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I Warriors portano la Scozia in finale di Pro12!

Creato il 16 maggio 2014 da Soloteo1980 @soloteo1980

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Scotstoun Stadium (Glasgow) – Testa caldissima e un cuore immenso hanno permesso ai Glasgow Warriors di compiere l’impresa contro Munster, centrando la prima finale di Celtic League della loro storia al termine di un incontro tesissimo e molto fisico, come da previsioni.
I Warriors hanno saputo resistere, sono stati pazienti e disciplinati, non consentendo a Munster di replicare quanto fatto, su questo campo, qualche mese fa in stagione regolare. Il 16-15 con cui i Warriors vincono la semifinale è un risultato giusto, perchè Munster si è dimostrato un avversario durissimo, ma come accaduto contro Toulon in Heineken Cup, ha concesso qualche punizione di troppo che si è rivelata fatale. Domani i Glaswegians conosceranno il nome del loro avversario e, qualora Ulster dovesse battere Leinster, avranno la possibilità di giocarsi la finale in casa. Ma, questa, è davvero un’altra storia.

Nei primi minuti di gioco sono i Warriors ad impressionare, perchè mantengono il possesso per lunghe fasi, cercando fin da subito di scardinare la difesa irlandese che, però, regge bene l’urto avversario. Munster, quando conquista l’ovale – a causa di due errori di handling – si affida al piede di Keatley per alleggerire la pressione. La Red Army tenta di replicare il piano di gioco che si è rivelato vincente in ottobre, quando al termine di una vera a propria battaglia espugnò lo Scotstoun.

Infatti, al 10′, gli irlandesi passano la metà campo per la prima volta e vanno in meta. Bella azione insistita sulla sinistra d’attacco, con Conor Murray bravo nel primo pick and go che consente ai suoi di avanzare fino ad un paio di metri dalla linea; dalla ruck successiva esce bene capitan Varley che trova il varco giusto. Mitrea si affida al TMO prima di convalidare, ma decide di non punire nè Dunbar nè Earls, che si azzuffanno sotto i pali. Keatley trasforma per lo 0-7.

Dopo la pausa, dovuta all’intervento del TMO, il gioco riprende con la stessa trama; ovvero, Warriors protesi in attacco, Munster che si difende, giocando sempre al limite del regolamento nei punti d’incontro, in attesa di ripartire con uno dei suoi letali contrattacchi. Gli assalti scozzesi sono però più efficaci, adesso, perchè si portano in dote due calci di punizione. Russell trova i pali solo nella seconda occasione e i Warriors si riportano sotto.

Il secondo quarto di gara vede ancora i Warriors protagonisti, ma l’enorme sforzo profuso per guadagnare terreno sembra sempre essere vanificato dal “muro di gomma” che è la difesa irlandese, finora quasi perfetta. Gli scozzesi sono costretti a continue giocate in orizzontale, chi riceve l’ovale parte sempre da fermo e le giocate non riescono mai a prendere la velocità che gli schemi di Gregor Townsend prevederebbe.

Quando Munster riparte è letale. Avanzata prepotente di Botha e Kilcoyne, Zebo riceve il pallone sulla sinistra e si infila in un buco della difesa avversaria, arrivando ad un passo dalla marcatura. Mitrea ricorre ancora al TMO; il gioco si ferma per almeno cinque minuti, perchè non c ‘è un fotogramma chiaro in assenza di telecamere dietro il West Stand. Pennè si prende il suo tempo e la meta non viene assegnata. Si riparte da una mischia ai 5m, vinta dai Warriors, che segna gli ultimi dieci minuti del primo tempo.

Perchè adesso i Warriors iniziano a spingere fortissimo, sospinti dal tifo del pubblico; quando Vivarini sbaglia una chiamata, assegnando una rimessa laterale a Munster nonostante l’evidente tocco di un irlandese sul calcio di Dunbar, i diecimila del catino fanno sentire chiaro, con un ruggito, il loro disappunto. I Warriors non mollano la presa e chiudono la prima frazione di gioco in vantaggio, grazie a due punizioni di Finn Russell, la seconda arrivata ancora dall’ottimo lavoro del pack scozzese in chiusa.

È stato un primo tempo molto fisico, come da attese, che ha visto ben quattro giocatori lasciare il campo per infortunio; prima Laulala, dopo pochi kinuti, per un colpo subito alla spalla, poi Ryan Grant (naso), Josh Strauss (per un colpo alla testa) e, negli ultimi minuti, Keith Earls, sostituito da JJ Hanrahan che va apertura, con Keatley che si sposta estremo. La chiave, nella ripresa, si chiama disciplina. Chi riuscirà a gestire meglio la pressione si guadagnerà il biglietto per la finale.

