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I vini del Veneto: passione, nobiltà, tradizione

Da Eatitmilano @Eatitmilano

I vini del Veneto: passione, nobiltà, tradizioneAmarone, Bardolino, Breganze, Chiaretto, Lessini Durello, Lugana, Merlot, Monte Lessini,  Raboso, Recioto, Ripasso, Soave, Valdobbiadene, Valpolicella… un catalogo enologico ampio quello del Veneto. Una regione ad altissima vocazione, dalla storia e dalle radici  profonde e nobili.  Ne abbiamo avuto un esempio nel corso di  “I vini del Veneto”, quarta edizione della manifestazione organizzata e promossa a Milano dall’associazione Gowine. Dalla tradizione spumantistica ai vini da meditazione, chi ha partecipato alla serata ha potuto avvicinarsi all’universo enologico veneto degustando  il meglio della produzione di oltre trenta aziende.

Questi i nostri assaggi con una precisazione: complice l’autunno, abbiamo privilegiato i rossi!

Bellenda (Treviso , zona del Prosecco Valdobbiadene):  Miraval Spumante Extra Dry, piacevolissime bollicine metodo Charmat di uve Glera, delicatamente fiorite al naso e al palato;  più strutturato ed importante con le sue note franciacortine l’ SC 1931 Metodo Classico Brut: elegante pas dosé  ottenuto da uve leggermente appassite molto secco grazie ad una liqueur d’expedition senza zucchero.

Conte Loredan Gasparin (Montello Colli Asolani):  Falconera 2007 IGT Colli Trevigiani, frutta matura in questo Merlot quasi in purezza grazie ad un 10% di Malbec che gli conferisce una leggera ed interessante speziatura (questo vino abbiamo poi avuto la fortuna di degustarlo abbinato ad un ottimo risotto ai funghi che ne ha sviluppato un sentore di terra e di umido, mentre degustarlo con del salame di Varzi  ne ha tirato fuori tutta la sua dolcezza… a testimonianza del fatto che il vino si esprime al meglio con il cibo.

Da questo produttore abbiamo assaggiato anche il Venegazzù 2007,  uvaggio di cabernet franc e sauvignon, merlot e malbec. Meravigliosamente ciliegioso e al tempo stesso capace di mantenere la sua nota verde. Infine Capo di Stato 2007, selezione dello stesso uvaggio del Venegazzù ma ottenuto da vigneti di quarant’anni. Vino complesso, maturo ancora giovane nonostante i suoi cinque anni di età.

Ca’ Ferri (Colli Euganei): Ser Ugo Cabernet 2010 caldo, pepe verde e frutta scura, ciliegioso, ideale per le cene autunnali, umide e fredde, già capace di dare il suo meglio.

Da Ca’ Orologio (ancora Colli Euganei) vini naturali non filtrati. Calaone  Colli Euganei Rosso DOC:  Merlot 60%  Cabernet (35%)  completato da una inaspettata percentuale di Barbera. Forte la personalità di questo vino, espressione di un terreno di origine vulcanica.

I vini del Veneto: passione, nobiltà, tradizione
Ci siamo poi spostati in piena Valpolicella per assaggiare da  Zymé una chicca: Oz Oseleta 100%  2007 . Vitigno autoctono raro del quale Zymè – correva l’anno 2001 –  è stato pioniere nella vinificazione. Un vino non facile, per acidità e espressione in bocca o lo ami o lo odi; eppure adattissimo ai cibi grassi per la capacità di sgrassare la bocca, ma anche formaggi stagionati o ancora, espressione del territorio, al bollito con pearà (ovvero pepata, salsa ottenuta dopo una lunga cottura  con pane grattugiato, midollo di bue, burro, brodo di carne e abbondante pepe appunto).

Dulcis in fundo… i vini dolci di Trabucchi (Illasi, Verona) e Maculan (Breganze, Verona).  Recioto rosso della Valpolicella  da Trabucchi: un vino da meditazione perfetto nel suo essere non eccessivamente dolce. Quasi fresco.  Marasca, uva sultanina, prugne, ma anche cannella, vaniglia, fichi, datteri, fino a chiamare il suo perfetto partner… il cioccolato.  Di Maculan il Dindarello Moscato del Veneto Igt 2011 : moscato al 100%, giallo paglierino che sprigiona miele, fiori in tutto il loro corpo e carattere.


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