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I Galli rompono le uova dorate dei Draghi

Creato il 15 ottobre 2011 da Rightrugby
I Galli rompono le uova dorate dei Draghi Rugby World Cup - Auckland
Wales 8 - 9 France

Sfida tra Dragoni e Galli all'Eden Park di Auckland: detta così (e guardando il cammino percorso sin qui) pare non ci sia sfida, con i secondi destinati a finire arrosto. Ma capite che se i draghi diventano dei Grisù e i galli sono anche solo un po' ruspanti, o dei grossi capponi, può anche cambiare qualcosa (qui il tabellino, qui gli highlights) Cronaca del match di Carlo M

Primo tempo. La Francia comincia in avanti, con un calcetto velenoso di Dmitri Yachvili che costringe il Galles alla touche vicino alla meta: sugli sviluppi della rimessa la Francia spreca tutto con un in avanti e il Galles allenta la pressione con un calcio. Al 7', dopo un calcio-passaggio su George North, la Francia commette un fallo per fuorigioco fischiato dall'arbitro dell'incontro, l'irlandese Alain Rolland. Dalla piazzola, posizione molto angolata, James Hook porta la partita sul 3 a 0. A questo punto, in dieci minuti, le cose per il Galles quasi si compromettono. Adam Jones si fa male e deve uscire subito, entra Paul James per la prima linea del Galles. 

Nella mischia successiva, i dragoni guadagnano una punizione centrale, in verità dubbia, ma Hook sbaglia stavolta, scivolando al momento del calcio. Al 15' buona azione al largo dei rossi con Jamie Roberts che, dopo aver trovato lo spazio tra le maglie blu, ricicla male per il compagno di reparto Davies che non può controllare. 
Sam Warburton, quando siamo al 17', fa vedere la differenza tra un fenomeno giovane come lui, e uno navigato. Quella che passa tra lui e Julien Bonnaire (autore di un grande match, come il compagno di reparto Thierry Dusatoir) in questa partita. L'arbitro non perdona il suo placcaggio pericoloso (e francamente inutile, come nella maggior parte dei casi in cui succedono queste cose. Ma caspita, il giocatore avversario è metà di te ed è fermo: caricatelo sulle spalle e portalo dall'altra parte del campo, mona!) su Vincent Clerc, e lo sanziona con il rosso. 
Possiamo discutere sull'entità della sanzione: resta il fatto che il Galles si trova il suo fuoco, senza il capitano, mondiale finito per lui. Da questo momento in attacco la mischia gallese fa giocare Roberts terza ala, che come fisico naturalmente non sfigura: la sofferenza gallese in questa fase di gioco non deriva certo da lui, ma da un James molto in difficoltà con il suo diretto avversario Jean -Baptiste Poux. Con la mischia rossa soffrente, la Francia conquista una punizione per il piede di Morgan Parra (oggi calciatore della Francia perchè Yachvili ha dei guai a una gamba) che porta il tabellino sul 3 a 3 al 21'. Al 29' lo stesso Parra non rotola da una ruck per rallentare la trasmissione di Phillips. L'arbitro concede la punizione ma Hook spreca ancora un calcio fattibile. 
Il mediano d'apertura francese porta sul 6 a 3 al 34' su una punizione centrale nata da un fallo in ruck. Il Galles cerca subito di reagire, ma la preparazione al drop per Hook è approssimativa e il suo tentativo frettoloso è basso. Finisce il primo tempo. 

Secondo Tempo. Al 45' entrano Dimitri Szarzewski e Fabien Barcella per William Servat e Poux. Per il Galles cambio all'apertura, entra Stephen Jones per Hook. Uno che il piedino lo sa usare bene di solito. Paul James compie una irregolarità nella maul conseguente una touche, Parra mette altri 3 punti al 50'. 

Quando i minuti sono 55, deve uscire anche Dan Lydiate nella terza gallese, entra il “vecchio” Ryan Jones. Da questo momento i gallesi dominano la partita. 
Il piede di Stephen Jones spedisce indietro i francesi, Parra si rifugia in touche. Dalla conquista, al 58' Mike Phillips trova spazio vicino al raggruppamento e segna un'altra bellissima meta dopo quella con l'Irlanda. Jones però centra il palo nella trasformazione. Non c'è sorpasso, siamo 8 a 9. 
La Francia cambia Pascal Papè con Juelin Pierr. I gallesi sono indiavolati, ma pur sempre uno in meno, e allora non appena comincia la stanchezza è il piede tattico di Jones a guadagnare terreno. Al 71' i raggruppamenti gallesi sarebbero un'ottima base per tentare il drop, ma Jones prova per il bottino grosso e il pallone gli cade in avanti. 
Al 75' è Leigh Halfpenny a tentare la punizione da metà campo: di poco, ma è sotto. I gallesi provano ancora, meriterebbero, ma manca poco, sono troppo distanti per il drop e la Francia stringe i denti fino al pallone perso gallese che chiude la partita. Alla fine risultano decisivi i 6 punti non messi a segno da Hook e quelli di Stephen Jones, che oltre alla trasformazione, poteva tentare un drop attorno al 70'. 
La Francia, capace di perdere contro l'Italia a marzo e contro Tonga qualche settimana fa, si prepara a lottare per il premio più alto. Vai a capirla, è capace di tutto. Entra in finale la squadra che non è la boreale più forte o più in forma. Marc Lièvremont, novello Nereo Rocco francese, lo sa, e ne ha già spedite fuori due migliori, Inghilterra e Galles. Adesso non gli resta che prepararsi a giocare contro un'altra migliore.

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