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Iaido: 3° motivo (DO = via)

Da Stefano Bresciani @senseistefano
Data: 24 settembre 2014  Autore: Stefano Bresciani

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Il terzo motivo (ottimo) per cui fare Iaido è rappresentato dal “DO”, la via da percorrere, il sentiero di realizzazione, l’espressione del lavoro individuale di ricerca e applicazione che porta alla consapevolezza.

Il concetto di “do” assume quindi il significato di cambiamento, che coinvolge completamente lo iaidoka, in una sfera spirituale al pari di un credo religioso, diventando un adepto ricercatore del nirvana nella vita terrena.

Diventando un fedele dell’arte praticata, il passaggio da praticante a umile divulgatore dell’arte è breve: trasmettere il messaggio di pace giunto ai giorni nostri diventa spontaneamente un modo per contribuire alla divulgazione dei principi che fanno dell’arte marziale uno stile di vita, nel costante e umile rispetto degli antichi principi del Budo.

Do, l’ultimo ideogramma in basso che puoi osservare anche nella cover qui sopra, è costituito da una linea che indica un piede, che simboleggia l’andare, il camminare, il mettersi in marcia, poi vi è l’immagine semplificata di una testa con capelli, un capo, un condottiero, il cui senso è quello di orientarsi verso qualcosa o qualcuno. L’ideogramma completo si compone di un cammino, una via tracciata dal capo del clan e quindi per estensione il principio a cui occorre attenersi, la regola, la dottrina e per astrazione la via.

I suoi simboli principali sono la spada, che sta a indicare il “buon combattimento”, e la bussola che indica la “giusta via”.

È caratteristico e peculiare, della cultura tradizionale giapponese ed orientale in genere, il convincimento che attraverso il lavoro di ricerca della perfezione dell’esecuzione del gesto fisico, della perfezione nell’esecuzione di una forma espressiva di tipo dinamico eseguita mediante il corpo, l’uomo possa raggiungere, unitamente alla perfezione dell’esecuzione rituale del gesto, anche l’elevazione spirituale fino alla realizzazione della propria perfezione spirituale. Questo è lo scopo di perseguire una “via” come lo Iaido: trovare la propria sfera spirituale, prima di passare a…

[parzialmente estratto dal mini-ebook gratuito "Iaido ABC", riservato agli iscritti della newsletter BudoBlog]

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Nato e residente a Leno (BS) studio e pratico arti marziali dal 1994. Ho iniziato col Karate ma dopo aver insegnato per alcuni anni e ottenuto la cintura nera 3° dan ho dovuto abbandonare a causa di problemi fisici e non solo... Ho intrapreso la pratica dell'Aikido nel 2003 per stare meglio con il corpo e dopo aver superato l'esame di 2° dan ho avviato l'insegnamento nella Bushidokai ShinGiTai, associazione che ho fondato nel 2009 in qualità di Presidente. Dopo aver ricevuto il 1° livello Reiki nel 2005 ho iniziato a praticare Tai Chi, Iaido (ora cintura nera) e meditazione (Zen è la mia preferita), applicando con successo l'energia vitale in qualsiasi attività lavorativa (geometra è il mio impiego principale) e relazionale (sono felicemente sposato e padre di due splendide bimbe). Ho scritto il libro "105 modi per conoscere l'Oriente" e una trilogia di ebook sul benessere con la Bruno editore.
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