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i piccoli imprenditori e la sicurezza sul lavoro

Creato il 16 novembre 2010 da Matteocarrera

come presidente della cooperativa, per la legge 81 del 2008 sulla sicurezza sul lavoro, risulto essere anche il datore di lavoro, e quindi sono obbligato a seguire un corso di formazione, proprio sul testo unico. Insieme a me, seguono il corso una ventina di piccoli imprenditori bresciani di aziende metalmeccaniche, meccaniche, siderurgiche e chissà quante altre tipologie che non conosco e a stento capisco. Quello che capisco, però, è quello che in dialetto dicono, lamentandosi di tutto e di tutti, affogati nel peggior luogo comune dei piccoli imprenditori leghisti e ignoranti del nord. Un vittimismo dilagante, accuse sconclusionate nei confronti dello Stato, del sindacato, dei lavoratori, della legge, della FIAT, della Cina, della crisi. Ho cercato quando ho potuto di raccogliere frasi esemplicative della situazione in cui mi sono trovato per ben due lezioni, e per altrettante che mi attendono nelle prossime settimane. Sono ovviamente in dialetto, cercherò di tradurle (in dialetto non so scrivere) mantenedo il tono.

-Come fet a dare a un pakistano la patente che non parla neanche l’italiano. Poi a fare le interrogazioni sono tutti calabresi, siciliani, te dim come i fa, non parlano neanche il dialetto

-Alla fine te ta ghet semper de paga’!

-Una barricata che insonorizza e pam, sei a posto! Sì, fai presto a dire pam, a posto, io pago!

-Quando si dorme ci sono 20 dB circa, il minimo consentito in azienda è 80 dB in rapporto alle 8 ore lavorative. Secondo voi, quanti decibel ci sono in una discoteca? Più di 80!

-Eh però i lavoratori sono grandi e vaccinati, non devo mica correrci dietro sempre io, quelli arrivano a lavoro ubriachi e stanchi, che vanno in discoteca a bere tutte le sere

-Eh però quelli grandi fanno quello che vogliono, li paga lo Stato, noi ci arrivano i sindacati non possiamo fare più un cazzo

-lo faccio fare a un gruppo di negher

E ce ne sono altre che non ho avuto modo di appuntare per non essere scoperto, sempre col dubbio che riescano a leggere…



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