Munster prova a dare subito la scossa alla gara, in avvio di secondo tempo, ma i Warriors sono tornati in campo con la stessa voglia con cui hanno chiuso la prima frazione. Infatti, gli scozzesi vanno in meta al 45′ con il pilone Reid – subentrato a Grant – che chiude di prepotenza un’azione avviata da un calcio d’avanzamento di Russell, splendido nel trovare una touche a pochissimi metri; Varley lancia lungo ma Botha perde l’ovale in avanti, regalando una mischia ai Warriors. Il pack scozzese vince ancora la sfida in chiusa e costruisce la piattaforma da cui nasce la meta. Russell trasforma da posizione molto difficile e i Warriors che volano oltre il break sul 16-7.

La gara è decisamente decollata, adesso. Munster va in meta nell’azione successiva, sfruttando una brutta lettura della difesa scozzese che non riesce a coprire l’avanzata dei trequarti irlandesi. Dougall, finora molto preciso in fase difensiva, ha il merito di chiudere l’azione oltre la linea; Keatley manca la trasformazione da buona posizione e i Warriors restano avanti di quattro punti.

Munster continua a spingere, disperatamente, perchè sa che se non riesce a ricucire adesso il gap, la gara rischia davvero di scappare di mano. La Red Army è costretta a creare gioco e ad attaccare la miglior difesa del torneo, abbandonando la comfort zone del game plan studiato da Penney alla vigilia.
I Warriors, stasera, non sono perfetti in fase di non possesso, perchè sentono l’importanza della partita e perchè il blasone dell’avversario incute timore, ma finora hanno retto bene l’urto di Munster, entrando nell’ultimo, decisivo quarto di gara, senza aver concesso agli irlandesi una punizione “calciabile”.

Arriva al 64′ il primo fischio di Mitrea contro i Warriors, quando Nakarawa si fa pescare in fuorigioco in una ruck all’altezza dei suoi 22m; Keatley stavolta trova i pali e gli irlandesi riducono lo svantaggio ad un solo punto.

Townsend vede i Warriors un pò in difficoltà e decide di rimescolare le carte, inserendo Matawalu in mediana (al posto di Cusiter) e togliendo Bennett, un pò in ombra, spostando Russell al centro e Jackson apertura.
Negli ultimi dieci minuti la tensione è altissima, in campo e sugli spalti, con i diecimila dello Scotstoun che spingono i Glaswegians verso l’impresa. I Warriors vincono l’ennesima mischia chiusa e Matawalu è bravo a battere la punizione veloce, guadagnando metri preziosi prima di servire il connazionale Nakarawa che avanza fino quasi ai 22m avversari; la Red Army si chiude bene e può ripartire, ma non riesce a superare la metà campo scozzese. Anzi, Seymour è fantastico nell’intercetto su un passaggio di Hanrahan, involandosi sulla sinistra. Munster riesce a fermare l’avanzata e ha l’ultimo possesso, ma gli scozzesi costringono il portatore di palla irlandese all’avanti che decreta la fine del match e l’ingresso dei Warriors nella storia, con la loro prima finale.

Glasgow Warriors 16
Munster 15

Score: 10′ Varley m Keatley tr (0-7); 16′ Russell cp (3-7), 35′ Russell cp (6-7), 39′ Russell cp (9-7); 45′ Reid m Russell tr (16-7), 50′ Dougall m (16-12), 65′ Keatley cp (16-15).

Glasgow Warriors: 15 Peter Murchie 14 Sean Maitland 13 Mark Bennett 12 Alex Dunbar 11 Tommy Seymour 10 Finn Russell 9 Chris Cusiter 1 Ryan Grant 2 Dougie Hall 3 Jon Welsh 4 Jonny Gray 5 Al Kellock (C) 6 Rob Harley 7 Chris Fusaro 8 Josh Strauss
Panchina: 16 Pat MacArthur 17 Gordon Reid 18 Geoff Cross 19 Tim Swinson 20 Leone Nakarawa 21 Niko Matawalu 22 Ruaridh Jackson 23 Sean Lamont

Munster Rugby: 15 Felix Jones 14 Keith Earls 13 Casey Laulala 12 James Downey 11 Simon Zebo 10 Ian Keatley 9 Conor Murray 1 Dave Kilcoyne 2 Damien Varley (C) 3 BJ Botha 4 Dave Foley 5 Paul O’Connell 6 CJ Stander 7 Sean Dougall 8James Coughlan
Panchina: 16 Quentin MacDonald 17 James Cronin 18 John Ryan 19 Donncha O’Callaghan 20 Paddy Butler 21 Duncan Williams 22 JJ Hanrahan 23 Andrew Conway.

Note: serata asciutta, 16C, terreno di gioco in ottime condizioni.
Prima del calcio d’inizio, osservato un minuto di silenzio in memoria di Hugh McLeod, leggenda della Nazionale Scozzese e di Hawick, scomparso in settimana.

Primo tempo: 9-7
Calci: Glasgow Warriors 4/5 (Russell 4/5 cp 3/4 tr 1/1); Munster 2/3 (Keatley 2/3 cp 1/1 tr 1/2).
Sin bin:
Man of the match: Jonny Gray (Glasgow Warriors)
Spettatori: 10mila (sold out)
Arbitro: Marius Mitrea (FIR)


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