzione della cooperativa Valle del Bonamico dove poter impegnare i  giovani per evitare il loro coinvolgimento con la ‘ndrangheta e costruire una nuova mentalità, orientata al lavoro e opposta alla prepotenza mafiosa. La cooperativa oltre che nella produzione di frutti di bosco è impegnata anche in quella del formaggio pecorino. Il settore dei frutti di bosco, grazie all’aiuto della cooperativa Sant’Orsola del Trentino-Alto Adige e a un accordo commerciale che assorbe quasi tutta la produzione, è impegnato nella produzione di lamponi, ribes e more.
Sono veramente molti dunque i benefici che  derivano da un’assunzione quotidiana di questi frutti. La loro presenza può tra l’altro accompagnare le nostre tavole sempre e in svariati modi, dalle conserve allo yogurt, dai dolci al succo, alle tisane.
Non ci resta che gustarli!


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