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I primi re-sign delle Franchigie

Creato il 03 luglio 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

gayDal 1 luglio, come sappiamo tutti, è cominciata la Free Agency, dove molte delle stelle NBA terminano il loro contratto con le proprie squadre, e spesso sono pronte a cambiare casacca. Le star di primo piano sono senza dubbio i vari LeBron James, Dwyane Wade, Dirk Nowitzki, Amar’e Stoudamire, Chris Bosh e molti altri che stanno valutando le destinazioni più gradite. Alcuni ottimi giocatori invece hanno rinnovato il proprio contratto con le loro vecchie squadre, essendo stati rifirmati (in inglese il cosiddetto “Re-sign”).

Ciò che più colpisce però sono le cifre con cui alcuni giocatori vengono riconfermati dalle proprie società. Gli esempi che possiamo constatare fin’ora sono il re-sign di Rudy Gay, ala dei Memphis Grizzlies e Joe Johnson, uomo-franchigia degli Atlanta Hawks. Il primo è stato firmato per 5 anni a 82 milioni di dollari complessivi, JJ ha firmato un nuovo contratto di 6 anni a 119 milioni di dollari; cifre vicine all’indecenza secondo il mio modestissimo parere per giocatori che non possono essere paragonati alle principali stelle della NBA, ma molto probabilmente squadre come Memphis e Atlanta, avendo paura di non riconfermare i propri “gioielli”, e temendo di non potersi rinforzare con giocatori della stessa portata nella tempestosa Free Agency di quest’anno, piuttosto che rinunciare ai propri “Go-to-guy” hanno offerto dei contratti sopra la media dal punto di vista economico.

amir johnson
Altri importanti “rifirme” sono state fatte dai Raptors e dai Suns, che hanno confermato i rispettivi Amir johnson e Channing Frye. Al primo è stato fatto firmare un quinquiennale da 34 milioni (non una sciocchezza per un giocatore che comunque non è ancora esploso definitivamente); anche al secondo un contratto di 5 anni, ma a 30 milioni (meno di Amir, e questo può creare dei dubbi).

Ci sono stati in questi giorni inoltre i primi cambi di maglia da parte degli “agenti liberi“, anche se non di primo piano, ma nonostante ciò, a cifre non basse (di certo non paragonabili a quelle offerte a Gay e Johnson). I Bucks ad esempio hanno firmato l’ex Cavaliers Drew Gooden per 5 anni a 32 milioni di dollari complessivi (un contratto, anche questo a mio avviso, esagerato) mentre Hakim Warrick ha firmato per i Suns (18 milioni in 4 anni), e ciò lascia presagire un addio ormai definitivo di Stoudemire da Phoenix.


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