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I vantaggi di iniziare un corso da piccoli

Da Caffenero

corsi

Perchè si sente spesso dire che alcuni corsi vanno iniziati da piccoli? Come mamma non ho mai imposto una attività extrascolastica, anzi ho sempre guardato con sospetto le agende dei compagni di scuola con pomeriggi pieni di impegni. Adesso che mi trovo ad avere due figli in età diverse capisco meglio perchè alcuni corsi vanno proposti fin da piccoli.

Il maggiore dei miei figli ha sempre chiesto di fare sport. Ne ha provati alcuni per arrivare a scegliere prima atletica leggera e adesso mini basket. Il piccolo, che ha quasi 5 anni, ha passioni diverse dal fratello. Anche lui è sempre in movimento, ma chiunque lo frequenti può dire che lui ama la musica. Suona qualunque cosa gli capiti tra le mani, indipendentemente dal fatto che sia uno strumento o meno. Ha degli strumenti giocattolo e alcuni pomeriggi si trasforma in one-man-band suonando contemporaneamente pianola, tamburello, fisarmonica e chitarra. Inventa canzoni su qualunque tema. L’estate scorsa è entrato in casa nostra un flauto e gli abbiamo visto brillare gli occhi. Finchè un pomeriggio mi ha detto: “Mamma, voglio imparare a suonare la chitarra. So già suonarla, ma voglio fare canzoni più lunghe”.  Era molto serio. Mi aspettavo quella richiesta da tempo, conoscendolo so che è amore vero per la musica, un amore che io onestamente non ho: è tutto suo, è quello che lo distingue dagli altri membri della famiglia.

Ci siamo messi alla ricerca di un corso adatto alla sua età. Lo frequenta da fine ottobre e sono stupita dai suoi racconti delle lezioni. Il maestro di musica usa un metodo di gioco che, come ci ha spiegato, preve un progredire durante l’anno. Al termine delle prime lezioni mio figlio mi ha spiegato che aveva imparato a suonare con le mani la musica scritta alla lavagna. “La chiave di violino apre la porta della musica”, oppure “Mamma, lo sai che anche il silenzio è musica?” Pendiamo tutti dalla sue labbra quando ci racconta che cosa avviene in quell’ora di lezione.

Vedendo tutto questo entusiasmo ho provato a chiedere anche al grande se vuole frequentare un corso. Lui ha nove anni ed è troppo grande per il corso di gioco-musica che organizza quella scuola. Dovrebbe iniziare con uno strumento. Non ha una passione per le note come il fratello e si lascia bloccare dai suoi timori: “Chi conosco al corso? Se poi non mi piace? Se poi mi danno dei compiti come a scuola?” Le esperienze degli ultimi anni gli hanno creato delle barriere, che cadrebbero se volesse veramente suonare uno strumento.

La mia conclusione è che il consiglio di iniziare i corsi da piccoli permette di avvicinarsi alla musica o a uno sport con il gioco, senza timidezza o pregiudizi. I bambini piccoli sono più aperti alle nuove esperienze e ad entrare in ambienti che non conoscono per crescerci dentro.

Non sappiamo ancora se la scuola di musica sarà adeguata alle sue richieste anche crescendo. Ci sono vari metodi di insegnamento e per ogni strumento ci sono considerazioni da fare. In questo percorso di mio figlio io sono solo una sostenitrice della sua passione. Non so suonare strumenti, tranne vaghi ricordi del flauto dolce alle medie.

Per aiutare i genitori a consigliare i propri figli, è uscito da poco questo libro:

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Tipbook. Corsi di musica per bambini e ragazzi. E’ una guida orientativa per genitori, realizzata da Edizioni Curci. Fornisce consigli sulla crescita musicale dei bambini: quale corso di musica è più adatto alle diverse fasce d’età, quali sono i metodi di insegnamento, come scegliere lo strumento più adatto, i prezzi e le metodologie da conoscere. L’ho trovata molto utile per capire l’impegno richiesto da un corso di strumento e le caratteristiche da tenere in considerazione per la scelta. Nel nostro caso più che di scelta si tratterà di consiglio, perchè la passione viaggia diretta come un treno.


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