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I servizi sociali prima tolgono i contributi poi concedono il telesoccorso

Creato il 31 marzo 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

La pratica Sandro Merli continua a gonfiarsi di atti di ardua comprensione. Come mai vengono tolti all’invalido al 75% i contributi, lasciandolo solo con la pensione da nemmeno 300 euro al mese, e poi gli è concesso il telesoccorso? Problemi di salute, come affermavano i certificati medici? Il Merli ha acconsentito alla pubblicazione della pubblicazione che lo riguarda per chiedere una soluzione.

(Ciccare sul link seguente per leggere l’atto di attivazione del telesoccorso: TELESOCCORSO)

Un caso fra tanti, anche peggiori: chi non ha nemmeno una pensione, per colpa dell’assurda riforma Fornero, che lascia senza pensione a pochi anni dalla maturazione del diritto, anche se l’interessato è disoccupato e malato e non trova lavoro guarda caso perché considerato troppo vecchio.

Spremere soldi da chi ne ha pochi e ha paura a rivendicare diritti vitali, come l’accesso all’acqua, anche calda, e al riscaldamento: a questo punto si arriva in Italia, tramite leggi pericolose.

Nello stesso tempo l’Italia è tra i Paesi che chiedono meno tasse e compensazioni ai petrolieri e alle aziende del gas che trivellano ovunque facendo utili netti enormi. Poi dicono che c’è la crisi. Non è vero. E’ stato creato un sistema di disuguaglianze scandalose, pieno di contraddizioni di cui i massmedia non parlano se non attaccando i soliti politici e aprendo il tipico dibattito caotico pieno di opinioni contrastanti. Quel che conta però sono le condizioni materiali di vita, non le opinioni. Aver ragione non serve quando si ha fame.

Occorre ricorrerre alla stampa alternativa o accedere direttamente ai documenti ministeriali e delle associazioni economiche, come l’Unmig o l’Assomineraria. Le società petrolifere sono trattate con estremo riguardo, mentre gli invalidi si sentono dire, negli uffici dei servizi sociali, se riescono ad arrivarci con la carrozzella, che per loro non ci sono soldi.

A Sergnano, Ripalta, Bordolano, grandi affari dell’Eni tramite la Stogit. Sul territorio la fame.


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